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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

La dolce tradizione del Molise: le ostie ripiene

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di Lara De Luna -------la Repubblica In tutto la regione, da Agnone a Sepino, il natale ha la forma dell'ostia e il ripieno dolce di miele e frutta secca Il Molise è una delle regioni italiane di cui si conoscono meno le tradizioni, gli usi e i costumi. Di qualsiasi tipo essi siano, in particolar modo quelle enogastronomiche. La maggior parte dei sapori tramandati dalle storie e dei ricordi, qui viaggiano sulla via delle transumanze; ovvero quelle strade che in Molise, ma non solo, venivano percorse dai pastori durante l'inverno ed è proprio nella vita dei pastori, delle loro famiglie e nelle necessità dei lunghi mesi fuori casa insieme al gregge, che nascono la maggior parte delle ricette. In particolar modo quelle di festa e quelle natalizie. Tra queste, uno dei dolci meno conosciuti e dalla storia più intima, particolarmente legata al territorio del basso Tirreno (ne esistono varianti anche nella provincia di Foggia), sono le ostie ripiene. Un dolce semplicissimo, che uni

DEDICA A LARINO

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di Paquale Di Lena -- su l a Fonte di Giugno 2021 Una tesi d laurea che parla di Larino e riporta le “Indagini sul lessico dell’alimentazione e dei riti nel dialetto di Larino”. Una ricerca ricca, minuziosa, con ben sette delle 191 pagine che compongono la tesi, dedicate alla bibliografia. Tesi discussa alcune settimane fa presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali de l’Università degli studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, da Carla Mammarella, dopo la frequentazione del “Corso di laurea magistrale in filologia linguistica e tradizioni letterarie”. Un lavoro premiato con 110 e lode, che apre una finestra su Larino, il suo territorio, le sue radici. Le più preziose, quali sono quelle che rappresentano più di altre l’identità di ogni larinese, quali la lingua e le tradizioni. Il dialetto, la lingua parlata, un tempo ovunque: nella piazza, davanti alla Cattedrale, nei vicoli, nei campi e nelle case. Le tradizioni, memoria e ritualità a significare la continuità co

Perchè no al fotovoltaico su terreni agricoli

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--------------------------------------------------------------------------------di LOREDANA PIETRONIRO-- --------------------------------------------------------------------------------- Produrre energia elettrica con l’uso di pannelli fotovoltaici è una pratica che si sta sempre più diffondendo, anche grazie a sostanziosi contributi, e alla quale non si può che guardare con favore, dal momento che si utilizza una fonte energetica inesauribile, il sole, e si contribuisce in modo sostanziale alla riduzione di emissione in atmosfera di gas serra. Accanto alla creazione di piccoli impianti localizzati sui tetti degli edifici, però, stanno ora iniziando a proliferare le richieste di autorizzazione alla creazione di impianti a terra, denominati un po’ eufemisticamente “parchi fotovoltaici”: si tratta di schiere di pannelli disposti in file parallele con adeguato orientamento, sopraelevati rispetto al piano di campagna. Il Molise non è esente da questo fenomeno, infatti sono state già p

Tassa di successione, proposte e barricate

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di Umberto Berardo La tassa sulle successioni e le donazioni in Italia, prevista da un Regio Decreto sin dal 1923, è attualmente tra le più basse al mondo ed è molto al di sotto della media Ocse. L’aliquota in linea diretta con una franchigia di un milione di euro per ciascun beneficiario è attestata al 4% sul valore complessivo netto. Nei Paesi europei è progressiva ed oscilla dal 5% fino al 45%. In Germania è al 30%, in Spagna al 34%, in Gran Bretagna il 40%, in Francia il 45%. L’erario italiano da tale imposizione incassa appena ottocento milioni di euro contro i 14 miliardi della Francia, i 7 della Germania, i 6 della Gran Bretagna e i 2,7 della Spagna. Sicuramente tale paragone su un solo tipo di imposta non dà un quadro esauriente della pressione fiscale in Europa, ma è certo che l’Italia per la tassa di successione e donazioni rappresenta quello che si definisce un “paradiso fiscale. Da anni si continua a parlare di una revisione di tale imposta, ma non si riesce a cavare un ra

Voglia di Tintilia, voglia di Molise

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di Pasquale Di Lena . In questi ultimi giorni mi è stata fatta richiesta da più parti di notizie sul vino principe del nostro Molise, la Tintilia. Ho pensato che c'è tanta voglia di Tintilia , e, ne sono certo, del Molise, ed è così che ho scritto questo articolo per tutti quelli che hanno bisogno di avere notizie su questo prezioso testimone del nostro territorio. Per altre informazioni invito a rivolgersi a chi ha dedicato a questo vino tempo e passione con la pubblicazione, per la tipografia Lampo di Campobasso, di un un bel libro nel 2007, la "Tintilia del Molise". Parlo di Michele Tanno , mio caro amico, che ha dato e continua a dare tanta immagine al ricco e, sempre più prezioso, patrimonio di biodiversità di quella farfalla stupenda che è il Molise. Voglia di un vino, la Tintilia , che, con il suo riconoscimento di vino doc/dop “ Tintilia del Molise ”, diventa a tutti gli effetti il testimone principe del territorio molisano, poco più esteso (4.460 Km²) di quel

