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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Una “Rete per la conservazione della Biodiversità”

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pasqualedilenainforma Un incontro nella sala dell’ARSARP tutto dedicato alla Biodiversità, la vita, quella che colora il paesaggio e ne esprime la bellezza; anima un territorio e lo rende ambiente; dona il cibo e la qualità dello stesso, fortemente legata all’origine, appunto il territorio. Quella vita che è sempre più messa in discussione in questi ultimi cinquant’anni dal tipo di sviluppo predatorio e distruttivo. Uno “viluppo” che sta riducendo a poca cosa tanta parte di quel prezioso bene comune che è il territorio e, con esso, la biodiversità che lo anima e lo rappresenta. Un processo di depredazione e di distruzione, che ha ridotto del 70% la Biodiversità, e, così, una fetta enorme di vita della terra. Un incontro su “ Il Molise: Regione della Biodiversità”, promosso dall’”Associazione ex consiglieri regionali” che ha voluto ribadire la centralità e attualità di un tema che riguarda l’umanità intera e che vede il Molise, con la sua “arretratezza” e il suo primato della r

“Parco degli Ulivi": a Termoli il primo parco urbano della biodiversità olivicola molisana

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TERMOLIonLINE ............. Domenica la sesta giornata nazionale della "Camminata tra gli Olivi. Nasce a Termoli il "Parco degli Ulivi - Parco della biodiversità olivicola molisana" Torna domenica trenta ottobre la “Camminata tra gli ulivi”. Si tratta della sesta giornata nazionale che si terrà anche a Termoli come in altri 160 comuni italiani. A presentare l’iniziativa il consigliere comunale Nicola Malorni, nonché vicepresidente nazionale dell’associazione Città dell’Olio, l’assessore alla Cultura, Sport e Turismo Michele Barile e il presidente del Lions Club Termoli Tifernus Francesco Cristaldi. Una giornata che si annuncia piena di sorprese in quanto, così come riferito da Malorni, sarà presentato il progetto di rigenerazione urbana che prevede la piantumazione di nuovi piccoli ulivi. Domenica prossima, in Via Volturno, sarà così tenuto a battesimo il nuovo “Parco degli Ulivi” voluto per tenere attività sociali e per illustrare le innumerevoli qualità dell’olivo

Fermate la guerra 2

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da RETE Ambientalista Oltre a discutere per un nuovo soggetto politico, i Movimenti ambientalisti e pacifisti stanno preparando la piattaforma di confronto con il nuovo esecutivo italiano, prevedibilmente di scontro perché così era già con i governi precedenti, a maggior ragione perché si appesantiranno i groppi della vera transizione ecologica e delle disuguaglianze sociali. Il nodo scorsoio che al momento serra l’economia è la guerra in Europa (le altre guerre sembrano lontane). Si aggrovigliano le esortazioni alla pace, alcune sono addirittura esaltazioni di guerra camuffate. Quelle nobili, pur accese in magnifiche manifestazioni, se non si consolidano in precise rivendicazioni da porre alle forze politiche, al parlamento e al governo, rischiano l’ennesima sconfitta del pacifismo, la peggiore. Concretamente cosa significano le parole d’ordine “Immediato cessate il fuoco” e “Avvio di negoziati verso una Conferenza internazionale di pace”? Quale deve essere, secondo i Movimenti, l

FERMATE LA GUERRA!

