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LA DITTATURA DEI RICCHI

Leggendo qua e la' n. 159 - Addio a Padoa-Schioppa quello che ispirò la moneta unica e che, con Prodi, provò a raddrizzare la barca del deficit italiano, poi ripresa a sbandare nelle mani del governo Berlusconi e di quel Ministro, un tempo fallito e ultimamente osannato per una Italia che ha tenuto meglio degli altri, senza che quest’ultimo ringraziasse il gentiluomo che aveva il senso dello Stato e dava un grande valore alle tasse. Diversamente da Berlusconi, che ha il senso dei propri affari e una vera, immediata, sensazione di vomito per le tasse, e del suo Ministro Tremonti, che ha la capacità di ammosciare tante cose, non solo la erre. Un saluto doveroso a quest’uomo che ha fatto quello che era suo dovere fare e, ripetiamo, a un gentiluomo che aveva scoperto i “bamboccioni”. Parlando di Padoa-Schioppa non si può non ricordare la sua Bankitalia, che ha diffuso alcuni dati abbastanza significativi sulla situazione delle famiglie in Italia e degli squilibri sempre più marcati che

E' SOLO ALL'INIZIO LA VOGLIA DI FUTURO

L’Appennino, l’altro giorno, era pieno di sole e noi a soffiare neve da mattina a sera. A sprazzi, tra una capatina di sole e di luna, come ad assecondare le incertezze del momento, che toccano il mondo e, soprattutto, la nostra Italia ed il nostro Molise. Sotto la neve pane, dicevano i nostri padri, ma, se sono veri i dati riguardanti il crollo delle semine di questo fondamentale cereale, dobbiamo dire che questo detto, che si è mostrato vero in tutta la sua saggezza, non ha più significato nel momento in cui la neve va a coprire non più il grano seminato all’inizio dell’autunno, ma la terra nuda, là dove non è stata coperta da qualche pala eolica o da qualche altra colata di cemento. Non parliamo di fanghi per non disturbare le inchieste in corso. Il mondo si sta distruggendo con le proprie mani e lo fa all’insegna del quattrino, che è diventato l’unica ragione di vita, rubando il posto all’amore che, quando è vero ed è sincero, cioè quando è grande, alla vita dà sapore al pari della

OMAGGIO A UN COLLEZIONISTA

Leggendo qua e la' n. 157 - Tornando ieri a “leggere qua e là”, in uno dei pochi momenti di pausa che abbiamo avuto prima di affrontare un viaggio che ci ha portati a vivere la bella “Festa dell’Olio” a Sant’Elia a Pianisi, la nostra attenzione è caduta sulla pagina 13 dell’inserto domenicale de Il Sole24Ore, in particolare su la rubrica che va sotto il nome “Mirabilia”. L’articolo “L’eccentrico che si spedì”, a firma di Stefano Salis, racconta, così come recita il sottotitolo, “l’incredibile storia di Reginald Bray, un collezionista che mise alla prova la posta britannica. Diventando anche lettera umana”, la storia di questo eccentrico signore che spedì, il 10 febbraio 1900, il suo cane Bob, un terrier irlandese, dopo aver preso sul serio la pubblicità della “Post Office Guide”, che sosteneva che si può spedire “dall’ape all’elefante”, in pratica tutto. Una spedizione regolare con regolare affrancatura di 3 penny, ben riuscita, visto che il bravissimo Bob arrivò a destinazione, c
domenica 21 novembre 2010 Numero 1167 Buongiorno Italia riceviamo e volentieri pubblichiamo Come sapete Berlusconi invierà a tutte le famiglie italiane il libro:"Due anni di governo". Chi non è interessato a riceverlo e preferisce che il costo relativo venga utilizzato per scopi più importanti, può trovare tutte le istruzioni al seguente link: Non desidero ricevere il libro "Due anni di governo" Maria Ricciardi (presidente associazione Liberacittadinanza) www.liberacittadinanza.it

