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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Uscire dai fondamenti della guerra e mettere al centro l'essere umano

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Il movimento spontaneo contro la guerra pone le basi per un impegno riflessivo ed operativo dei cittadini Riflettere sulle guerre e sulla violenza è un dovere di ogni cittadino. Abbiamo necessità di una riflessione che deve portare ad aprire le coscienze e quindi poi farci intraprendere dei percorsi concreti per uscire dai conflitti portandoci ad una convivenza pacifica dei popoli nella libertà, nell'uguaglianza e nella giustizia sociale. Questo è anche lo scopo del movimento spontaneo di base che ha promosso a Campobasso lo scorso 3 marzo la manifestazione per dire No alla guerra e che il 26 marzo ha organizzato un incontro-dibattito al Circolo Sannitico per definire un impegno riflessivo e operativo dei cittadini e suggerire dei percorsi per uscire dalle guerre. La numerosa assemblea lo ha fatto partendo da una serie di interrogativi. Abbiamo un'idea del numero delle guerre intorno a noi? Come ci orientiamo? Sull'Ucraina ma anche sugli altri conflitti nel mondo quale

La follia del potere e del denaro

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di Pasquale Di Lena Devo pensare che il grande Papa Francesco, con i suoi discorsi e i suoi libri, e la piccola ragazzina. Greta Thunberg, che, a 14 anni rivendica il futuro, sono le fantasie di uno che comincia a sentire sempre più il peso dell’età. Mie fantasie, che, con la guerra in atto in Ucraina - così com’è stato per il Giappone, la Corea, il Vietnam, l’Iraq, la Libia, il Pakistan, la Palestina - tornano con le paure e le ansie, come quelle vissute con la guerra, nei primi quattro anni di vita e, con la fame, quelli a cavallo degli anni ’50. Le stesse – sono certo - che, in questi giorni tristi, si accumulano nell’animo dei bambini e degli adolescenti ucraini e degli stessi russi, e, con esse, il dolore che soffrono le donne e gli uomini della Ucraina, il paese di persone a me care. Mie fantasie, anche, i ripetuti appelli, “No Guerra”, “Sì Pace”, espressi dopo la scellerata dichiarazione di guerra di Putin, e, subito dopo la decisione, altrettanto scellerata, dell’

A Guardialfiera l’accoglienza è pari a dignità !

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da Borghideccellenza Un Sindaco illuminato, una comunità piena di spirito d’accoglienza, la voglia di ospitalità senza fini illogici, dettati dalla voglia di abbattere le barriere dell’indifferenza, hanno consentito a giovani donne e bambini di non essere stranieri in terra d’altri. Una storia che ha dell’immaginabile, se la si racconta così come è andata, nella più semplice delle realtà. A Guardialfiera vive una donna Ucraina che come ogni Ucraino in Italia, ha sperato di poter ospitare nel paese adottivo, parte della sua famiglia da giorni in fuga dalle minacce di morte dettate da una Guerra ingiusta, senza vinti né vincitori. Una guerra che nell’immaginabile collettivo sta generando morti e distruzione, e non solo nell’esteriore aspetto immobiliare, ma soprattutto dentro e fuori cuori infranti, senza più forza di pulsare vita e generare sorrisi. Una richiesta formale alla popolazione e la macchina dell’accoglienza accende i motori. Il Sindaco e l’intera amministrazione, si prodiga

La guerra è una pazzia, come pure le armi.

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Rete Ambientalista Papa Francesco lancia un duro attacco contro il gruppo di Stati, compresa l’Italia, che ha annunciato di voler spendere il 2% del Pil per l’acquisto di armi in risposta al conflitto russo-ucraino: “E’ una pazzia, io mi sono vergognato. La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti. La storia degli ultimi settant’anni lo dimostra: guerre regionali non sono mai mancate, per questo io ho detto che eravamo nella ‘terza guerra mondiale a pezzetti’, un po’ dappertutto, fino ad arrivare a questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero. Ma il problema di base è lo stesso: si continua a governare il mondo come uno ‘scacchiere’, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri”. A queste parole, voi che cosa avete da ridere? (Putin è ortodosso).------------ Pax Christi: Marcia per

