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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Riscoprire Frattura attraverso il fagiolo bianco: il borgo d’Abruzzo che rinasce

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da GamberoRosso Una ventina di abitanti, ma tanta voglia di fare: Frattura in Abruzzo rinasce grazie al recupero della coltivazione del tipico fagiolo bianco Lo chiamano Paese Fantasma ma Frattura , frazione di Scanno, nel cuore della Valle del Sagittario in Abruzzo, è un luogo vivo che pullula di tradizioni, rituali, antiche pratiche ancora oggi portate avanti dai suoi (pochissimi, circa 20) abitanti. Un borgo diviso in due, fra parte vecchia – distrutta dal terremoto della Marsica del 1915 – e nuova, facce diverse della stessa anima rurale e pastorale, che resiste anche grazie a progetti di recupero agricolo. L’Abruzzo perduto: il progetto dell’Università di Bologna Quello di Fluturnum,   Archeologia e Antropologia nella Valle del Tasso e nell’Alta Valle del Sagittario – Matrix 96 Soc. Coop. , per esempio, iniziativa partita nel 2010 grazie all’Università di Bologna, la Soprintendenza Archeologia, B

Biologico. Mammuccini (Federbio): La crescita continua, ma serve tutela per qualità e prezzi. «Obiettivo 40 per cento di superficie bio entro il 2030»

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di Lorenzo Benocci - 22 Ottobre 2019 Amministratore dell’Arsia Toscana, dal 1995 al 2010; imprenditrice agricola nel Valdarno, dal luglio di quest’anno eletta presidente nazionale di Federbio. Con Maria Grazia Mammuccini ( scarica la versione pdf di Dimensione Agricoltura ) abbiamo fatto il punto sull’agricoltura biologica in Italia ed in Toscana, dalla produzione ai consumi, agli sviluppi della Pac e le novità del Pan. Presidente Mammuccini, neo presidente di FederBio. Quali sono le responsabilità e i programmi di questo nuovo prestigioso incarico? Siamo in una fase cruciale per il bio e le responsabilità non sono di poco conto. Il settore cresce ormai da anni e sta diventando uno dei riferimenti fondamentali per l’agricoltura del futuro in grado di conciliare sostenibilità economica, sociale e ambientale, un approccio efficace nel contrasto al cambiamento climatico e una concreta opportunità di sviluppo

Il biologico vola alto nei cieli del vino mondiale

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  L’Italia al primo posto come produzione a regime bio. I Paesi più appassionati ai vini bio: Danimarca, Svezia, Finlandia in Europa; USA, Giappone e Canada extra EU.  Quali sono gli ultimi trend all’interno del panorama internazionale della produzione bio? Si parla tanto di biologico, non solo nel mondo del vino, che è arrivato dopo rispetto ad altri settori merceologici, ma quali sono le ragioni che hanno spinto la produzione enologica italiana a virare verso questo regime? Quali sono i motivi che spingono i consumatori a prediligere una bottiglia di vino “green” a scaffale o tra quelli nella carta di un ristorante? Le implicazioni sono numerose, ma molto chiare ed evidenti. Per capire meglio come orientarsi in questo mondo, ci siamo rivolti ad Elisa Spada e Debora Bonora, ideatrici del progetto Organic Value che riunisce alcuni tra i produttori di vino biologico italiani. “I dati del bio ci dicono questo: le persone comprano sempre di più i vini certificati bio” spiegano Elisa

I tratti distintivi della cultura

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di Umberto Berardo   Senza una definizione condivisibile è   arduo determinare le connotazioni di cultura.   Non è facile in ogni caso esplicitarne il concetto, considerato che esso è variato come vedremo più volte nel corso della storia. Attualmente l'enunciazione più chiara dello stesso ci sembra quella che ne vede gli elementi nelle cognizioni intellettive, nelle opinioni, nelle norme valoriali, nelle abilità, nelle attività, nelle tradizioni e nelle manifestazioni variamente acquisite attraverso processi di apprendimento, di ricerca e di confronto che permettono a un individuo di essere parte attiva di una collettività della quale si riconosce membro. È questa una definizione che contiene in sé la nozione di un processo di crescita che non avviene per via genetica ma sul piano sociale e ci permette di formarci in tutti gli aspetti della personalità e di diventare colti. Si tratta di una concezione allo stesso tempo pragmatica e antropologica che definisce aspet

Da Colletorto un No all’olivicoltura super intensiva

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pasqualedilenainforma È questo il risultato del confronto, organizzato dal Comune,   tra i relatori dell’incontro di ieri sera a Colletorto, la patria di ben tre varietà autoctone, “Oliva nera”, “Rumignana” e “Cazzarella”.  Con Il sindaco Cosimo Miele, l’assessore Franco Paglia, e, con me, c’erano Il prof. Sebastiano Define dell’Unimol; Luigi Pizzuto scrittore e ricercatore della storia di Colletorto, in particolare dei suoi olivi, e l’ex sindaco, Felice Zeoli, uno dei fondatori dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che ha ricordato il suo entusiasmo e quello de 30 e più sindaci presenti a Larino il 17 Dicembre del 1994, giorno della nascita dell’istituzione, oggi forte di oltre 300 associati, che ha dato, a dimostrazione della grande intuizione, un particolare contributo all’immagine dell’olivo e dell’olio italiani. Entrando nel merito del confronto su oliveti super intensivi e tradizionali si è fatto ricorso, per non essere tacciati tifosi, a tre elementi: la storia

La democrazia diretta partecipativa nelle amministrazioni comunali

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di Umberto Berardo La soluzione dei problemi che riguardano aspetti fondamentali della qualità della vita   dell'intera cittadinanza   non   può    essere   cercata   da   nessuna   amministrazione   comunale né unicamente con    delibere di giunta e neppure con risoluzioni del consiglio, ma chiamando prima la popolazione a un raffronto sulle questioni da risolvere e cercando poi un'espressione di parere in merito in assemblea      e in casi limite attraverso un referendum consultivo. Quando sindaci e consiglieri comunali non sentono più la necessità di una relazione di confronto con i cittadini è del tutto evidente che il loro potere delegato è logorato da un verticismo che non ha più   nulla di democratico. Rispetto ai problemi legati ai servizi sanitari, alla cultura, alla rete scolastica, alla viabilità, ai trasporti, alle comunicazioni, al rispetto per il territorio e l'ambiente ci sono state amministrazioni comunali del tutto assenti nell'impegno per