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Non ci può essere Pace senza Giustizia sociale e ambientale. Da Piazza Vittorio con la nostra Agenda sociale confluiamo nella manifestazione per la Pace.... RETE DEI NUMNERI PARI Care e cari, come ben sapete, l’escalation e il rischio nucleare del sanguinoso conflitto che dal 24 febbraio interessa l’Ucraina, hanno portato la Rete Pace e Disarmo a convocare una grande manifestazione per chiedere lo stop delle armi e un negoziato di Pace. La scelta della data del 5 novembre - coincidente con la nostra mobilitazione da tempo organizzata e che continua a vedere la crescita esponenziale delle adesioni - ci ha sicuramente messo in difficoltà, ma anche aperto un ragionamento collettivo sulla drammaticità della questione e sulla responsabilità e ricchezza della comunità che avevamo raccolto nel percorso, dentro il grande tema della Pace. Abbiamo deciso quindi di mutare forma, diventare un momento assembleare pubblico, ampio, dal basso, che si dà appuntamento in

Muore Padre Vito Bracone di Palata

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di Vincenzo Di Sabato Straordinario passionale dell’amore di Dio, ottiene la commutazione della pena di morte di Paola Cooper Conduce due volte a Bari Madre Teresa di Calcutta Al termine di durevoli sofferenze, Sorella Morte ha chiamato a sé il 17 ottobre l’intrepido Sacerdote Francescano, Padre Vito Bracone, di Palata, nato 81 anni fa. Travolto inizialmente da una forma di affanno respiratorio e assistito nell’infermeria del Convento a Bitetto, il male si è andato ostinatamente sviluppando e degenerando, fino a sottrargli la parola. E Padre Alessandro Mastromatteo – Ministro Provinciale dei Frati Minori – durante la solenne concelebrazione esequiale in Puglia, ha voluto associare i lunghi patimenti del frate a quelli di Gesù appeso sul legno della croce. In “tertia die” si è ripetuto il culto nella chiesa parrocchiale di Palata, dentro la quale Padre Vito ebbe a ricevere l’Ordine Sacro per mano del Vescovo Mons. Giovanni Proni. Il rito, presieduto dal don Elio Benedetto, è stato a

Solo se sai cos’è il territorio puoi programmare, governare e lasciare in eredità il domani

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> -----------------------------------------------------------------------------------------IL TERRITORIO--------------------------------------------------------------- ---------------------------------è l’identità di ogni essere vivente. Una realtà, delimitata da orizzonti, che dona bellezza con i suoi paesaggi e serenità con il quadro della biodiversità. Una realtà che puoi toccare, respirare, bere e, grazie al suo cibo, assaggiare. Da solo o condividerlo con gli altri intorno a una tavola, per annusare i suoi profumi, godere i suoi colori, gustare i suoi sapori, ascoltare le sue voci e i suoi canti. La musica della natura di cui, con i tuoi simili e gli altri esseri viventi (piante e animali), tu sei parte. Nel senso di appartenere e non di possedere per sentirsi padrone di questo bene, non a caso comune, cioè di tutti. Un bene comune che, però, è finito, limitato, e, come tale, ha bisogno di essere salvaguardato e tutelato, non depredato e distrutto. Anche il mare è, con le

Bella ciao

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di Andrea Ermano.. L'avvenire dei lavoratori incominciamo male. I due presidenti di Camera e Senato, Fontana e La Russa, non meno del cavalier Berlusconi, ci stanno facendo fare una bruttissima figura in Europa e nel mondo. Si dirà che dietro le risate a danno dell’Italia possiamo spesso intuire anche un interesse di potentati concorrenti, i quali, deridendo il nostro Paese, mirano a fiaccarne la concorrenzialità in vista di migliori riposizionamenti sui mercati globali. Ma queste sono le regole del gioco, baby, perché se non ti comporti bene, la gente tenderà a evitare il tuo negozio. E già lo si è visto. Basti ricordare che Berlusconi stava conducendo la nazione alla bancarotta, mentre andavano a gonfie vele le sue “feste eleganti” nelle ville d’Arcore e di Sardegna, con Putin in veste adamitica tra stuoli di belle ragazze. Alla fine al Governo di Roma sono dovuti intervenire i “tecnici”, da Mario Monti a Mario Draghi. Ma adesso si ricomincia. E

Associazione Cuochi Italiani. Il molisano Nicola Vizzarri nel Direttivo nazionale.