Coalizione Civica per il Molise

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Nei giorni scorsi si è costituito il Comitato promotore per la Coalizione Civica per il Molise. Un gruppo di associazioni operanti su vari territori della regione hanno deciso di avviare un percorso per la costituzione di un soggetto civico. Le associazioni promotrici sono partite dalla considerazione che in questa fase politica, amministrativa e sociale della storia del Molise, è essenziale un forte protagonismo della società civile nella politica molisana anche in vista delle scadenze elettorali del prossimo anno. Il gruppo di associazioni che hanno aderito hanno individuato le principali linee strategiche di un nuovo Molise in tema di sviluppo, innovazione, sanità, turismo sostenibile e accessibile, difesa dell’ambiente, gestione dei beni comuni, agricoltura e su altre tematiche fondamentali per il futuro della regione su cui confrontarsi con quanti vorranno condividere questo progetto. “Costituendo il Comitato promotore – affermano le associazioni – intendiamo avviare un percorso

Il necessario ritorno all'agricoltura contadina

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di Pasquale Di Lena -Teatro Naturale -Pensieri e Parole -Editoriali del 25/03/2022 --------------------------------------------Ci sono governanti, ai vari livelli, che hanno l’abitudine di camminare con la testa rivolta all’indietro e di accettare il furto del territorio, che vuol dire furto di cibo. Non sarà per niente facile recuperare l’autosufficienza alimentare, nel momento in cui l’Europa ha pensato solo all’agricoltura industrializzata Finalmente c’è anche chi mette in luce dati, pochi ma sufficienti per capire la gravità della situazione di questo nostro stupendo Paese, dalle mille e mille colline e dai mille e mille campanili, a testimoniare la storia, l’origine della qualità (il territorio), la biodiversità, la ruralità, la convivialità con il cibo al centro della tavola, le tradizioni. I dati sono quelli riportati in un articolo, a firma di Carlo Cambi, pubblicato da Panorama del 16 Marzo u.s., con una premessa importante, dopo aver accennato alla globalizzazione e

La lunga notte della ragione

di Umberto Berardo La prima volta in cui sono sceso in piazza contro una guerra era il marzo del 1969. Il papa Paolo VI riceveva in Vaticano il presidente degli Stati Uniti Richard M. Nixon e con il M.I.R. (Movimento Internazionale della Riconciliazione) abbiamo organizzato un’azione di protesta chiedendo che il pontefice esprimesse una condanna aperta sulla guerra in corso in Vietnam. Con cartelli e striscioni sotto gli eschimi siamo riusciti ad entrare nella basilica fin davanti alla tomba di San Pietro, ma i gendarmi, appena iniziata la manifestazione, ci hanno letteralmente buttati fuori dove poi abbiamo continuato la protesta sul sagrato. In piazza sono tornato tantissime volte quando la mentalità imperialistica da ogni parte ha scatenato conflitti armati per ridefinire equilibri geopolitici o poteri di carattere economico e politico. Mentre ancora persistono eccidi ed oppressioni su popoli inermi in tante aree geografiche, dopo quella della Nato in Jugoslavia Putin e la cerch

A LEONARDO COLAVITA IL PREMIO OLIO OFFICINA CULTURA DELL’OLIO 2022

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L’undicesima edizione di Olio Officina Festival si è conclusa, e come ogni anno è stato conferito il premio a un imprenditore che ha saputo imporsi per il suo costante, pionieristico e innovativo impegno professionale. A riceverlo l’amministratore delegato della Colavita Holding, realtà affermata su scala internazionale Olio Officina MAR 22 MARZO 2022 | OLIO OFFICINA FESTIVAL > FESTIVAL “Figura di spicco del comparto oleario, con la sua impresa, Colavita Spa, ha aperto le rotte commerciali internazionali, dominando la scena soprattutto negli Stati Uniti, dove è presenza storica consolidata. I ruoli pubblici che via via ha ricoperto hanno apportato benefici alla collettività e a tutto il settore, sia per essere stato tra i fondatori e presidente di Assitol, dove è tuttora impegnato in prima linea, sia per la sua vicepresidenza in Federalimentare, dove ha potuto far accrescere il valore e il peso delle imprese olearie”. BIOGRAFIA Insieme con il fratello Enrico ha intui

Un concentrato di insipienza giuridica oltre che politica (Pro. Gianni Ferrara)

