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Oleificio cooperativo di San Martino in Pensilis: una realtà importante

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il presidente Giovanni Di Matteo Una visita volante, quella di ieri sera, al frantoio cooperativo di San  Martino in Pensilis, ma interessante per capire il momento non facile per i produttori singoli e associati. Non facili certo con la perdita di raccolto, che, però, se ben gestiti possono risultare utili per il futuro.  Il tempo di salutare il Presidente Giovanni Di Matteo, fargli gli auguri di buon lavoro e approfittare del giro in frantoio per scambiare due parole sulla raccolta e il futuro del comparto olivicolo, il più importante dell'agricoltura molisana, tanto più in questa area del Basso Molise dove domina la Gentile di Larino e, a seguire, la Rosciola di Rotello e la Oliva nera di Colletorto e la Cerasa di Montenro di Bisaccia. La fila dei clienti in attesa di riempire i bidoni di acciaio e le lattine è stato il primo impatto positivo con questa realtà, nata nel 1967, ricca di trecento olivicoltori associati, che coltivano ben 80.000 piante di olivi, in

IL MOLISE E LE 8 GUIDE ENOLOGICHE 2015

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  (prima parte) Con la consegna, ieri a Merano, delle due “ Corone ” delle 419 assegnate dalla Guida Vini Buoni d’Italia 2015 del Touring club italiano, a due “ Tintilia del Molise ” Doc, la Sator riserva 2010 dell’Azienda di Vincenzo Cianfagna di Acquaviva Collecroci e quella, annata 2011, di Terresacre di Montenero di Bisaccia nelle abili mani di Alfredo Palladino . C’è da dire, in premessa, che non è dato sapere quante aziende molisane hanno partecipato con quanti e quali vini, ciò che fa capire che i vini non inviati non possono essere stati oggetto di giudizio e, come tali, non presi in considerazione dalle guide. In pratica, sono uscite tutt’e otto le guide enologiche che assegnano stelle, bicchieri, bittiglie, corone ai migliori vini, quelli eccellenti e che guidano (non tutti sono d’accordo) le scelte del consumatore italiano e straniero.   Se devo tener conto della mia esperienza di titolare dell’azienda “La Casa del Vento” in Larino che produce L’Olio di Flora , p

Un girotondo intorno al mondo degli oppressi e alla schiavitù globale

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Daniel PascualHernandez Ci sono due limiti che non permettono agli oppressi di capire chi sono gli oppressori: la povertà e il benessere. Due mondi contrapposti, caratterizzati, l’uno dal buio della fame che non permette di vedere la luce e l’altro dalla luce che abbaglia e non permette di vedere la realtà. Eppure i padroni dell’uno e dell’altro mondo sono gli stessi ed hanno lo stesso volto coperto da maschere che rappresentano banche, holding, denaro, bocche aperte perché insaziabili, corpi senz’anima e senza cuore nel momento in cui distruggono, solo per denaro, quel bene comune, il più prezioso, il territorio.  il saluto di Don Silvio Piccoli E’ questo il pensiero che mi sono portato dietro tornando a casa da Termoli dove, ieri pomeriggio, nella sala degli incontri della Parrocchia Sacro Cuore di don Silvio, avevo lasciato gli amici che ascoltavano, seduti in un girotondo, Daniel Pascual Hernández raccontare il suo Guatemala e la sua America latina, “le mani sulla te

Uniti per vincere la sfida del domani

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foto di Livio Nibaldi L’incontro del mondo del vino e dell’olio, che c’è stato a Termoli venerdì scorso, ha prodotto primi importanti risultati, che lasciano sperare nella costruzione di un percorso nuovo all’insegna dell’unità con obiettivi da indicare e, insieme, raggiungere, nell’interesse dei comparti produttivi dell’agricoltura molisana e dell’immagine e il futuro del Molise. Nella Sala consiliare del Comune di Termoli c’era il vicesindaco Maria Chimisso, preside dell’Istituto alberghiero, che ha portato il saluto del sindaco Angelo Scrocca e della città, entrando nel merito del tema in discussione con le competenze di una persona di cultura dirigente di una scuola che mostra sempre più la sua centralità nel campo del turismo. Lo fa con la formazione degli operatori di un’attività che, se organizzata, programmata e integrata con le altre importanti risorse che caratterizzano il Molise, in particolare la ruralità quale impronta del suo territorio, può dare risposte sicure