A FES’TE DE SAN PARDE

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di Pasquale Di Lena Quanne è u mèse de magge,/ e magge è u mèse chiù bbiélle,/ nu paèse mije è fès’te.// A ddòre du hjiéne te éndre dénde/ nziéme è quèlle di cagge.// A tèrra préne ze prepare è partorì,/ i ggéraneje e i ròse ’ngòppe i ballecune/ e a cambàne che sòne è s’devallùne.// I larenate so tutte cuendiénde,/ u sòle ze chemènze è farse sèndì,/ u cigne cande e ze reschiare,/ ze resèndene a bbande/ e i prime spare.// Tènne chiù vòje de senà i cambàne.// Cavezune curte, cammìce spendate,/ uajù che ze preparene a prime chemmenejòne,/ avete, èppène sbòcciate,/ cu prime penziere pa mòre,/ e ognune i vé a (g)uelìje du gelate.// Ze chemènze cu Paleje pe san Premeiane/ pe fenì che san Parde fès’ta uneche/ bbèll’èssaje, tutte particolare.// I ggènde èrrìvene/ da i pòs’te chiù lendane:/ Napele, Ròme, Mìlane/ Bbèlge, Mèreche, Auès’traleje,/ Svizzere, Canadà, Germaneje/ Bòlògne, Gèneve,Tòrine,/ pe reégne com’è na vòte Larine.// Ciènde è chiù carre chiine de hiure,/ de c

Papa Francesco sulla condivisione dei beni

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di Umberto Berardo Nell’omelia durante la celebrazione eucaristica di domenica 11 aprile nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma papa Francesco ha affrontato il tema cristiano della misericordia che non è solo compassione e perdono, ma capacità di attaccamento amorevole di una persona verso le altre non a parole ma attraverso opere. Questa virtù, proveniente per i cristiani dall’amore infinito di Dio, deve esprimersi attraverso una fede che non può essere vuoto spiritualismo, ma capacità d’incarnarsi nella storia per farsi testimonianza dei doni di Dio all’umanità condividendoli con gli altri. Il papa ha affermato al riguardo: "Non rimaniamo indifferenti, non viviamo una fede a metà, che riceve ma non dà, che accoglie il dono ma non si fa dono" ed ancora "Siamo stati misericordiati, diventiamo misericordiosi. Perché se l'amore finisce con noi stessi, la fede si prosciuga in un intimismo sterile. Senza gli altri diventa disincarnata. Senza le opere di miseric

Quando la realtà supera la fantasia

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di William Mussini ilBeneComune Nel 2005, insieme all’amico Marco Benevento, scrissi la sceneggiatura di un lungometraggio che si proponeva di trattare il tema della manipolazione dei media sulla psiche umana. Adottando il genere noir, avevo l’intenzione di raccontare l’interferenza nefasta sulla vita dei cittadini della “cupola elitaria” al vertice della piramide massonico-capitalistica e degli effetti deleteri della propaganda filo mercatistica. Il quarto potere dei media, l’instaurazione di fatto di una forma di ipodemocrazia in quasi tutti i Paesi occidentali, la mania di controllo sulle masse, la psiche dell’uomo comune ostaggio inconsapevole della propaganda, erano gli elementi “socio-politici” attorno ai quali si svolgeva la vita del protagonista: un giovane musicista con problemi psichiatrici. Il film, dal titolo “Psicomedia70”, ipotizzava la presenza di una congiura segreta mondiale ai danni dell’umanità intera. Nel film, una minoranza di oligarchi, banchieri, potenti uomi

VITA, TERRA E LIBERTA' - I DIRITTI DELLA POPOLAZIONE PALESTINESE CI RIGUARDANO

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Il territorio è identità e come tale sacro. A nessuno è permesso di appropriarsene. A nessuno è permesso di rubarlo uccidendo e distruggendo le risorse e i valori di un popolo. Quello che sta succedendo in Palestina merita tutta l'attenzione da parte di chi ama il proprio territorio ed ha a cuore la libertà. No all'indifferenza prodotta da una comunicazione di parte che non racconta la verità (pdl) da La Società della cura Vita, terra e libertà I diritti fondamentali della popolazione palestinese ci riguardano Le notizie sempre più drammatiche che giungono da Gerusalemme, Ramallah, Gaza e dall’intera Palestina e Israele, ripropongono a tutte e tutti noi il richiamo ad andare oltre la pur necessaria solidarietà con donne e uomini, bambine e bambini palestinesi, facendo nostro il loro dolore. Già da settimane la volontà israeliana di occupare ulteriori porzioni dei territori palestinesi – come nel caso del quartiere di Sheikh Jarrah – ha spinto a manifestazioni di cresce