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Riporto l'articolo letto su NumeriPari e penso, in questo tempo triste di paure e di incognite, a chi ne approfitta per far passare proposte che fanno tornare il Paese a prima del 1861, l'anno dell'Unità d'Italia, un Paese diviso e non articolato; un nord staccato dal Sud e viceversa. Un razzismo di ritorno che rende antipatici i promotori e sempre più chiara la situazione di un Paese, che li vede protagonisti, nelle mani del neoliberismo che ha un solo dio, il denaro. Un dio che non sa cosa sono i valori, e, per questo, è solo capace di depredare, distruggere, dividire. Autonomia regionale, il patto di Zaia e Bonaccini fa paura. Per fortuna c’è chi va controcorrente DI ADMIN2 11 MARZO 2022 ARTICOLI, AUTONOMIA DIFFERENZIATA, PER APPROFONDIRE Il 18 febbraio Il resto del Carlino ed altre testate – per lo più locali – davano conto dell’incontro avvenuto a Venezia tra Luca Zaia (presidente della regione Veneto) e Stefano Bonaccini (presidente Emilia Romagna). Due uo

L'Associazione Nazionale Città del Vino festeggia 35 anni!

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E' stato ieri, il giorno della primavera di 35 anni, la nascita dell'Associazione Nazionale delle Città del Vino, la prima delle Associazioni d'identità, poi quella del Tartufo (1990) e delle Città dell'Olio (1994). L'idea bella di Elio Archimede che l'anno prima l'aveva consegnata all'Ente Mostra vini- Enoteca Italiana di Siena in occasione dell'incontro Vino e Turismo. Neanche un anno e l'Ente, presieduto dal Sen. Riccardo Margheriti, con la sua Enoteca, che avevo l'onore di dirigere, l'ha promossa con il coinvolgimento di 39 sindaci, nella gran parte delle future città del vino del Piemonte e della Toscana. All'Enoteca i suoi primi cinque anni di vita e, poi, il grande volo che ha portato l'Associazione a vivere da porotagonista il successo dei grandi vini italiani e dei territori di cui erano testimoni Doc o Docg. Buon compleanno Città del Vino e lunga vita a te, a quel prezioso dono di-vino e ai grandi tesori quali sono, oggg

Il 25 marzo i ragazzi di Fridays for Future tornano in piazza.

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Sono i ragazzi che sentono sulla propria pelle i pericoli per il domani (il loro) con la guerra del clima dichiarata da un modello di sviluppo predatorio e distruttivo e dal consumismo spietato. Un modello che la guerra dichiarata da Putin in Ucraina ha messo sotto il tappeto come la polvere da non far vedere per rilanciare le cause che stanno portando il clima a una fase di non ritorno. E' con le tasse del governo funzionale al sistema e gli aumentisì imposti dagli speculatori- non con l'educazione e la corretta informazione - che si vogliono eliminare gli sprechi. Un modo per rendere sempre più onnipotente il dio denaro e, con esso, i poveri sempre più poveri. Emeriti farabutti.

il 26 Marzo a Campobasso per un incontro -dibattito su " Uscire dalle guerre "

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Il movimento spontaneo di base che ha promosso la manifestazione a Campobasso Giovedì 3 marzo 2022 per il “NO ALLA GUERRA” Organizza Con il patrocinio del Comune di Campobasso un incontro-dibattito aperto a tutti per definire l’impegno riflessivo ed operativo rispetto al seguente obiettivo “Uscire dalle guerre in una nuova visione dell’ordine mondiale per la convivenza pacifica tra i popoli nella libertà, uguaglianza e giustizia sociale” SALA RIUNIONI del Circolo Sannitico Piazza Gabriele Pepe 30 CAMPOBASSO SABATO 26 MARZO 2022 ORE 16,30 Per l’ingresso in sala occorrerà indossare la mascherina FFp2 e mantenere poi la distanza di sicurezza prevista per la pandemia. Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 3383374827 – 3384749302 - 3341906176

