Meno male che Valerio c’è

A Duronia si conclude la manifestazione “Transumando con le capre di Valerio – Il Ritorno” di................................. Giovanni Germano
Che spettacolo. Il sole che scompare lentamente dietro le Mainarde, tra nuvole diluite in un turbinio di colori, e, dall’altra parte, da Monte Vairano compare una luna piena che, gigantesca, piano piano si leva verso Venere. Una leggera brezza, ma pungente, sfiora i visi, muove i capelli, arrossa nasi e orecchie dei primi cavalieri che, coi loro cavalli, spuntano tra le rocce di “Sant Màss”. La scorta è arrivata, i cani pure. Subito dopo compare Valerio, inconfondibile col suo “pastorale” , la sua barba ed il suo cappello, e poi via via, Ricciotta, Carotina e tutte le altre cento capre, Valentina per ultima. Aggrappati un po’ alle rocce ed un po’ agli arbusti, come un serpentone sull’erta ed impervia mulattiera che dalla “Sammuca” porta fino a “Sant Màss”, seguono, col sorriso stampato sul volto sudato, appoggiati sui loro bastoni, col passo lento, i partecipanti alla manifestazione “Transumando con le capre di Valerio - Il Ritorno”. Che soddisfazione. Lo sguardo intelligente, ma duro, in un viso stupendo di un giovane uomo che ha avuto il coraggio di fare una scelta controcorrente ed ambiziosa, aperta a critiche devastanti ma anche ad aspettative potenziali, giustificate dal sacrificio, dalla passione, dalla sapienza e dalla ostinazione. Uno sguardo, l’altra sera, nascosto dalla visiera del cappellone, da cui fluiva qualche lacrima che andava a far luccicare il nero e lungo barbone di questo ragazzo. La commozione, scaturita dalla soddisfazione e dalla gioia di aver assaporato il compimento di una fase importante del suo progetto di vita, condividendolo con tanti amici e soprattutto con il papà, la mamma, le sorelle, i nipotini. L’Associazione la Terra di Duronia, che segue la “scelta” di Valerio dall’inizio, insieme al Dipartimento di Agraria dell'Unimol ed al Comune di Capracotta, ha deciso di sponsorizzare ed organizzare la manifestazione “Transumando con le capre di Valerio - L’Andata e Il Ritorno”. Domenico Germano e Paolo Discenza, del Direttivo dell’Associazione, sono stati i Coordinatori, rispettivamente del percorso e della logistica della manifestazione, con l’aiuto fondamentale di Valerio, di Lupone, di Motore e, per il Ritorno, anche del grandioso Chef Valerio Politano, amico di lunga data del nostro Pastore, e del gruppo equestre, guidati da Fabio Mastronardi. A seguire i passi celeri delle capre nel loro Ritorno a Duronia c’erano i marciatori “transumanti”, molti dei quali di “cammina, Molise!”, venuti anche da Roma e dalla Toscana. Un insieme di energie, capaci di incidere sul territorio con esperienze collaudate negli anni, è riuscita a stringersi intorno a Valerio per sostenere il suo progetto “riportare alla luce il patrimonio storico-culturale dei Tratturi, che vede la fusione armonica di tradizione, uomo e natura, senza tuttavia alterare gli attuali equilibri fauno-paesaggistici”
Durante i mesi di permanenza estivi delle capre negli stazzi d’alta quota dii Capracotta, Valerio è diventato per gli abitanti del posto un punto di riferimento. Ammirazione, rispetto, condivisione, sostegno, tutto questo i capracottesi hanno voluto donare al nostro Pastore. La mattina del 6 ottobre il parroco del Paese ha benedetto le capre prima di ripartire ed il Sindaco, Candido Paglione, così commenta l’evento: “Oggi, a Capracotta, dai pascoli di Monteforte, abbiamo assistito alla ripartenza delle capre di Valerio Berardo per il ritorno a Duronia in provincia di Campobasso, dove trascorreranno