L’Olio di Flora su Vino e Cibo - La passione gentile dell'olio del Molise

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di Leonardo Felician --------------------------- La Casa del Vento produce un extravergine biologico etichettato Spremuto da olive raccolte rigorosamente a mano un fruttato leggero, delicato con note di carciofo e ortaggi freschi e un retrogusto di mandorla dolce. Per le sue caratteristiche organolettiche e i valori di acidità, perossidi e polifenoli si fregia anche dell’etichetta Dop Molise ed esprime un notevole ed armonico equilibrio tra amaro e piccante. La qualità del prodotto è frutto di un’attenta lavorazione e del controllo dell’intero processo produttivo, dalla raccolta al trasporto e allo stoccaggio delle olive, tutti passaggi necessari e obbligati, che possono influire in maniera definitiva sulla qualità di un olio extravergine. Una raccolta precoce, un trasporto accurato e veloce per avviare quanto prima le olive alla molitura sono gli accorgimenti chiave per salvaguardare

Povertà, dinamiche e forme di contrasto

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di Umberto Berardo Mercoledì 5 maggio 2021 il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Tor Vergata di Roma ha organizzato un interessante incontro di studio on line sul tema “Welfare del futuro e nuovi scenari della povertà” in occasione della presentazione del volume “L’Intervento pubblico di contrasto alla povertà” di Claudio Franchini, ordinario di diritto ammnistrativo presso il medesimo ateneo. Con il coordinamento del professor Nino Paolantonio, ne hanno discusso lo stesso autore del testo ed i docenti Giacinto della Cananea, Enrica Morlicchio, Giovanni Tria e Vincenzo Ricciuto. Sono rimasto a seguire il meeting insieme a più di cento persone per oltre tre ore con grande interesse partecipando anche al dibattito perché la trattazione è stata molto articolata ed ha presentato una profondità di analisi non comune. Il prof. Paolantonio nella sua introduzione ha rilevato come gli aiuti dello Stato sono finiti in un vacuo assistenzialismo finalizzato tra l’altro all

TERMOLI-SOUTH BEACH, SOLO ANDATA

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di Roberto De Lena Il consumo di suolo “è un processo associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, limitata e non rinnovabile, dovuta all’occupazione di una superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale con una copertura artificiale. È un fenomeno legato alle dinamiche insediative e infrastrutturali ed è prevalentemente dovuto alla costruzione di nuovi edifici, fabbricati e insediamenti, all’espansione delle città, alla densificazione o alla conversione di terreno entro un’area urbana, all’infrastrutturazione del territorio” […] “In termini di suolo consumato pro capite, i valori regionali più alti risentono della bassa densità abitativa tipica di alcune regioni. Il Molise presenta il valore più alto […] rispetto al valore nazionale” (Rapporto Ispra, 2020). Nella nostra Regione, insomma, rispetto al numero di abitanti in calo costante, si costruisce molto, troppo. Occupiamo inutilmente troppo spazio, sottraendolo alla natura e, vedremo, imp

U pàleje de san Premeiane

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Giuseppe Mammarella A Larino, il 3 maggio di ogni anno (con esclusione, purtroppo, anche dell’attuale per comprensibili motivi), si rinnova il rito legato alla festosa “accoglienza” del simulacro di San Primiano, Compatrono della città e della diocesi. La statua del primo dei tre Martiri Larinesi viene prelevata (pure quest’anno in forma strettamente privata) dal tempio omonimo, di cui farò cenno più avanti, e condotta processionalmente in cattedrale. Il corteo è preceduto da centinaia di fanciulli con i caratteristici “Palii”, consistenti in lunghe aste di legno sulla cui sommità sono posti drappi multicolori e multiformi, finemente lavorati, per indicare il trionfo della fede ottenuto con il sacrificio della vita. Da non confondere questa cerimonia, anche se molto sentita dai fedeli larinesi, con quella dei giorni 15 e 16 successivi, in cui si celebra la festa vera e propria (il “dies natalis”) dei Santi Martiri Larinesi. La processione del 3 maggio risale, probabilmente, agli a

L’indifferenza sui paradigmi dell’equità

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di Umberto Berardo Dalla giornata del 1° maggio, dedicata al lavoro, alla promozione del suo diritto per chi non lo ha ed al miglioramento delle condizioni di quello esistente, dobbiamo certo riprendere con decisione il discorso sulla necessità che ogni essere umano abbia un’attività in grado di permettergli di esprimere in essa la propria personalità e di ricavarne il necessario per vivere. Trovare le modalità per rendere finalmente reale una tale esigenza è possibile e dunque dev’essere per tutti un dovere politico perché alle persone non dobbiamo dare un reddito ma un lavoro di cittadinanza come diritto reale. La responsabilità sociale deve vederci impegnati in un’equa retribuzione e redistribuzione del lavoro. Vorrei tuttavia allargare un po’ tale schematica considerazione con delle riflessioni estese al sistema di vita che ci siamo dati e al modo di renderlo più giusto ed umano. Se la cultura è capacità di pensiero, memoria, riflessione, informazione, relazione, immaginazione, c