A chi appartine? Il libro del termolese Giovanni De Fanis

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di Vincenzo Di Sabato -------------Calici scintillanti di nomignoli, sentimenti e di lezioni argute nell’ultimo libro di Giovanni De Fanis “A chi appartiene?” (Chi sono i tuoi i tuoi?). Son quelli che Giovanni De Fanis – storico, poeta e raccontatore - salpando un giorno idillicamente sull’Adriatico di Termoli e, buttando giù le reti, le ritira più tardi, sbalordito da una pesca miracolosa. Acchiappa, infatti, un traboccante quantitativo di “voci, suoni, e immagini di un idioma che cambia”. Li adagia sul molo e li organizza e li orizzonta, li sublima con la bussola romantica del suo dialetto. La banchina è eccitata per un assortimento di soprannomi, di nomignoli, di sfumature, di sentimenti recuperati, declinati e coniugati, e poi scritti su questo suo ultimo libro dilettevole, che si propaga ovunque e che si legge con sorprendente piacevolezza. Perché è aromatizzzaro dal linguaggio sfizioso di Termoli, quello verace, quello masticato dai marinai di barche a vela ma anche da

Assemblea Cia Molise

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Ho partecipato, questa mattina, all'8a Assemblea della Cia - Agricoltori italiani circondario di Larino, che si è tenuta nella sala congressi del Melograno ed ho asoltato con molto interesse l'introduzione del già presidente dell'organizzazione professionale agricola regionale del Molise, Luigi Santoianni, designato, dopo quattro anni di intervallo, a ricoprire di nuovo il prestigioso incarico. Ero presente in qualità di socio dell'organizzazione, che ho avuto l'onore, quale componente della presidenza dell'Alleanza dei Contadini della Toscana, di partecipare (1977), con l'Unione Coltivatori italiani e la gloriosa Federmezzadri, alla fondazione della Cic toscana e nazionale, quando, per acclamazione, è stato chiamato a presiedere l'On.Giuseppe Avolio, un personaggio della politica e uno straordinario protagonista dell'agricoltura italiana, che tutti chiamavamo, com'era noto nel suo paese di origine, Afrogola, Don Peppino. E, poi, nel 1992, qual

Più umanità, meno ipocrisia, più pace

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di Stefano Vincelli -------- Non riesco a non pensarci. Non riesco a non pensare all’ipocrisia della razza umana. Si dice che Putin abbia perso completamente il lume della ragione, anche se, chi di dovere, lo sa non da oggi che è un pazzo criminale con il senno di esserlo e per cui è conosciuto. Con lo stesso senno con cui lo sono stati Pinochet, Saddam, Gheddafi, i talebani; come lo sono i dittatori sparsi nelle nazioni d’Africa o d’Asia; come lo può essere uno come Bolsonaro. Solo che la pazzia e la criminalità di Putin, riversata su vittime innocenti, sembra averci turbato più che in altre occasioni. Un tormento che ci ha fatto diventare meno razzisti e più “umani”; pronti a schierarci con il più debole; pronti ad aprire le porte delle nostre case; pronti a condividere il banco di una scuola; pronti a condividere il posto di lavoro. Turbamento che sembra non averci nemmeno sfiorato in altre e moltissime occasioni. Ricordo bene le bombe intelligenti della Nato che c

Politica, Pace, Accoglienza

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di Vincenzo Di Sabato Sarà forse il Covid col quale siamo ancora costretti a coabitare; sarà il genocidio di questa guerra inumana e cruenta deflagrata nel cuore della vecchia Europa, ad imporre dolorosamente un argine alla gioiosa e frenetica politica che, da sempre, ha vivacizzato le vigilie d’ogni consultazione amministrativa? Oppure si va sperimentando un nuovo stile di “carsica propaganda” più velata e persuasiva? Fatto è che di quell’elettrizzante atmosfera pre-elettorale, ce ne stiamo accorgendo ben poco. O sarà la mia tarda età ad aver fatto perdere, solo a me, l’organo della intuizione? Tuttavia badiamo poco al 29 maggio o al 5 giugno, quando si andrà a votare a Busso, Campolieto, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Duronia, Guardialfiera, Jelsi, Limosano, Montefalcone nel Sannio, Montelongo, Montemitro, Petacciato, San Felice del Molise, Torella del Sannio, Toro, Chiauci, Civitanova del Sanno, e Sant’Elena Sannita, per rinnovare i Consigli Comunali ed eleggere dicio