l’inverno. E’ stata un’esperienza importante, quella di Valerio – esempio di giovane “ritornante” dalla città in Molise – che è servita a dimostrare l’importanza dell’utilizzo dei pascoli montani per l’allevamento e dello spostamento a piedi delle greggi lungo il tratturo. L’attività di pascolamento, infatti, oltre a svolgere una importante funzione di conservazione della biodiversità vegetale, serve alla manutenzione del territorio determinando una vera e propria azione di restauro ambientale. Il pur comprensibile momento di folclore di oggi deve, comunque, farci ragionare sull’importanza di riaccendere i riflettori sulla montagna e della necessità di agire in fretta per frenare lo spopolamento. Non bastano più i pannicelli caldi, servono, infatti, interventi strutturali per favorire la permanenza nei nostri territori. A Valerio un ringraziamento sincero per la lezione che ci trasmette e un arrivederci al prossimo anno.” I primi due giorni lungo i percorsi in agro di Capracotta e di Vatogirardi, poi a Staffoli, ad Arco, frazione di Pietrabbondante, gli abitanti del posto hanno voluto esprimere la loro riconoscenza a Valerio mettendosi a disposizione per la pulitura dei sentieri e per la collaborazione nelle accoglienze. Tutti i comuni attraversati si son dimostrati disponibili a far fronte ad ogni problema logistico. L’ultimo giorno, la mattina nel bosco de La Peschiola, le capre hanno annusato la strada del ritorno a casa e la velocità è aumentata, con soste frequenti a brucare ghianda ai piedi dei cerri e rosa canina sui rovi. Civitanova del Sannio, unico centro abitato, insieme a Duronia, ad essere stato attraversato dalle capre e dai transumanti, ha accolto la carovana al campo sportivo. Una lunga tavola apparecchiata con prodotti tipici, dietro la quale Il Sindaco, Roberta Ciampittiello, gli amici dell’Associazione “Civitanovesi nel Mondo”, alcuni sponsor locali e tanti amici, impegnati nella preparazione e nella distribuzione.
Nel pomeriggio da Civitanova al Fiumarello una passeggiata con lo sguardo rivolto su verso i monti di Duronia, la meta agognata. Dal Fiumarello, sempre seguendo il tracciato lungo il Tratturo Castel di Sangro – Lucera, si inizia a salire, da 550 ai 900 m.s.l.m. di Sant Màss, distante appena 3 km. Una fatica “strappacore”. Da sotto la “Sammuca” si guarda consolati in alto verso le rocce di Sant Màss sicuri di scorgere le sagome dei tanti duroniesi venuti ad accogliere Valerio e le sue capre che tornavano in Paese. Arrivati finalmente in sommità, nello spiazzo tra le rocce di Sant Màass, solo l’accoglienza del sole che stava tramontando e della luna che stava nascendo. Uno spettacolo. Valerio e le capre, accompagnati da cavalli e cavalieri e dai “transumanti”, arrivano giù fino alla Taverna, dopo aver attraversato tutto il centro storico di Duronia. Le capre hanno capito che sono arrivate a casa e dritte vanne in direzione Sotto la Civita, dove si trova la loro stalla, accompagnate dal loro Pastore. A Sant Mass, su via Roma, in piazza Monumento, a la Taverna un Paese silente e assente e qualche piccola cacca delle capre. La manifestazione si chiude in allegria, ma privatamente, a casa di uno dei Coordinatori, con una magnifica accoglienza preparata da Mario e Maria Lucia, Antonella ed Angela, con l’aiuto di tutti i partecipanti. Valerio ha ricevuto in paese anche i saluti di Franco, Valter, Gilda e qualche altro amico. A Duronia niente Sindaco, niente Parroco, niente Associazioni, niente Persone, niente. Ma Valerio c’è. di Giovanni Germano

Commenti

Post popolari in questo blog

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch