Il biologico vola alto nei cieli del vino mondiale

  L’Italia al primo posto come produzione a regime bio. I Paesi più appassionati ai vini bio: Danimarca, Svezia, Finlandia in Europa; USA, Giappone e Canada extra EU. 
Quali sono gli ultimi trend all’interno del panorama internazionale della produzione bio? Si parla tanto di biologico, non solo nel mondo del vino, che è arrivato dopo rispetto ad altri settori merceologici, ma quali sono le ragioni che hanno spinto la produzione enologica italiana a virare verso questo regime? Quali sono i motivi che spingono i consumatori a prediligere una bottiglia di vino “green” a scaffale o tra quelli nella carta di un ristorante? Le implicazioni sono numerose, ma molto chiare ed evidenti. Per capire meglio come orientarsi in questo mondo, ci siamo rivolti ad Elisa Spada e Debora Bonora, ideatrici del progetto Organic Value che riunisce alcuni tra i produttori di vino biologico italiani. “I dati del bio ci dicono questo: le persone comprano sempre di più i vini certificati bio” spiegano Elisa e Debora. Cosa si intende per vino bio? Dal 2012 è un vino che presenta ufficialmente in etichetta la dicitura biologico. Tutto quello che non ha la dicitura in etichetta di fatto non è bio, o meglio, può anche esserlo de facto, ma per la legge e per il consumatore non lo è.
“Secondo dati Nomisma 2018, c’è stato un aumento di consumi domestici dell’8% dei prodotti biologici rispetto all’anno precedente. Nell’annualità 2016-17 si è assistito ad un aumento dell’1% sui vini convenzionali, invece di un sorprendete 53% sui vini biologici, che conferma un trend in incredibile crescita negli ultimi 10 anni: + 534% e un giro d’affari in Italia oggi di oltre 2 miliardi di euro” dice Elisa Spada.

Uscendo dai confini nazionali, l’Europa traina la rivoluzione bio, tanto che l’incremento medio previsto nel quinquennio 2017-2022 corrisponde ad una percentuale di circa il 9,2%. Per quanto riguarda le nazioni in testa per la produzione di vino bio? “L’Italia la fa da padrone per i vini bio certificati, seguita da Austria e Spagna. Il fatto che stia aumentando il giro d’affari e dunque il potenziale di business ha fatto sì che i produttori prendessero la direzione della produzione di biologico, con un conseguente aumento degli ettari vitati a regime bio, oggi 83 mila” racconta Debora Bonora.

Il fenomeno visto dal punto di vista dei consumatori assume ulteriori sfumature e risvolti. Perché i consumatori comprano vini biologici? “Principalmente perché valutano i prodotti certificati bio come più salutari degli altri. Inoltre, l’attenzione per questa categoria di vini è manifestata maggiormente da parte di una fascia di età ben precisa, che è quella dei Millennials, quindi la generazione che sta trainando i cambiamenti di consumo negli ultimi anni” dice Elisa Spada.
Quali sono i Paesi dove questa categoria di prodotti è più richiesta, ricercata e conosciuta? “Sicuramente Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Benelux per quanto riguarda i Paesi europei e USA, Giappone e Canada per quanto riguarda gli extra-europei. Sono nazioni che stanno dimostrando una grande ricettività verso questa fascia di vini che richiedono anche un potere di spesa leggermente più elevato rispetto alla media” conclude Debora Bonora.

Per supportare il volano del vino biologico italiano certificato e in fase di conversione è nato il progetto Organic Value, che il prossimo mese, più precisamente il 15 novembre, approderà in Danimarca, per la seconda volta con un evento dedicato sia al mondo dei professionisti del vino, che ai wine lovers. “La Danimarca è il Paese europeo più stimolante e ricettivo per quanto concerne questo ambito, inoltre tra tutti i Paesi nordici, dove il biologico è molto richiesto, è l’unico a non avere un sistema di Monopolio e dunque le barriere sono molto meno invalidanti. Qui esiste un sistema di business che è molto facilitato dalla passione dei danesi per i prodotti bio in generale e un potere di spesa molto più alto della media” spiegano le fondatrici del progetto.  

Per info sul tour  scrivi a redazione@winemeridian.com
Agnese Ceschi 
mercoledi 30 ottobre 2019

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