DiVinOlio parte con la presentazione di due libri: "Turismo al plurale" e "il Buonpaese"

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DiVinOlio è partito parlando di turismo e territorio. Domani pomeriggio l'incontro con il mondo del vino e dell'olio e l'apertura degli stand nel centro storico che chiude domenica. "Turismo al plurale" e "Il BuonPaese" sono i titoli dei due libri presentati oggi all'Istituto Alberghiero di Termoli dai due autori, i professori Monica Meini e Rossano Pazzagli, entrambi toscani che insegnano all'Università del Molise, sede di Termoli. C'erano i ragazzi delle classi IV e V dell'Alberghiero, in particolare quelli che hanno scelto l'accoglienza. prof. Rossano Pazzagli La presentazione ha dato il via all'evento DiVinOlio, giunto alla terza edizione, grazie alla passione di Rudy Rinald,i che ha coordinato l'incontro. Si è parlato di turismo, cibo, prodotti tipici tradizionali e di eccellenze dop e igp, di territorio e delle grandi potenzialità che il Molise ha nel momento in punta su questo straordinario bene comune.

UNITA’ E DIALOGO PER PROGRAMMARE IL DOMANI DELL’OLIVICOLTURA MOLISANA E NAZIONALE

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Trasformare in opportunità le difficoltà della raccolta 2014 che, nel Molise, sta per finire. Una raccolta segnata da una pesante perdita di produzione con   la qualità che non riesce a toccate i livelli di eccellenza. Sono, questi ultimi due elementi, le ragioni di una situazione molto delicata per il futuro del comparto e l’immagine stessa degli oli molisani. Non più rinviabile un piano del comparto e una strategia di marketing da mettere nelle mani di persone capaci e non improvvisatori. Anche il Molise paga a caro prezzo la perdita di raccolta delle olive che, si può pensare, sarà pari al 50% della produzione dell’altro anno. Davvero un “anno nero” per la più importante coltivazione arborea regionale e quella fascia collinare che nell’olivo ha un alleato sicuro. Un alleato, sia per ciò che riguarda la presenza di piccole e medie aziende, impegnate a mantenere viva l’agricoltura e a dare una parte del reddito ai coltivatori, che per la salvaguardia e tutela ambientale e paesag

Oggi la giornata mondiale della pasta e pochi giorni fa dell’Alimentazione.

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Oggi la Giornata mondiale della Pasta, che ho avuto modo di ricordare e onorare con una mia riflessione su face book, postata ieri. Pochi giorni fa (il 16 di questo mese) la Giornata mondiale dell'Alimentazione a ricordarci gli sprechi del consumismo. Ancora ieri sera un altoparlante di Renzi a Servizio Pubblico, ricordava le misure in atto del governo - soprattutto gli 80 euro e il Tfr in busta paga - tutte tese a rilanciare i consumi. Per fortuna 2/3 degli italiani, un po' più intellettualmente onesti e capaci, si sono subito adeguati alla pesante crisi ch mal sopporta il Pase e il mondo, tornando alla saggezza della sobrietà, cioè, hanno tagliato gli sprechi, anche se ancora oggi ben 76 Kg. di prodotti alimentari continuano ad andare nella spazzatura. Con 800 milioni di persone nel mondo, che non mangiano o mangiano ben poco, sapere che 1/3 del cibo prodotto viene buttato, fa pensare e capire il senso della follia della società consumistica e della stupidità di ch