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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

I RAGAZZI DI CHERNOBYL

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Ricordo che la notizia della tragedia provocata dallo scoppio di un reattore nucleare della centrale a qualche decina di chilometri da Chernobyl, nell’Ucraina settentrionale, in quel tempo ancora Russia, la lessi subito, quel mattino dell’aprile del 1986 sulla bacheca del giornalaio della porta accanto a dove abitavo a Firenze. Una tragedia che colpì tutti per il numero di vittime che aumentavano con il passare dei minuti e preoccupò subito per le conseguenze di quel disastro che, secondo Greenpeace, ha già provocato direttamente e indirettamente, la morte di oltre sei milioni di persone, molte delle quali dopo sofferenze atroci. Ero appena uscito per prendere la rapida per Siena e raggiunger gli uffici dell’Ente Mostra Vini, che avevo l’onore e l’onere di dirigere. Era ancora forte l’eco della grande tragedia del vino italiano, il metanolo (vino mescolato ad alcol etilico), scoppiata il 17 Marzo, cioè poco più di un mese prima,  che aveva provocato, la morte di ben 26 persone,

Pane e olio con i bambini e i ragazzi del campo estivo di Campobasso Nord

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Questa mattina l’incontro, magnificamente organizzato, all’auditorium della Chiesa di San Giuseppe Apostolo, nel quartiere Cep di Campobasso un interessante, con una cinquantina di bambini protagonisti di un campus estivo. Si è parlato di cibo e di stili di vita, l’importanza dell’alimentazione e la centralità del territorio con la ricchezza della biodiversità. Chiamato a parlare di Olio e a guidare il gruppo a una minidegustazione di questo re della tavola, subito dopo l’intervento, davvero bello e interessante, di Dioniso Cofelice di Matrice. Il racconto dei cereali, delle farine e delle semole, del pane - quel pane che l’altro giorno, a Roma, è stato dichiarato il migliore in Italia ( quindi, nel mondo) – siamo tornati indietro di qualche anno con la memoria. In particolare, quando la Di Vaira, la grande azienda agricola che allora dirigevamo, in meno di un anno era diventata una straordinaria fattoria didattica, con quasi duemila bambini a viverla con le visite guidate e le

le aziende agricole, il rischio di scomparire per fame

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di GIORGIO SCARLATO Il forte arretramento della domanda interna è il segnale di declino del sistema Italia, evidente ormai da tempo. Il debito di Stato, sommato a quello delle imprese, delle banche e delle famiglie è pari al 400% del PIL. Il settore agricolo è stato il primo a subirne, iniziato dal lontano 2001. Oggi, un drammatico scenario economico-sociale che sta riguardando tutti i settori. Si focalizza il settore agricolo. Le aziende agricole presenti nel 2000 in Italia erano 2.396.274, nel 2010 1.620884; ben il 32,4 in meno con punte - 40% in Toscana, - 45% in Liguria e - 48% nel Lazio. Si toccano regioni dove l'agricoltura è attiva per capacità cooperativistica ed imprenditoriale. L'Italia è in default per due aspetti di criticità: a) il consumatore è poco propenso a spendere; b) l'imprenditore è per nulla propenso ad investire. Il tutto unito alla disoccupazione, giovanile e non (nel segmento 15-25 anni è pari al 38% circa), ed alla

Molise: la grande città-giardino

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  di Roberto Guiggiani              Siena news    Dalle altezze di Larino al mare di Termoli, tutta la bellezza del Molise, una grande città-giardino. Visto dai 400 metri di altezza di Larino – antichissima città dei Frentani (fondata intorno al XII secolo avanti cristo), il Molise si trasfigura: da piccola regione di 300 mila abitanti tanto spesso al centro di ironie e battute poco piacevoli, ad immensa città-giardino , dove i suoi piccoli paesi sono i quartieri e la campagna coltivata ancora secondo le buone regole di chi la terra la conosce e la ama è un vero e proprio giardino all’italiana. Se c’è in Italia un luogo dove la parola “ ruralità ” assume un significato forte è proprio il Molise, per tanti versi ultimo baluardo – grazie anche alle sue piccole dimensioni ed alla collocazione geografica periferica – di una agricoltura che proprio perché legata alle tradizioni assume carattere di grande modernità. Ed è proprio questa la bellezza del Molise: questo

Olio, pubblicato il decreto sulle sanzioni

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da Agronotizie - image line Dal 1° luglio sarà sanzionabile per la prima volta l'italian sounding, come i segni sulla confezione richiamanti un’origine geografica diversa da quella correttamente indicata in etichetta                   E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto 103/2016, in vigore dal 1° luglio 2016, recante le sanzioni sull’olio d’oliva . Il decreto, si legge nella nota diffusa dal Mipaaf, rappresenta un ulteriore passo in avanti per la tutela dell’olio d’oliva italiano e per una sempre maggiore difesa dei consumatori e dei produttori. Tra le principali norme figurano le sanzioni per il cosiddetto ‘ Country sounding ’, vale a dire la sanzionabilità , per la prima volta, dell’ evocazione di un’ origine geografica dell’ olio diversa dall’ origine dell’olio stesso , anche se correttamente etichettato; per il mancato rispetto del regolamento sugli imballaggi ; per la mancata o difforme indicazione in etichetta dell’info

