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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

I penziere (14-1)

  1.    UN PO’ DI FANTAPOLITICA - Mentre continua senza sosta l’opera del rottamatore al servizio della finanza o, se volete dei poteri forti, che lo utilizzano da sempre e lo muovono a piacimento, le pandemie (non solo il Covid, ma anche il clima, le disuguaglianze, le guerre, l’esodo forzato di milioni di persone, e altro ancora), che stanno colpendo il pianeta, continuano anch'esse senza soste e si aggravano ancor di più.  L’informazione, fedele (con le dovute eccezioni) al potere del momento, non perderà tempo a rivalutare l’opera del rottamatore, che è quella di cogliere l’obiettivo di sostituire Conte con il messia da tempo annunciato, l’ex governatore Draghi.   Non ci saranno le elezioni, ma l’entrata in campo di un degno rappresentante del sistema, il neoliberismo, che ha tutto per assicurare la stabilità nella continuità. Il solito gioco di gattopardiana memoria “cambiare tutto per non cambiare nulla e adattarsi al nuovo che è vecchio e consunto da tempo ”, anche se il cos

È un nostro dovere non lasciare solo chi soffre

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  di Umberto Berardo La malattia e la sofferenza sono parte dell’esistenza umana la quale, come è evidente a chiunque, è costituita da aspetti positivi e negativi. Una condizione patologica insorge quando in un organismo vivente si spezzano equilibri organici, funzionali o psichici e s’interrompe di conseguenza ciò che definiamo positivamente la salute come stato di efficienza e di benessere psicofisico. Le cause, quasi sempre di origine psicosomatica, possono essere interne all’organismo, ma anche esterne come nelle forme virali che anche attualmente stiamo sperimentando con il Coronavirus. Possiamo avere patologie congenite, genetiche o acquisite per contagio e che possono assumere forme blande, acute, croniche ed in certe fasi o casi inguaribili. Ovviamente danni fisici, sofferenza e dolore ne sono gli effetti più evidenti, ma spesso ad essi vanno aggiunti stati di disagio, di paura, di panico, d’isolamento e talora perfino di disumanizzazione come leggiamo in questi giorni
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Posted by fidest press agency su domenica, 31 gennaio 2021 Mina Capussi Ha collezionato un successo dopo l’altro, decretandone la buona riuscita. Iniziato alla fine del 2019, la durata prevista era stata di 12 mesi e nel bene e nel male, affrontando una pandemia nel mentre, è giunto al termine. InVestiamoci, realizzato dal Centro Studi Agorà diretto da Mina Cappussi, ha visto la collaborazione di soggetti esterni, quali il Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati (C.N.I.S.), l’associazione socio-culturale Ippocrates, e il sostegno incondizionato della Chiesa Valdese, che sta facendo moltissimo per i territori, investendo i fondi dell’Otto per Mille in progetti socio-culturali in Italia e all’estero. Ricordiamo che l’obiettivo principale del progetto era quello di creare a Bojano (CB) un laboratorio artigianale di sartoria, in cui impiegare i disabili nella realizzazione di abiti sartoriali su misura, anche per disabili, per promuovere la loro inclusione sociale, le loro capaci

Dal Molise olio esempi per il Paese

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Dopo la nascita (1994) a Larino dell'Associazione Nazionale delle Città dell'Olio e la nascita (2008) del Parco storico regionale dell'Olivo di Venafro, la prima e, per ora, unica area protetta operante in Italia e nel mondo, ecco il progetto di agricoltura sociale di Nicola Malorni, vicepresidente dell'Associazione Nazionale delle Citttà dell'Olio, fatto proprio dall'Associazione e che sta facendo scuola e non solo in Italia. Bisogna essere orgogliosi di quello che il Molise fa e mette a disposizione del Paese e non solo. "http://www.termolionline.it/news/attualita Il Molise “sociale” sulla nuova Guida delle Libere Viaggiatrici con il Progetto ASPEm. Abbiamo parlato spesso in questo periodo, seppur segnato dalla pandemia, di un progetto tutto molisano che sembra resistere, anzi autosostenersi, grazie alla “resilienza” che diceva di voler promuovere. A volte succede davvero che alle idee poi seguano i fatti . Ultimamente anche La Repubblica gli ha de

Può esistere un'economia agricola oltre il profitto nel futuro nazionale?

