UNA LARINO DA RECUPERARE

Agli inizi degli anni ’70 ho scritto una poesia “Ije velésse devendà sineche” e. non lo nascondo, ci tenevo tanto “pe fa nu menemènde è u puoche”. Ci ho provato nel 2008 ma non ce l’ho fatto e, per consolarmi, non ho addebitato la sconfitta a un tradimento di due personaggi che hanno diviso il fronte della sinistra con la presentazione di un’altra lista, ma a quella mia idea, riportata nella raccolta “U penziere” e all’invidia per il successo che ha ricevuto con le duemila copie diffuse. Un’idea, quella del monumento al maiale, che avrei, con gli amici e i compagni di “Larino viva”, ripreso e sicuramente realizzato in piazza Garibaldi, nota un tempo per una cantina, il “Grappolo”. Visto che era piaciuta ai larinesi, e, anche a una buona parte di chi ha votato Giardino buonanima, sindaco non interessato alla realizzazione dell’opera. Quella del monumento al maiale non era, certo, la sola idea da realizzare nel centro storico della capitale dei frentani, ricco di storia e di cult...