TACCIANO LE ARMI, ANCHE QUELLE FINANZIARIE

di Antonio De Lellis [1] - Il Manifesto Nuova finanza pubblica . La rubrica su finanza e politica. A cura di autori vari................................. Le sanzioni non sono un’arma di ritorsione efficace e soprattutto sono dannose anche per i paesi che le impongono, specialmente se non hanno le finanze al riparo. Di fatto, le armi finanziarie coinvolgono tutte le popolazioni tanto da poter affermare che anche noi siamo in guerra, pagandola a caro prezzo. A cosa giova aver calcolato questa orrenda guerra che poteva essere evitata? È arrivato il momento di non dividersi e di considerare che il riarmo globale, il ritorno delle fonti fossili e la perdita di un orizzonte vitale, anche per il pianeta, hanno sconvolto le famiglie non solo ucraine, creando le basi forse anche per un coinvolgimento e allargamento globale del conflitto militare oltreché finanziario. Dire che “Non è il momento del dialogo” significa non poter svolgere nessun ruolo di mediazione e nessuna azione

È guerra! Operazione shock di Putin in Ucraina

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di Umberto Berardo Dopo la dichiarazione d’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991 l’Ucraina ha avuto inizialmente atteggiamenti oscillanti in politica estera rispecchiando in tal modo le divisioni nella popolazione. Nel 2010 il presidente Viktor Yanukovych, originario del Doneck, si avvicinò decisamente alla Russia di Putin sospendendo gli accordi e gli scambi commerciali con la stessa Unione Europea, ma le proteste e gli scontri nel Paese durati tre mesi e definiti Euromaidan lo costrinsero alla fuga determinando tuttavia scontri tra ultranazionalisti ucraini e filorussi con vere e proprie stragi come quella di Odessa. L’avvicinamento all’Occidente e soprattutto le richieste di adesione alla Nato hanno portato ad insurrezioni filorusse in Crimea, annessa poi da Putin nel 2014, e nel Donbas con scontri tra Ucraini e separatisti che hanno finora determinato quattordicimila morti e dove il 22 febbraio sono intervenute le forze armate di Mosca subito dopo che Putin ne aveva ricon

E vai! Ora non li bloca più nessuno. Faranno così anche con i pannelli solari a terra, il carbone, le perforazioni....

Crisi energetica: il Governo sblocca 6 parchi eolici 4 impianti in Puglia, uno in Sardegna e uno in Basilicata [11 Marzo 2022] Il Consiglio dei Ministri ha sbloccato la realizzazione di 6 parchi eolici, che assicureranno una potenza pari a 418 MW: impianto eolico nel Comune di Castelluccio dei Sauri (FG) – 43,2 MW; impianto eolico “Salice-La Paduletta”, nei comuni di Cerignola e Orta Nuova (FG) – 58,5 MW; impianto eolico nel comune di Sant’Agata di Puglia (FG) – 39,6 MW; impianto eolico “Montaratro”, nel comune di Troia (FG) – 121,9 MW; potenziamento del parco eolico “Nulvi Ploaghe” (SS) – 121,5 MW; proroga VIA del parco eolico “Corona Prima”, nel comune di Tricarico (MT) – 33 MW. Il governo ricorda che i 6 parchi eolici approvati ieri si vanno ad aggiungere a i due sbloccati dal Consiglio dei ministri il 18 febbraio, per una potenza di 65,5 MW da fonti rinnovabili: proroga VIA del parco eolico nel comune di Melfi (PZ), loc. Monte Cervaro – 34 MW; impianto eolico “Serra Giannina”,

Intervenga l’Onu a fermare le stragi.

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da ReteAMBIENTALISTA - Movimento di Lotta per la Salute Giulio A. Maccacaro - l'informazione che racconta la verità dei fatti... Sito: www.rete-ambientalista.it Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”: Per la pace occorre: 1.il “cessate il fuoco” immediato e definitivo dell’Onu; 2. un negoziato vero sotto l’egida dell’Onu; 3. l’invio da parte dell’Onu di forze di interposizione non armata e nonviolenta; 4. immediati soccorsi umanitari (non militari) per tutte le ! vittime della guerra; 5. soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone in fuga dalla guerra; 6. iniziare subito la ricostruzione delle case, delle scuole, degli ospedali, di tutte le strutture della vita civile.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ La guerra non si ferma armando il popolo ucraino. Maurizio Landini, segretario CGIL, alla manifestazione pacif