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TEATRO NATURALE Editoriali 28/01/2021 Anteprima di Pasquale Di Lena La cultura della cessione del proprio territorio, una vera e propria regalia, che riguarda sia il pubblico che il privato, in cambio di quattro posti di lavoro o di qualche migliaia di euro, è tanta parte delle difficoltà dell'Italia nel progettare il suo futuro. Son passati quasi otto anni dall’annuncio dell’allora Sen. Ruta, a Larino, della grande stalla della Granarolo ed io non smetto mai di ringraziare quanti hanno portato avanti, con successo, la lotta politica che ha respinto al mittente la stalla di 12.000 manze, e, con essa, la cementificazione di una superficie di 100 ettari di suolo fertile; l’uso di ingenti quantitativi di acqua (un consumo pari al consumo del capoluogo regionale); l’inquinamento delle acque del Biferno, una vera bomba ecologica per il Basso Molise, che è tanta parte all’agricoltura molisana. Non smetto mai di ringraziare, dicevo, quanti hanno lottato e vinto un’importante, decisiv

Oggi, il Giorno della Memoria

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Per non dimenticare mai il diritto alla vita e alla dignità, per spezzare per sempre questo e ogni altro filo spinato L’Odio e il razzismo sono tra noi non appartengono al passato di Renzo Balmelli MEDITATE. In questa fase della storia che stiamo attraversando, così difficile, la cosa peggiore che possa capitare nel Giorno della memoria è di perdere il senso della memoria. Di scordare che l’odio e l’antisemitismo non appartengono al passato, ma sono sempre tra noi e vanno combattuti senza abbassare la guardia. L’orribile massacro della Shoah, scritto col sangue di milioni di innocenti, organizzato con micidiale meticolosità fino alla “Soluzione finale” (Endlösung) di un popolo, e applaudito nella livida notte dei cristalli, non può sparire quasi fosse un banale danno collaterale di un sistema bacato fino al midollo. Quei capitoli infami di una dittatura infame debbono rimanere impressi nelle coscienze come un monito indelebile per le generazioni a venire. Testim

Ripartire dal Vietri di Larino per programmare il futuro della sanità pubblica nel Molise

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di Pasquale Di Lena C’è chi, in questi dieci mesi dall’inizio della pandemia, non ha sottovalutato la pesante, grave situazione della sanità molisana ed ha lavorato ogni giorno per parlare, confrontarsi, spiegare, promuovere, diffondere, denunciare, perfino predicare lo stato di una situazione grave, pesante, difficile creata dal Covid. Parlo della mia Associazione, quella degli ex consiglieri regionali, con dieci comunicati stampa diffusi; del Forum per la sanità pubblica e del periodico La Fonte, con le tante importanti iniziative promosse e delle iniziative; dei sindacati condfederali e autonomi della sanità con la sottoscrizione di un documento unitario; dell’avv. Iacovino e quelle del comitato che rappresenta. Tutt’insieme abbiamo assistito allo spettacolo dei fuochi di artificio e abbiamo gridato, urlato contro i fuochisti interessati, poco esperti se non incapaci. Anche contro chi. legislatore, dopo aver approvato due volte in consiglio la soluzione Covid a Larino, ha ceduto

FORUM PER LA DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA DI QUALITA’ DEL MOLISE

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La nostra proposta, per uscire dal pantano E’ necessario che una delegazione unitaria di tutti i Comitati accompagnata da tutti i Parlamentari ed i Consiglieri regionali che hanno a cuore la sorte dei Molisani, e con la presenza dei Sindaci, si rechi a Roma per perorare la causa della Sanità Molisana. La grave situazione in cui si è venuta a trovare la Sanità molisana in questa fase della pandemia di Covid19, ormai evidente sotto gli occhi di tutti, deriva da due fattori principali: 1) A scelte sbagliate nell’impegno alla lotta della virosi; 2) Al debito sanitario che strangola da 13 anni la Sanità Molisana. Le scelte sbagliate sono state prese in maniera, solo apparentemente, illogica perché non si è voluto tener conto di quanto si era verificato nella prima fase della pandemia allorché, impreparati, si erano aperti gli Ospedali per acuti con le loro rianimazione ai malati covid e non covid. L’errore, all’epoca credo inevitabile, aveva determinato gravi danni per gli uni, che ha

Urge formare una classe politica e dirigente capace, onesta, responsabile

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di Umberto Berardo Quando si è aperta la crisi del governo Conte bis l’ho vista subito come la conseguenza della decadenza della politica tout court ed ho portato alla memoria il pensiero profetico di Pier Paolo Pasolini che già nel 1975 così affermava “Prevedo la spoliticizzazione completa dell’Italia: diventeremo un gran corpo senza nervi, senza più riflessi. Lo so: i comitati di quartiere, la partecipazione dei genitori nelle scuole, la politica dal basso… Ma sono tutte iniziative pratiche, utilitaristiche, in definitiva non politiche. La strada maestra, fatta di qualunquismo e di alienante egoismo, è già tracciata. Resterà forse, come sempre è accaduto in passato, qualche sentiero: non so però chi lo percorrerà e come.” Evidentemente già le sue antenne ben alzate avvertivano quando stava accadendo sul piano della partecipazione popolare che dimostrava le prime crepe dopo le stagioni del Movimento Studentesco e dell’Autunno Caldo che erano riuscite a dare risultati davvero ragguar