Solidarietà al Prof. Italo Testa, presidente del Forum per la difesa della Sanità pubblica

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il dr. Italo Testa (baffi bianchi) con a fianco Antonio Ruggieri, direttore de il Bene Comune, in una recente iniziativa sulla sanità, a Termoli, nella sala conferenze della Chiesa del Sacro Cuore.Aggiungi didascalia Il FORUM PER LA DIFESA  DELLA SANITA’ PUBBLICA indice per oggi pomeriggio 23/06/2016  alle ore 16.00 una conferenza stampa che si terrà presso la CGIL MOLISE  in via Tommaso Mosca 11 a Campobasso. Il Forum intende divulgare anche attraverso la stampa la notizia delle pesanti intimidazioni e minacce da parte di anonimi  di cui è fatto oggetto il Dott. Prof. Italo Testa ,Presidente del Forum e del Comitato pro Cardarelli. Le intimidazioni e le minacce fatte al simbolo della difesa della sanità pubblica a livello regionale non fermeranno la resistenza del Forum contro il POS , perché Il Dott. Testa rappresenta la battaglia di migliaia di molisani, a difesa del diritto alla salute e alle cure,garantito dalla Costituzione Italiana. Chiediamo alla Stampa la

IMMIGRATI IN MOLISE

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            Integrazione possibile - inclusione necessaria Molto interessante l'incontro di ieri pomeriggio a Il Melograno di Larino con relatori speciali e gli interventi di due immigrati, Marieta di origine albanese e Amadu del Niger, che vivono a Larino. Ho avuto la possibilità di ascoltare solo gli interventi di Marieta e Amadu e le relazioni di Norberto Lombardi, esperto di emigrazione e immigrazione; Sandro Del Fattore, segretario regionale della Cg ... il e Don Antonio Mastantuono, parroco e docente universitario. Riflessioni puntuali, attente, che hanno messo in luce le ragioni di un fenomeno che vede il sud camminare verso il nord e il nord diventare sempre più sud ,a causa di un pianeta martoriato e distrutto dal dio denaro e da chi è affamato di questo dio. Una tragedia quella che vede protagonisti migliaia di donne e di uomini, bambini, oggetto di speculazione e di mancanza di attenzione da parte di chi dovrebbe informare e di dovrebbe mettere ordine perché a traged

GRAZIE ERMANNO

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Ieri pomeriggio ho partecipato e seguito, con grande interesse e non senza commozione, l’iniziativa del Comune di Larino, perfettamente coordinata e moderata da Graziella Vizzarri, “Gente mia, omaggio a Ermanno La Riccia”. Il ricordo di un figlio della nostra città che, per affermarsi ha dovuto emigrare in un Paese che, da Settembre ad Aprile ha la terra che dorme sotto una coltre di gelo, il Canada. Montreal e il Quebec, ancor più gelide di Toronto e l’Ontario e di Vancouver e la British Columbia, la provincia bagnata da l’Oceano Pacifico, dove avevo sognato di andare a vivere il tempo della vecchiaia, con scappate in Toscana e nel Molise. Bene ha fatto il Comune di Larino a ricordare questo figlio che, con il suo impegno e le sue passioni, la sua professionalità e la sua voglia di raccontare e raccontarsi, ha onorato le sue radici profonde e, insieme, la terra che l’ha ospitato e dato le opportunità per esprimersi ed esprimere, fare, e, così, sentirsi degno dei doni ricevuti. e

LASCIATEMI SOGNARE

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di Ro Marcenaro la farfalla di Piacere Molise di Ro Marcenaro Lasciatemi sognare. Lasciatemi progettare l'Italia degli agricoltori, dei paesaggisti, dei vignaioli e degli olivicoltori, dei produttori di tipicità eno-gastronomiche e artigianali, dei restauratori di monumenti. Lasciatemi sognare l' Italia deindustrializzata, disinquinata, ordinata, ripulita, valorizzata nelle sue peculiarità ambientali e produttive. Lasciatemi sognare le coste decementificate, le scogliere destrutturate, le spiagge debalnearizzate, le acque disinquinate. Sogno un ritorno al passato? NO! sogno un ritorno al futuro, fatto di armonia e di benessere, di gusto e di eleganza, di profumi e di sapori, di ospitalità e di amicizia. Quando dico queste cose gli amici si dicono d'accordo salvo poi cominciare con i " Sì ma..." e allora occorre fare degli esempi, dare delle piccole dimostrazioni, far vedere che un mondo migliore è possibile. Anni fa ci abbiamo provato con il grande

