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Visualizzazione dei post con l'etichetta ARTICOLI MOLISE

ESTATE A PIETRABBONDANTE

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Il 14 agosto arriva la cucina di Nicola VIZZARRI. Dopo Gessica NOTARO, Liana MARINO ed i FOLKANIMA, l’agosto Pietrabbondantese vede il 14 agosto sciorinare la bravura dello chef della Prova del Cuoco Nicola VIZZARRI. Il noto chef, accompagnato dalle dolci note dell’insostituibile Lino RUFO, si esibirà in un cooking show di alta scuola. Preparerà una parmigiana montanara con pioggia di tartufo nero messo a disposizione della Molisana Tartufi. Melanzane, scalogno, scamorze, salsiccia danzeranno nelle mani di Nicola sino alla resa dei conti di forni ardenti a mai sotto i 200 gradi. Delizia per il palato e pioggia di rinomato tartufo torneranno utili al ricordo di una serata all’insegna del cibo e della tradizione connessa all’innovazione. Un piatto che gli ospiti della piazza potranno assaporare in piatti bio a riprova che Pietrabbondante ha già passato il guado dell’indifferenza ecologica. Ancora una volta la Proloco con il supporto dell’Amministrazione fa centro e, delizia la mente

Gocce di stelle su Le terre del Sacramento

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di Pasquale Di Lena L’applauso, il più forte, va a chi ha pensato, Nicola Malorni , e a quanti con lui hanno collaborato alla organizzazione di una serata splendida, curata in ogni particolare, all’insegna della notte di San Lorenzo con tante gocce di stelle protagoniste, quelle dei tre oli prodotti da olivi che guardano dall’alto il Biferno. Nel tratto dove Il grande fiume molisano inizia a rallentare la sua corsa prima che le sue acque diventino parte del grande lago artificiale che si apre sotto Guardialfiera per poi allargarsi fino allo sbarramento di una diga, quella che ha sostituito il Ponte del Liscione e interrotto la strada provinciale che da Larino portava “Là da ‘hiume”, oltre il fiume.   Benedetto, Nicola e Pasquale con Luca che mostra i tre oli Gli oli, dicevo, i protagonisti: quello della Cooperativa Kairos , l’olio Aspem “La terra delle Donne ”, l’olio che cura la violenza, prodotto, grazie a un progetto di agricoltura sociale, dalle donne che la violenza l’hanno subi

Guardialfiera si veste di luce nuova

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e di un nuovo Concerto maestoso di Campane   Celebrazione liturgica presieduta dal Vescovo e cerimonia di inaugurazione del duplice evento – Lunedì 10 agosto ore 19 Chiesa di Dio e popolo in festa il 10 agosto a Guardialfiera, lunedì, nella sera di San Lorenzo: Campane slegate a distesa; felicità di luci; poema di unità umana e di luminose e risonanti speranze nuove. Due eventi rari; occasioni felicissime da celebrare, seppur con le cautele dovute alla virulenza tuttora inestirpata. La Cerimonia Inaugurale alle ore 19 del “Giubileo della Luce”; e quella della nuova Campana. 1.       Il Giubileo della Luce. L’11 aprile del 2015, Domenica di Pasqua, Papa Francesco emana la Bolla “Misericordiae vultus” e indice il Giubileo Straordinario della Misericordia. Bergoglio rileva la necessità di tener viva nel mondo la “Luce”, indispensabile dispensatrice del Perdono di Dio. L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), ne abbraccia l’idea e dirama l’Avviso Pubblico di pa

Esperienze di lettura e scrittura

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di Umberto Berardo   La persona che per primo mi ha introdotto alla lettura è stato mio nonno Nicolino che nelle lunghe serate invernali ci leggeva fiabe davanti al focolare scoppiettante. Conservo ancora gelosamente quel volume ingiallito che accarezzo tra le mani come un   gioiello. In casa non ho respirato la consuetudine alla lettura perché la mia famiglia era povera e non ha mai avuto una sia pur piccola biblioteca. È la scuola che mi ha fatto amare la lettura e sono ancora grato soprattutto a Domenicangelo Di Girolamo, mio docente di lingua e letteratura italiana, che mi regalava libri. I generi letterari che ho prediletto nella vita sono stati diversi. Fiabe, fumetti, mitologia e poesia mi hanno preso negli anni della scuola primaria e secondaria di primo grado in cui il Pinocchio di Collodi e La Fattoria degli animali di George Orwell sono stati i libri che forse ho amato di più per il senso di ricerca della libertà e dell'uguaglianza che si respira in ogni

IL MOLISE NON C’ERA A MOSCA. UNA BUONA OCCASIONE PERSA

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  Come sempre capita quando torni da un viaggio che ti ha fatto vivere una bella avventura, cerchi di ripercorrerlo mentalmente e di fissare ancora meglio nella memoria le cose belle che hai visto, le persone che hai conosciuto, le emozioni che hai vissuto e le indicazioni che l’esperienza vissuta ti ha lasciato. Mentre sto pensando a questo dopo qualche ora di sonno di rientro da Mosca, dove, con Casa Italia Atletica, ho avuto modo di vivere i Campionati del Mondo di Atletica Leggera che si chiudono oggi, penso alle tante iniziative che hanno incantato gli ospiti della importante struttura della Fidal che, da sempre, vede Mario Ialenti, molisano di Campolieto, responsabile e, in particolare, animatore instancabile. Penso anche all’immagine bella che, incontri, seminari e momenti conviviali di altissimo livello, vissuti nei dieci giorni di Mosca, hanno saputo regalare all’Italia e ad alcune sue importanti regioni protagoniste, come Il Friuli Venezia Giulia con il su