SERVE LA TUA FIRMA

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diROLLING STONE La proposta di legge contro la propaganda nazifascista del sindaco di Stazzema Il paese simbolo dei crimini nazifascisti sta raccogliendo firme per portare in Parlamento una proposta di legge contro il negazionismo, che è sempre più in crescita. Stazzema è tristemente famosa per essere stata il luogo di uno dei più terribili massacri della seconda guerra mondiale in Italia: nell’agosto del 1944 le SS naziste, aiutate dai fascisti locali, trucidarono a Sant’Anna di Stazzema 560 persone, tra cui 130 bambini. Non fu un atto di guerra, non fu una rappresaglia: fu un atto di terrorismo premeditato con lo scopo di sterminare la popolazione per rendere la vita più difficile alle formazioni partigiane che operavano nella zona. Oggi, purtroppo, il nazifascismo e il negazionismo dell’Olocausto sembra di nuovo in ascesa. Secondo una recente indagine Eurispes, il numero di negazionisti su un campione di intervistati è passato dal 2,7% di 15 anni fa al 15,6% di oggi. C’è sempre pi

I penziere (12)

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1. Viviamo nel Paese dove lo stato di povertà delle famiglie è sempre più drammatico (1,7 milioni quelle che nel 2019 vivevano in povertà assoluta, pari a 4,6 milioni di persone, cioè il 7.7% della popolazione). Numeri ancor più significativi se raffrontati al resto dell’Europa. Il Sud è quello dove questa povertà assoluta è più diffusa, seguito dal Nord e dal Centro. C’è da credere che la situazione sia ancora più grave dopo il Covid e le sue varie fasi. Viviamo nel Paese dove migliaia di giovani, sempre più, una volta formati con i costi pagati dagli italiani che pagano le tasse, prendono la valigia o lo zaino e partono per cercare fortuna altrove, in Europa e nel mondo, mettendo a disposizione sapere, capacità e voglia di fare. La migliore gioventù che abbandona il proprio territorio, nelle mani di governanti (a tutti i livelli) che non sanno che è un contenitore di valori e di risorse, un tesoro unico solo da utilizzare e spendere nel migliore dei modi se messo nelle mani di c

100 anni fa nasceva a Livorno il Partito Comunista Italiano

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E' passato un secolo dalla nascita del Partito Comunista Italiano e trent'anni, con la nascita del Pds alla bolognina, dalla conclusione di una storia, che è anche inizio di una lenta fine e, poi, agonia con la nascista del Pd. Il partito degli ex (comunisti e democristiani), che, nel corso di questi suoi quasi 14 anni di vita è riuscito a dimostrare, con le scelte programmatiche, le azioni di governo e i comportamenti dei suoi personaggi (alcuni davvero assurdi che fanno di tutto per dimostrare di essere tali, vedi Renzi, ma solo uno dei tanti), di essere uno strumento, il più fidato, del neoliberismo. Il sistema della finanza (banche e multinazionali), predatorio e distruttivo, che ci ha portato nel baratro e dal qual non ancora siamo in grado di risalire. Il partito, il Pd, che ha distrutto (l'esempio più eclatante è la cancellazione dell'art. 18) tanta parte della memoria delle origini, non solo del glorioso Pci, ma, anche, della Dc, e, soprattutto, del mondo oper

Francia: quindici uomini di scienza chiedono a Macron di abbandonare l’allevamento intensivo

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La stessa lettera va indirizzata agli scienziati italiani. Che ne pensano e quali iniziative intendono prendere a proposito degli allevamenti intensivi; alle coltivazioni superintensive; all'agricoltura industrializzata; al furto di territorio e di suolo fertile; bene acqua e al bene aria. (nostra nota) da QualeFormaggio Una clamorosa lettera aperta è stata indirizzata venerdì scorso, 15 gennaio, da quindici esponenti del mondo scientifico francese al Presidente Emmanuel Macron, con la ferma richiesta di “sviluppare un piano di uscita dall’allevamento intensivo”. ne dà notizia il quotidiano Le Parisien nell’articolo intitolato “Virus, maladies… les élevages industriels sont-ils des usines à pandémies?” e nell’intervista ad uno dei firmatari (in calce all’articolo). Nella missiva al Capo dello Stato, i firmatari denunciano che “il 75% dei nuovi patogeni proviene da animali o prodotti animali (come il latte)”, riferendosi a quello prodotto negli allevamenti intensivi. “Le con