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Comunicato stampa Borghideccellenza Il 18 ottobre 2022, Firenze ha vissuto una giornata fatta di giacche bianche e toque blanche che hanno impreziosito, sia per curiosità suscitata, che per espressività positiva, la bellissima Città d’arte, patria di Dante, Boccaccio, Collodi, Machiavelli. Assimilabili sono le tali grandi figure, ad un mondo, quello della cucina, che in essa vede connettersi, maestria, arte, delicatezza, colori, corsi e ricorsi storici atte alla tradizione culinaria, ragionevole favola da percorrere con il gusto dei cibi e non certamente distante dalle peripezie raccontateci da Collodi nei meandri dei racconti di Pinocchio e non solo. Una sensazione di assoluta bellezza, in sintonia con la Città, nell’attraversare Piazza della Signoria, che ai piedi del “re” David, Nettuno ed Ercole, ben quattrocento cuochi hanno determinato con il loro passo fiero e determinato nel resistere alle difficoltà di categoria. Poi una sosta a Palazzo Strozzi, sede della Giunta Regionale c

Quando il Molise diventa esempio

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Caserta: nasce il caseificio che dà lavoro alle donne vittime di violenza.. Immobile confiscato alla camorra L'idea di prendere cura delle donne vittime di violenza ha portato, qualche anno fa, alla nascita, a Termoli, della Cooperativa Kairos, e il merito è del suo promotore, dr. Nicola Malorni, delle donne vittime di violenza, i suoi soci e collaboratori, tutti bravi a far tesoro della bontà e sacralità dell'olivo per ridare voce, forza e coraggio, a chi portava addosso le ferite provocate da uomini incapaci di amare, ma solo di violentare. L'esempio della rinascita è stato un olivo colpito da un fulmine, sempre più noto ai più con il nome "Fausto", grazie soprattutto al cotometraggio di grande successo, "Gocce", firmato da Simone D'Angelo, un molisano doc. Questa notizia del caseificio nel casertano, da me letta su la Newsletter "Quale formaggio", darà gioia ai protagonisti della cooperativa Kairos, a Fausto, a Simone e ai protagonist

La scuola dell’Accademia dei sartori diretta dal molisano Sebastiano Di Rienzo

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 ottobre 2022............................................................................ Un tempo, specie nei paesi, costituiva una delle poche alternative all’agricoltura o alla pastorizia. Poi il mestiere di sarto, grazie all’evoluzione tecnica e all’alta dose di creatività, è diventato simbolo indiscusso del “made in Italy” nel mondo. Una schiera di “nomi” provenienti soprattutto dalla provincia italiana sono diventati invidiati emblemi universali dell’eleganza, della classe, dell’estro e del gusto del bello.Dopo una fase in cui la sartoria ha ceduto il passo al prêt-à-porter, da qualche anno si registra un ritorno dell’abito confezionato su misura, con molti ragazzi che associano questo affascinante mestiere al proprio futuro. Una specializzazione che richiede molta formazione, alle prese con la conoscenza dei tessuti, con l’abilità nel prendere le misure, realizzare disegni, effettuare tagli, cuciture, asole e sottopunti, imbastire, pa

LARINO, LA CULLA DELLE CITTA' DELL'OLIO

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Pasqualedilenainforma - aggiornamento. La dimostrazione che chi ha sostituito la tabella non vede, non sente, non legge, e, ciò che è peggio, non sa cos'è il territorio. </di Chi capita a Andria, la città, insieme con la sua Puglia, maggiore produttrice di olio, da sempre presenza importante dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, nata a Larino il 17 Dicembre 1994, troverà, all’ingresso delle dieci strade che portano al centro, l’olivina disegnata dall’indimenticabile Ro Marcenaro. Larino, con l’attuale governo della città e il silenzio dell’opposizione, ha pensato bene di sostituire il cartello che riporta l’Olivina de le “città dell’Olio” con quello di “Città del Sollievo”. Non posto a fianco, ma tolto completamente, come a non voler far sapere di essere “Città dell’Olio” e, a far pensare, che si voglia cancellare dalla memoria il merito di aver dato i natali a questa prestigiosa istituzione. Un’associazione nazionale, che ha vasti e intensi rapporti internazional