L'IMPOTENZA

Ci è stato raccontato che si prova una sensazione tremenda quando si è rimbalzati da una parte e dall’altra, impotenti, contro i muri di gomma che caratterizzano la politica, non importa se quella larinese o molisana. Anche se di colori differenti, questi muri sono, però, composti tutti con la stessa materia, la gomma. Per questo non sempre sono chiari i ruoli dei diversi contendenti, come pure della stessa maggioranza e opposizione, nel momento in cui questi si mostrano muri di gomma, capaci, cioè, di svolgere una unica funzione, quella di rimballarsi, come fosse una palla,la povera vittima, ad eccezione di chi, nel rispetto della propria dignità non si vende neanche per tutto l’oro del mondo. Si può dire che per il potere (“chemmannà è meje che fottere”) e, quasi sempre, per il denaro (fare cassa come dicono quelli di Comunione e Liberazione), sono molto numerosi quelli che sono disposti a tutto, anche a passare sul corpo della madre; cancellare i buoni insegnamenti e i buoni propos

PRIMA DELLA DERIVA

Dell’inchiesta sul Cosib, firmata da Michele Mignogna e riportata su Primonumero, il blog di Termoli, ci ha colpito una affermazione del presidente del Consorzio, Ing. Del Torto, qual è quella che “bisogna fare cassa” se non si vuole il fallimento del Consorzio. Pensavamo al Cosib, al suo presidente che è anche il referente più accreditato di Comunione e Liberazione nel Molise e della sua Compagnia delle Opere, che trova molto ascolto nell’attuale gruppo di gestione della Diocesi di Termoli-Larino; al berlusconismo, che ha come fondamenta gli affari e, insieme, l’impunità di potere fare qualsiasi schifezza, quando ci è giunta la notizia dell’arresto, avvenuto a Larino, del capogruppo della maggioranza, Aldo Caranfa. Un soggetto debole, così debole da farsi trovare con le mani nel vaso della marmellata, che, anche se disperato, aveva in sé la quasi sicurezza di poter fare qualsiasi cosa e di non essere punito. Un soggetto che, però, è stato capace di raccogliere il consenso di un gran n

SCORIE

Noi vènti lo conosciamo, ma, non riusciamo a spiegare le ragioni per le quali, con questo suo ripetuto richiamo al bisogno di nucleare, vuole per forza apparire persona sgradevole priva di buon senso. Lo vuole piazzare, non importa se mediante una centrale o un deposito di scorie, nel suo Comune, S. Croce di Magliano, un tempo espressione alta delle lotte bracciantili e memoria dei tristi avvenimenti di Melanico, sfociati, alla fine dell’800, in una dura repressione del governo di allora, che ha provocato morti, feriti e prodotto anni di galera ai braccianti che lottavano per un pezzo di pane e il lavoro. Un paese che, fino a poco più di un decennio fa, ha rappresentato, grazie anche ai suoi figli migliori, un baluardo di democrazia e un punto di riferimento per le masse lavoratrici e gli intellettuali del Molise. Una grande e interessante storia, questa, presto svanita, dimenticata, anzi, maltrattata, soprattutto da questo suo sindaco di professione farmacista, che, ci dicono, è fiss

LA CONFUSIONE E' ARTE

Leggendo qua e la' n. 146 - La confusione è l’arte di chi ha la necessità di non far capire il racconto di un fatto o la situazione di una data realtà, proprio nel momento in cui c’è un forte bisogno di capire, appunto per capire (scusate la ripetizione della parola) cosa è successo o come si presenta realmente una data situazione, che, solo se studiata attentamente e con calma, può essere rimossa o modificata nel modo più corretto. Di confusione, purtroppo, vivono le nostre istituzioni, i politici e l’insieme delle classi dirigenti di questo nostro Paese (Larino non è da meno, anzi), rispecchiando la situazione prodotta dal loro operato, influenzati dalla televisione che, da quando è nelle mani di un unico padrone, si è specializzata in questa arte, per niente nobile, della confusione. La confusione, come si può ben capire, serve per coprire colpe e malefatte dei soliti furbi, ma anche per esaltare gli istinti primordiali di chi ha gravi problemi da risolvere. Quasi sempre, se non

