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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Costruire un oliveto a misura di api

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TEATRO NATURALE - L'Arca olearia  28/06/2019 di Pasquale Di Lena In questa fase di urgente bisogno di sostenibilità e resilienza ai cambiamenti climatici, perdita di biodiversità animale e vegetale, agricoltura delle monocolture; furto di territorio e suolo fertile, l’oliveto de La Casa del Vento di Larino si circonda di piante mellifere per nutrire le api Mentre continua lo sterminio delle api da parte delle multinazionali dell’agrochimica, l’oliveto de La Casa del Vento di Larino, situato a 500 m.s.l.m. - la gobba che anticipa “il Monte” - questa primavera appena passata, ha completato il suo percorso di attenzione per l’insetto più prezioso, l’ape, sempre più minacciato dall’ agricoltura delle monoculture, agrofarmaci, pesticidi, e, solo ultimi, dai cambiamenti climatici. Dopo la siepe ombreggiata da due querce secolari, soprattutto di rovi e di pian

I luoghi delle relazioni umane e culturali

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di Umberto Berardo La relazione è una realtà ineludibile e costitutiva della condizione umana perché il nostro esistere è ontologicamente inscindibile da quello altrui; diversamente sentiamo solitudine, vuoto e necessità di apertura mentale verso altre esperienze di vita. L'uscire da se stessi e porsi in rapporto non ha ovviamente sempre connotazioni positive e capaci di fondare il bene come ci dimostra ampiamente il corso della civiltà umana. L'esperienza di relazione diventa significativa quando permette a ciascuno di affermarsi come persona nei propri diritti e di maturare atteggiamenti di rispetto per l'altro con grande apertura all'ascolto e al confronto. I luoghi d'incontro classici per conoscersi, esprimersi, annodare amicizie, far nascere amori e confrontarsi sono stati sempre tanti e molto diversi. Ci si poteva vedere in piazza, incontrarsi in una passeggiata, al bar, in una trattoria, in un qualsiasi luogo d'intrattenimento e lì

La speranza nei giovani per un rilancio dell’olivicoltura italiana

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TEATRO NATURALE Editoriali 21/06/2019 di Pasquale Di Lena      Le ragioni dell’accumulo del pesante ritardo sono da cercare nel vuoto di una programmazione e nella mancanza di una strategia di marketing, tutta nelle mani dell’industria olearia, che, agli inizi del secolo, è passata, con le imprese più importanti e le più note al mondo, nelle mani della Spagna L’ultima delle tante esperienze da me vissute è di poche settimane fa. Davvero bella, interessante, quale è stata quella di organizzare e tenere, a venti giovani già diplomati e laureati, un corso di 20 ore su un tema a me caro “la biodiversità dell’olivo e dell’olio”. Grazie all’Istituto tecnico superiore, D.E.Mo.S. (Decollo Economico Molise Sviluppo), che ha fatto proprio il suggerimento del mio nome del prof. Delfine, professore ordinario della Facoltà di Agraria dell’Università del Molise ed ha accettato il programma da me presentato. Un’esperienza che mi ha fatto to

SUONI DELL’ACQUA: LA VIA DEI MULINI DI MOLISE NOBLESSE. PASSEGGIATA ECOLOGICA INTO THE WILD ALLA SCOPERTA DELLA BELLEZZA

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COMUNICATO STAMPA Sabato 22 giugno si parte alle 15.00 Il Molise e le sue unicità, celate tra flora e fauna, come ogni cosa preziosa, a ridosso del corso d’acqua del fiume Biferno, terreno fertile e casa accogliente. Un percorso che va dalla Piana dei Mulini al suggestivo Mulino Corona di Baranello, per la passeggiata musicale di Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza. Mulino Corona La Via dei Mulini, per il ciclo Suoni dell’Acqua, è una passeggiata ecologica alla scoperta dei tesori della terra molisana che si terra sabato 22 giugno, dalla Piana dei Mulini all’antico mulino Corona di Baranello, con start alle 15.00. “Il nuovo evento Molise Noblesse,   - spiega la promotrice, la giornalista Mina Cappussi, fondatrice del Movimento per la Grande Bellezza - come al solito gratuito e aperto al pubblico,   consentirà   ai partecipanti di ammirare le piccole, innumerevoli, preziose perle, che si nascondono tra i boschi,   sugli antichi cammini, lungo gli argini de

La mia solidarietà all'ex Presidente del Brasile, Lula

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La lettera, che qui riporto, l'ho inviata a Lula, detenuto nel carcere di Curitiba in Brasile, agli inizi di dicembre scorso, convinto della sua innocenza e del complotto messo in atto per condannarlo e, così, non renderlo protagonista della campagna elettorale che lo avrebbe visto  eletto e di nuovo presidente del suo grande Paese il Brasile. , Quando ho letto che il nuovo presidente del Brasile, il militare Bolsonaro, ha chiamato Sergio Moro, il giudice che ha condannato Lula, a far parte del suo governo come Ministro della Giustizia, la mia convinzione dell'innocenza di Lula, è diventata certezza. Una certezza confermata dall'articolo del sito internet "The Intercept Brazil" che riporta lo scambio di chat tra il giudice Moro e i pubblici ministeri che hanno condannato e incarcerato Lula e, così, messo nella impossibilità di competere e tornare di nuovo a guidare il suo Paese e salvare l'Amazzonia, che è un patrimonio vero dell'umanità.   Caris

Illusione e delusione

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di Nicola Picchione      Scopriamo di esserci illusi. Una categoria come le altre, senza selezione severa, con carriere spianate dalle alleanze, capace di compromessi, con alti e bassi. La nostra delusione è frutto di leggerezza. In un corpo malato è quasi impossibile avere un organo del tutto sano. Come sempre, come per altre categorie, si parlerà di poche mele marce, di gruppi deviati. La nostra malattia è ereditaria, difficile da combattere e non interessa solo qualche organo ma tutto l’organismo sociale. Lo ripeto ancora: è nata dalla miseria e dalla sottomissione secolare: agli stranieri, ai marchesi, ai granduchi, ai vescovi, ai latifondisti. Sopravvivere con la furbizia e riunendosi in piccole tribù che poi sono diventate clan, associazioni, categorie, caste. Lo Stato è nato per motivi storici, senza entusiasmo, spesso malvisto. Un parto difficile, sofferto, cresciuto debole, tramortito da due guerre micidiali con un re incapace

LA SINISTRA CHE NON C'E' ED IL PAESE CHE AFFONDA.

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Da anni faccio fatica a sentirmi parte di questa società che, dopo aver dato il meglio di sé durante la resistenza e nel primo periodo della Repubblica, testimoniato anche dalle conquiste sociali e democratiche ottenute, è andata progressivamente organizzandosi per caste e gruppi di potere economico-finanziari, si è completamente disarticolata, spappolata, senza un denominatore “pubblico” ed obiettivi comuni, percorsa da un profondo degrado morale, sempre pronta a dare sostegno ed alimentare un sistema fatto di piccoli e grandi privilegi, di sprechi finalizzati alla creazione e mantenimento del consenso. Una società che in assenza di riferimenti ideali e di guida politica, lentamente, ma gradualmente, ha perso coscienza dei doveri da assolvere e diritti costituzionalmente garantiti da rivendicare, non realizzando che l'uguaglianza è un valore costituzionale che precede le differenze in quanto capace di garantire le libertà costituzionali e rimettere in moto il futuro. In que