Meno male che Valerio c’è

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A Duronia si conclude la manifestazione “Transumando con le capre di Valerio – Il Ritorno” di................................. Giovanni Germano Che spettacolo. Il sole che scompare lentamente dietro le Mainarde, tra nuvole diluite in un turbinio di colori, e, dall’altra parte, da Monte Vairano compare una luna piena che, gigantesca, piano piano si leva verso Venere. Una leggera brezza, ma pungente, sfiora i visi, muove i capelli, arrossa nasi e orecchie dei primi cavalieri che, coi loro cavalli, spuntano tra le rocce di “Sant Màss”. La scorta è arrivata, i cani pure. Subito dopo compare Valerio, inconfondibile col suo “pastorale” , la sua barba ed il suo cappello, e poi via via, Ricciotta, Carotina e tutte le altre cento capre, Valentina per ultima. Aggrappati un po’ alle rocce ed un po’ agli arbusti, come un serpentone sull’erta ed impervia mulattiera che dalla “Sammuca” porta fino a “Sant Màss”, seguono, col sorriso stampato sul volto sudato, appoggiati sui loro bastoni, col pass

Il No del Distretto del cibo “Olio Evo Molisano” alle installazioni di pannelli solari a terra.

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Comunicato stampa Distretto del Cibo Olio Evo Molisano Anche il Molise è, con 2.500 ettari richiesti a fotovoltaico, coinvolto in questo vero scempio, che è sicuramente frutto di speculazioni senza alcun ritorno per i molisani e il suo territorio. Per il Distretto del cibo “Olio Evo Molisano” sarebbe un duro colpo ai suoi obiettivi primari, quali: altri 10mila ettari di oliveti, soprattutto nelle aree interne, da aggiungere ai 14 attualmente censiti; la produzione di oli di alta qualità; la messa in atto di una strategia di marketing per la valorizzazione dell’immagine e la conquista, con i mercati, di un valore aggiunto al reddito degli olivicoltori; il coinvolgimento dei giovani per un rilancio dell’agricoltura e delle tante attività ad essa collegate. Il Distretto dice Sì a un Molise di colline e di montagne, segnate dall’agricoltura e dalla pastorizia, e, con il piccolo tratto di mare, da una pesca, fonte di un’importante cucina marinara, ben rappresentata dal “Brodetto alla te

Quando la testa ragiona e non è ricattata dal dio denaro

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di Nicola D'Ambrosio Nel sito di RaiPlay, dalla trasmissione "Mompracem" Un viaggio nel futuro per esplorare il pianeta nel 2040 del 30 gennaio 2022 ho ripreso il testo sulle energie rinnovabili e i pannelli solari nel villaggio Jote Shouda in Bangladesh. La trasmissione riprende il film di Damon Gameau Regista e attore di "240 Salviamo il pianeta". Sono rimasto veramente colpito come in un paese così povero i pannelli solari siano così diffusi e alimentano un'eonomia che resta nella comunità, le microreti al posto di strutture centralizzate favoriscono un'economia solidale e le persone non devono rendere conto alle grandi strutture. Damon Gameau Regista e attore di "240 Salviamo il pianeta": Il Bangladesh è tra i primi paesi al mondo nell’uso dei pannelli solari ha oltre 5 milioni di impianti quasi ogni casa nelle zone rurali del paese usa il solare che è la fonte di energia primaria. Secondo Neel Tamhane chi non può permettersi un impian

Manifestazioni per la pace carenti di concretezza.