LA FIERA DI OTTOBRE DI LEONARDO

Abbiamo appena saputo che anche la seconda gara per l’appalto della Fiera di Ottobre è andata deserta, dopo la prima di qualche settimana fa. Certo che, a meno di 20 giorni dalla sua programmazione, questa incertezza riguardante uno dei gioielli che ha fatto grande, e portato in giro, l’immagine di Larino, con un grande contributo allo sviluppo delle attività, in particolare quello dell’agroalimentare e della zootecnia larinese e molisana, non sapere cosa sta succedendo, mette un po’ di apprensione nell’animo dei larinesi, così legati a questa antichissima manifestazione che la transumanza ha creato e sviluppato. L’altro giorno, soffiando nei pressi del monumento ai caduti, raccoglievamo queste preoccupazioni da un discorso che faceva il bravo artigiano, Leonardo Cascitelli, uno che ha nel suo curriculum brevetti importanti e che molto delle sue capacità le deve alla voglia ed alla passione di scoprire il mondo. Già in altre situazioni abbiamo messo in evidenza la differenza di chi vo

SPUTE CA' C'ENDEVINE

Leggendo qua e la' n. 144 - Avevamo appena scritto dell’assalto alla diligenza ed ecco che i titoli dei giornali ci dicono che avevamo previsto bene. S.E. Bregantini, persona nota al mondo per la sua forza e il suo coraggio e, soprattutto, per la sua intelligenza e la sua sensibilità, nel momento in cui si è lasciato prendere dalla difesa della Cattolica, ha posto il fianco di chi l’aspettava al varco per accusarlo di partigianeria e di difesa di un interesse della sua Chiesa. Detto questo, crediamo che la situazione della sanità molisana è grave e pesante e, per noi che non da oggi la raccontiamo, questa difesa dell’orticello personale da parte di Monsignor Bregantini è certamente un errore, visto che la gente, soprattutto quella più debole e, come tale, bisognosa, non può capire la difesa del particolare a scapito del generale, cioè di quel bene comune, il patrimonio di cui ognuno di noi ha bisogno per dare risposte alla propria salute. Un errore, ripetiamo, che porta, anche, a

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

E' il momento dei funamboli e dei funambolismi. Il ritorno dei diffusori di infamie e di falsità sulla vicenda ospedale e sanità. C’è da credere che il piatto forte della prossima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale sarà quello della Sanità e, per quanto riguarda Larino e le altre sedi ospedaliere, della chiusura o ridimensionamento degli ospedali. C’è da giurare, visto che le prime mosse, improntate sul qualunquismo, cioè sul fatto che sono tutti uguali, hanno toccato solo questa questione che, sia chiaro, è la questione di fondo del bilancio e dell’attività regionale e, non solo, anche del modo di amministrare e fare politica in questa Regione. Pensate alla gestione della sanità molisana ed alle falle aperte dagli sprechi, dalla pratica di sottogoverno e dai bilanci passivi di gestione che hanno portato al forte indebitamento ed alla necessità di un ridimensionamento drastico per non dichiarare il fallimento di tutta la sanità molisana. Chi è responsabile d

LA VOGLIA DI DECIDERE

C’è stato anche un momento in cui L’Unità, il giornale fondato, nel 1924, da Antonio Gramsci, aveva smesso di parlare ai suoi affezionati lettori, molti dei quali diffusori. Padellaro,con Furio Colombo, prima, e Concetta De Gregorio poi – l’attuale direttore che ha voluto il nuovo formato e la nuova veste grafica, per noi molto più bella e molto più funzionale - hanno dato la forza necessaria per il suo rilancio. Tutto questo in un momento particolarmente difficile, soprattutto negli ultimi tempi, con un capo di Governo e di Partito, che prova, in tutte le maniere, di far chiudere quei giornali e quelle televisioni che hanno il gusto di esprimere la propria libertà di pensiero e di opposizione. Una premessa che ci serve per far capire il nostro applauso all’ultima delle iniziative di questo giornale, che ha guidato milioni di uomini a capire la realtà e, da essa, trovare le ragioni per modificarla: l’appello alle primarie circoscrizionali, lanciato nella seconda metà di agosto scorso,