MONTAGANO, TERRA DI TINTILIA E DI MOSCATO

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Parlare di Tintilia è, per me, un piacere grande e avere la possibilità, ieri sera, di farlo in una “Terra di Tintilia e, prima ancora, di Moscato” qual’è Montagano, ho sentito che, all’antico amore che provo per i due vini propri del Molise, si era aggiunta la pace che il tempo matura. C’era tanta gente nella saletta del centro museale a fianco alla bellissima Chiesa trecentesca di Santa Maria di Faifoli, dove, non lontano, operava la cantina “Ianigro” che, alla fine dell’’800 e per i primi sessant’anni del secolo scorso, da sola, ha dato immagine al vino molisano, con il suo “Sannio rosso” soprattutto, fatto, si dice, con uve di tintilia, tanto da meritare una bella medaglia all’esposizione di Parigi del 1900. Un passato glorioso che avrebbe avuto la possibilità di raccontare la storia di un secolo del vino nel Molise se i documenti di questa cantina non fossero stati dispersi e distrutti. Un peccato, visto che la storia la raccontano i documenti anche quelli più insignif

A PROVVIDENTI PER VIVERE E TOCCARE CON MANO LA CULTURA

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  Un incontro di apertura del bellissimo evento, Mediterroneamfest, che, da ieri sera fino a domenica, animerà quel piccolo ma incantevole borgo di case in pietra viva che è Provvidenti. Un incontro per parlare del Molise, della sua agricoltura e del suo territorio, di farfalle e di api, sostenibilità, futuro a un pubblico, seduto sulle scale del sacrario della Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, molto attento alle tematiche sviluppate dai relatori invitati. E poi la Mediterroneanfest lungo le stradine caratterizzate da un saliscendi continuo, piene di respiro con quel venticello di una sera calda (altrove) e stellata, animate da banchi di assaggio e di mostra e vendita dei prodotti al ritmo della musica e del vocio dei saluti che sempre animano gli incontri. Una festa capace di coniugare, come in un crescendo, i valori e le risorse del territorio, fatti di storia, cultura, ambienti e paesaggi, tradizioni come alla riscoperta di quella identità che la società dei c

I TRE VINI MOLISANI VINCITORI DELLA DOUJA D'OR 2013

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foto di pasquale gianquitto Tra i 509 vini Doc e Docg vincitori della 41° Concorso Nazionale “Premio Douja D’Or 2013” ci sono tre vini Doc del Molise con un punteggio superiore agli 85 punti della selezione curata dall’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino), presente    con 250 dei suoi assaggiatori esperti. 509 su 975 campioni di vino presentati da 367 aziende di tutte le regioni italiane. I vini molisani premiati sono “Colle dei Pastini” 2011 “Molise rosso” Doc della Cantina Sociale “San Zenone” di Montenero di Bisaccia; “Rutilia” 2009 “Molise Tintilia” Doc delle Cantine Salvatore di Pasquale Salvatore di Ururi e il “Gironia” 2006 “Biferno” Doc - rosso riserva delle Cantine di Borgo di Colloredo di Campomarino. Tre cantine tutte della provincia di Campobasso. Le tre aziende meritano un applauso per questo loro successo in uno degli appuntamenti più longevi e, comunque, di maggior prestigio a livello nazionale.   pasqualedilena@gmail.com

I VINCITORI DEL PREMIO “OLI MONOVARIETALI MOLISANI” DELL’UNIONCAMERE DI COMMERCIO

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Dei sei oli vincitori del 4° Premio “ Oli Monovarietali Molisani ”, organizzato dall’Unioncamere del Molise, ben tre sono “Gentile di Larino” a testimoniare l’importanza di questa varietà per l’olivicoltura molisana, la sua centralità visto che è la pianta più diffusa (25%) delle quasi 1,8 milioni rappresentative dell’olivicoltura molisana. Ma, anche, la pianta dominante nell’area più olivetata, la Frentania , cioè tutta l’area che va dal Trigno al Fortore, quella compresa tra Trivento e Montenero di Bisaccia da una parte e Campomarino e Colletorto dall’altra, con al centro Larino , la culla delle Città dell’Olio , una vera e propria capitale dell’olio extravergine anche per essere la sola a dare il proprio nome a tre varietà di olivo. Alla “ Gentile” , bisogna aggiungere la “ Salegna ” o “ Saligna ”   e la “ San Pardo ” tutt’e tre “ di Larino ”. Ma non è Larino con il suo primato in numero di piante (oltre 115.000) ad avere il primato dell’olio prodotto, bensì Colletort

I PATRIARCHI E I GIGANTI DEL MOLISE TESTIMONI DEL TEMPO E DEL TERRITORIO

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  Solo rispettando i nostri patriarchi e i nostri giganti possiamo costruire il futuro della nostra olivicoltura. Anche nel Molise è uno straordinario patrimonio quello degli olivi secolari, con Venafro, Pozzilli, Portocannone, i territori più rappresentativi di questo spettacolo del tempo, dell’ambiente e del paesaggio. Solo rispettando i nostri patriarchi e i nostri giganti, straordinari testimoni del tempo e del territorio, possiamo costruire il futuro dell’olivicoltura molisana e nazionale. È questo il messaggio che, anche in rappresentanza dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, ho voluto lanciare in occasione della bella iniziativa di Portocannone promossa e perfettamente organizzata da Giovanni Muricchio per conto della locale cooperativa olivicoltori e dell’Arsiam. E’ giunto il tempo di individuare e catalogare organizzare questo straordinario patrimonio di olivi secolari per organizzarlo e evitare, così, l’estirpazione selvaggia di questi monumenti,