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da RETE Ambientalista Dal 21 al 23 ottobre la Rete Europe for Peace, di cui fanno parte Sbilanciamoci, Rete Disarmo, ANPI, Emergency e oltre 400 organizzazioni della società civile, promuoverà iniziative in oltre 100 città italiane per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di negoziati verso una Conferenza internazionale di pace. Se l’obbiettivo è chiedere percorsi concreti di pace in Ucraina e in tutti gli altri conflitti armati del mondo, è tempo però per ecopacifismo cercare di dare sostanza all’aggettivo “concreto”. Allo stato drammatico dei fatti, non è più sufficiente organizzare manifestazioni per rilanciare l’appello affinché si giunga alla Conferenza. Per dare concretezza a quell’auspicato appuntamento, occorre inoltre indicare una ipotesi di discussione e un percorso in ambito ONU. Che, riproponiamo, possono essere i seguenti. 1) L’autodeterminazione. Dunque, effettuare nuovamente i referendum nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzh

La disaffezione per la politica

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di UMBERTO BERARDO ---------------------------- Disegno di Ro Marcenaro.............................................................................................................................................. Gli italiani che il 25 settembre si sono recati a votare, ovvero il 63,91% degli aventi diritto, hanno espresso il desiderio che il Paese venga governato da una coalizione di Centro-destra a trazione Fratelli d’Italia che ha ottenuto il 43,79% alla Camera e il 44,02% al Senato. La debacle delle altre forze politiche deriva certo dall’incapacità di coalizzarsi come richiesto dall’attuale legge elettorale voluta dal PD in funzione anti grillina, ma soprattutto dalla fumosità di un progetto politico di cui pochi sono riusciti a cogliere la direzione e il senso. La stessa sinistra paga pesantemente la mancanza di consensi derivante dalle divisioni che l’hanno condotta a una frammentazione impressionante; pesano anche al suo interno talune contraddizioni che l’elettorato non

Montefalcone del Sannio: riparte da quello che ha il suo territorio

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di Pasquale Di Lena ............................. Vincenzo Aquilano, Nicola Malorni, Nicola Roberti, Sindaco Flavio Fasciullo ...................... È il territorio l’unico tesoro che abbiamo, a partire dalla sua agricoltura, la fonte del cibo, e, di essa, il suo comparto più diffuso, l’olivicoltura, che da oltre seimila anni, ci dona l’olio, il filo conduttore della Dieta Mediterranea, e, con le sue varietà autoctone, espressione di biodiversità. E, non solo, l’olivo è un amico del clima, con la cessione nell’atmosfera di grossi quantitativi di ossigeno e assorbimento di anidride carbonica; del paesaggio, con le sue chiome di verde intenso e, quando tira il vento, color argento; delle tradizioni, quelle legate alla raccolta e quelle legate al frantoio. L’olivo, la pianta sacra, che, nel corso dei millenni, ha nutrito la storia e la cultura, dando vita alle civiltà del Mediterraneo, che la globalizzazione, con le banche e le multinazionali, sta cercando, con tutti i suoi mezzi, di ca

L’identità cristiana

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di Di recente molti analisti hanno cercato di riflettere con un’attenzione assai articolata sulla perdita di credenti e di praticanti nella Chiesa Cattolica soprattutto tra i giovani. Si leggono i dati, si analizzano le ragioni del fenomeno e si pone in essere uno studio sulle posizioni culturali della secolarizzazione e del relativismo cercando di mantenere aperta la ricerca della verità, ma, come sostiene opportunamente Karl Popper, aspirando in ogni caso sul piano conoscitivo ed etico all’oggettività che sola può essere fondamento dell’affermazione nel mondo dei diritti della persona mettendo in dialogo le pluralità idenditarie e superando ogni forma di egocentrismo individuale e nazionalistico generato, come sottolinea su Avvenire Marco Tarquini, da un vuoto d’amore. Contestualmente si avverte da anni il grande interesse intorno alla figura di papa Francesco e al suo magistero che invita a recuperare la profondità del messaggio evangelico che sola può guidare a comportamenti gi