QUALITA' DELLA VITA

Mentre stavamo soffiando il nostro commento sulla mancanza di rispetto cresciuta in questa nostra città dove, non più di qualche decennio fa, tutti si salutavano e tutti rispettavano le regole basilari di un vivere civile, siamo stati richiamati dalla musica e dai rumori assordanti provenienti dalla piazza. Le moto rombavano per le forti accelerate, tanto da coprire la musica di vecchie e nuove canzoni. Ma se si può essere comprensivi di una esibizione che va a chiudere l’estate larinese, non si capisce perché le esibizioni, soprattutto notturne, di giovani e giovanissimi non educati al rispetto degli altri e delle regole, debba continuare per la incapacità di chi - pensiamo, in prima battuta, al sindaco di questa città - queste regole non intende farle rispettare. Se è così, come noi crediamo, non sono i giovani o i giovanissimi i colpevoli di una situazione che offende i cittadini di Larino, in particolare quelli del centro storico, che le regole le rispettano, ma il sindaco che que

NORMALE

Leggendo qua e la' n. 139 - .... Una persona normale, nel senso di un normale intelletto e di un normale senso della partecipazione, senza parlare dei valori normali, quelli basilari per un normale vivere civile, che sente dire da un Gasparri o da un Cicchitto, che la legge elettorale, la cosiddetta legge “porcellum” in omaggio al suo ideatore, il sempre rubicondo Calderoli, non si tocca perché ha fatto bene, subito pensa che le due persone sopra citate non sono normali. Noi questo lo sapevamo, visto che il primo ha la testa vuota di cervello e il secondo c’è l’ha piena degli insegnamenti di Gelli, il gran maestro del Programma 2 che stanno attuando grazie all’ingordigia di soldi e di potere di Berlusconi. Non tanto per i danni che la legge “porcellum” ha già provocato, dando un premio esagerato a Berlusconi che ne ha subito approfittato per cantare con Apicella e raccontare barzellette, anche sconce per la verità, ma, soprattutto, perché essa rappresenta un pugno nell’occhio dell

CHI VA IN PARADISO

Noi lo sappiamo da sempre per conoscenza diretta della vita di chi si alza la mattina ben presto per andare al lavoro e torna la sera stracco e affamato a vivere una cena con la famiglia intorno alla tavola ad ascoltare le riflessioni e le speranze, la voglia di ribellione contro i padroni che si sentivano padroni della tua vita e della vita della tua famiglia. Non abbiamo mai avuto dubbi sulle possibilità della classe operaia di varcare le soglie del Paradiso. Apriamo, prima di entrare nel merito della questione, una parentesi che ci permette di far capire ancora di più il significato, il valore di quello che è successo l’altro giorno a L’Aquila. Sono anni, come tutti sanno, che i giornali si occupano fondamentalmente di Berlusconi e delle sue “virtù”, fra le quali, ultimamente, spicca quella del ricatto come metodo per far tacere e paralizzare i suoi avversari. La novità è che li accusa di peccati che lui conosce bene, per averli consumati in prima persona con i suoi legali di ieri,

I FUOCHI DI PAGLIA

Noi che abbiamo sempre avuto rispetto di chi si anima e vuole animare la piazza, sappiamo bene qual è la differenza tra protesta e lotta, tra contestazione e proposta, tra il dire che le cose non vanno e il pensare come bisogna cambiarle. La protesta è un atto di ribellione fine a se stesso, che non porta da nessuna parte, se non a dimostrare che uno esiste ed ha da dire qualcosa, che non è d’accordo con le scelte fatte. Il più delle volte la protesta, proprio perché inconsistente e solo piena di parole, porta alla rassegnazione Essa non preoccupa più di tanto i protagonisti delle scelte, chi le ha fatto e, anche, chi le ha condivise e sostenute (i complici), perché sa che è fine a se stessa, un fuoco di paglia, anche quando si ripete e fa pensare che può incendiare il mondo. Basta vedere la tranquillità con cui continua a governare Iorio con i suoi Velardi, e i lamenti sottili dell’opposizione, come noi quando entriamo in una casa attraverso uno spiraglio (nu singhe de porte), talment