A (g)alline à fetàte e u (g)alle cante

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La gallina ha fatto l'uovo e il gallo canta come per dire ch'è stato lui. Con questo detto del mio dialetto larinese, riporto l'intervista pubblicata su Bibenda e la lettera di commento - da me pienamente condivisa - che ha scritto Carla Iorio, la bravissima e attivissima presidente dell'Onav, che sta dando, con la sua (anche mia) associazione, un contributo notevole alla crescita della cultura del vino e del suo territorio, cioè l'origine della qualità. L'intervista di Bibenda mi riporta indietro nel tempo, a cavallo degli anni '80/'90, quando ho avuto modo di conoscere, grazie a quell'osservatorio unico che è stato per me L'Enoteca Italiana di Siena e al fondamentale ruolo da essa svolto per la Rinascita del vino italiano, molti personaggi che, presto, si sono improvvisati  cultori del vino e presto hanno ottenuto opportunità, anche di lavoro o di secondo lavoro. Sono convinto che la Tintilia e i vini hanno sopportato ma mai amato "am

L’IDENTITA’ DEL MOLISE, IL PATRIMONIO DA VALORIZZARE PER LA SUA AUTONOMIA

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Pasquale Di Lena informa Solo se torna la politica e il suo primato sull’economia, e, non, come succede da qualche tempo, l’economia che annulla la politica, è possibile opporsi a un processo che sta mettendo in crisi la democrazia, nel mondo e nel Paese, e riavviare un discorso che ha nella programmazione partecipata la sua forza per uno nuovo tipo di sviluppo. Con il processo riformatore in atto ci stiamo avviando, sempre più, verso un futuro incerto e il Molise rischia di sparire se continua a perdere pezzi importanti del suo essere regione, cioè della sua stessa identità. Un’identità – come ha sottolineato il presidente Gaspero Di Lisa dell’Associazione degli ex consiglieri regionali, riuniti in assemblea presso l’Università del Molise - che non può essere né divisa, né aggregata, e meno che mai, cancellata. L’impegno degli ex consiglieri - da sempre animato da spirito di servizio e dalla voglia di unire le forze che servono per vincere una battaglia non facile, ma c

IL RISCHIO DI UNA ROTTAMAZIONE DELL’AGRICOLTURA MOLISANA

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C’è chi non vede l’ora della chiusura dello Zuccherificio e della sua trasformazione in un impianto a biogas, in testa le Associazioni bieticole e questo è davvero incredibile. Personalmente non ho elementi per spiegare nei particolari il pro e il contro degli impianti a biogas, ma so che, specialmente quando sono enormi, creano seri problemi all’ambiente circostante. Tant’è che l’entusiasmo iniziale, in Emilia, Lombardia, Veneto e Trentino, cioè là dove si sono maggiormente diffusi, si è trasformato in crescente contrarietà da parte di sindaci e popolazioni, proprio per i tanti problemi che sono venuti a creare nel tempo, non ultimo quello dei cattivi odori emessi a causa della fermentazione dei vegetali o dei liquami, dei vegetali e liquami se abbinati. Un problema non indifferente per l’ambiente e  chi lo vive, che è da abbinare a un altro problema, ancora più grave, qual è quello, con questa auspicata scelta - non sempre consapevole di chi prende le decisioni della sua

A voreie, uno dei venti di "Larino viva"

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torna di attualità un articolo  pubblicato, alla fine di gennaio 2012, sul sito "Larino viva", firmato da "A voreie", l'ultimo dei tre venti che hanno commentato avvenimenti e fatti accaduti dal 2008 al 2013. L’AVEVAMO DETTO Noi venti siamo Cassandre è come tutte le Cassandre nessuno ci ascolta con il solo risultato che alla fine diventiamo antipatici, noiosi, nel momento in cui ripetiamo  “noi l’avevamo detto”.   Qualche anno fa, il nostro amico “U fauneie” e, in seguito, anche “il Maestrale”, Si sono occupati della Sanità del Molise e, in particolare, dell’Ospedale  “Vietri” di Larino che, da anni, per colpa soprattutto di amministratori incastrati dal ruolo di ingranaggio del  potere politico termolese di cui, oggi, è rimasto poca cosa o niente. Un potere che, impostato sul concetto proprio della politica che è quello della filiera, ha dato un primo scossone all’ospedale di Larino, e, nel tempo, aperto  varchi  a “vacche e porcei”,  come dicono

CRONACA DI UN 2 GIUGNO BIODIVERSO IN MOLISE

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Ottimo successo per presenze e contenuti della iniziativa “Cereali biodiversi in Molise” svoltasi nell’ambito del programma “Coltiviamo la diversità- Un mese di cereali 2016” che la Rete Semi Rurali conduce in molte regioni d’Italia. Nella nostra regione l’organizzazione è stata curata da noi di Aiab Molise con la speciale collaborazione di 3 delle sue aziende: “Il Giardino dei ciliegi” di Maurizio Marino, Modesto  Petacciato e Vincenzo Battezzato. Al centro della giornata il prof. Salvatore Ceccarelli con  le sue “popolazioni evolutive” di cereali, in altre parole i famosi “miscugli” che consentono all’agricoltore di dotarsi, nel giro di pochi anni, di una semente adatta al clima ed al terreno della sua azienda, alla propria tecnica di coltivazione e capace anche di rispondere ai sempre più imprevedibili cambiamenti climatici cui siamo sottoposti. Da Maurizio e Daniele Marino a Montemitro abbiamo così iniziato ad apprezzare ed a valutare le diverse parcelle di orzi nudi,