NON E' IL SOLO

È assessore in carica della Regione Molise ed è l’ultimo a sapere dei disastri della sanità molisana, tant’è che se la prende con l’atto aziendale che riorganizza i servizi e scarica di ogni responsabilità Iorio, se stesso e la giunta di cui fa parte. Solo chi non ha il senso della vergogna può raccontare quello che ha raccontato Velardi e, se lo ha fatto, è perchè lui è convinto che la gente del Basso Molise può essere presa per il culo. Noi vènti, che sfioriamo il bene e il male, il serio e il ridicolo, la bontà e l’avarizia, l’intelligenza e la stupidità, non possiamo non dire “ma questo amministratore regionale, di mestiere assessore ai trasporti, così attento oggi, dove è stato in tutti questi anni in cui si smontava a pezzi la sanità molisana, a cominciare dagli ospedali più deboli, per colpa di chi ha amministrato ed amministra la Regione, di Larino, Venafro e Agnone?”. Evidentemente non ha dato peso alla questione delle questioni, la sanità, che dovrebbe essere nell’agenda di o

E INTANTO LARINO PERDE

Il consiglio comunale svoltosi venerdì 16 luglio ha evidenziato il logorio della maggioranza che amministra la nostra città. Il Sindaco Giardino si è visto attaccato, dall’assessore Pascarella, sulla gestione della vicenda relativa a presunte irregolarità sulla gara di appalto per la gestione della rete di distribuzione del gas metano, tacciandolo di immobilismo e attaccando il vertice della struttura burocratica comunale. Abbiamo assistito “in presa diretta” ad un vero e proprio litigio tra Sindaco ed assessore, che hanno scavato un baratro tra di loro, il tutto condito da toni di distacco cinico e polemico. In pratica un consiglio comunale che, in attesa di quello monotematico sulla sanità, dopo l’ennesima richiesta delle forze di opposizione, ha mostrato i dissidi insanabili esistenti tra alcuni membri della giunta, non solo per il modo in cui è intervenuto Pascarella -tipico di uno che sta all’opposizione - e per le accuse pesanti fatte alla sua maggioranza. ma, anche, per l’assenz

PER RISALINE DAL BARATRO CI VOGLIONO I PAZZI

Non sempre riusciamo a dare, in questi giorni di calura, quel sollievo che serve alle persone anziane, ai cardiopatici, ai bambini ed a quelle che soffrono di depressione. Non riusciamo perché spesso ci tocca andare in trasferta, in altri luoghi ancora più colpiti dal gran caldo. Per la verità è estate, la stagione che tutti desiderano, quando l’autunno è già passato e dell’inverno non se ne può più, e che, poi, quando arriva non fanno che sbuffare perché è il caldo diventa insopportabile. A volte siamo costretti a intervenire preventivamente perché sappiamo che il caldo fa brutti scherzi, in particolare alle persone che non stanno bene di testa. Non sono i pazzi, quelli veri, che possiedono l’unica cosa che funziona a pieno regime, la testa, ma di gente che mostra di essere normale e poi basta un niente per combinare disastri. I pazzi veri sono geniali, pensano e sognano, vivono oggi il domani, perché già sono nel futuro. Sono come i poeti, i vati, sereni e, nel contempo, allucinati.
IL POPOLO Se un mafioso, un criminale, un bugiardo, un ladro, un imbroglione, insomma un delinquente, piccolo o grande che sia, non importa, dice a te o ad un altro che sei un mafioso, un criminale, un bugiardo, un ladro, un imbroglione, insomma un delinquente, e lo dice davanti ad un’altra persona che non conosce né te, né lui, o, conosce sia te che lui, ma è lui che ha in mano il megafono per farsi ascoltare. Dopo aver fatto questo tutt’i giorni, mentre tu continuavi a far il tuo dovere, puoi dare per certo che quella persona che ascolta, soprattutto se non ti conosce, può pensare che sia vero. Se riesce ad ascoltare le tue ragioni e, visto che non puoi dimostrarlo, non lo convinci fino in fondo, quando va bene pensa che tu sei mafioso, criminale, bugiardo, imbroglione, insomma delinquente, quanto lui. E così, il delinquente che ha in mano il megafono e, visto che è delinquente, anche la faccia tosta di far credere che non lo è, trasforma in delinquente anche te e perché questo non d