Oggi la giornata mondiale della pasta e pochi giorni fa dell’Alimentazione.
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Con 800 milioni
di persone nel mondo, che non mangiano o mangiano ben poco, sapere che 1/3 del
cibo prodotto viene buttato, fa pensare e capire il senso della follia della
società consumistica e della stupidità di chi la vuole rilanciare, invece di
informare ed educare le persone alla frugalità e alla scelta della qualità, due
armi micidiali contro lo strapotere delle multinazionali.
Una scadenza
importante che dovrebbe far riflettere sul dato che 1/3 del cibo prodotto, dicevo, viene buttato nella
spazzatura, uno spreco al quale bisogna aggiungere i costi altissimi per la
raccolta. Come dire 1, 3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto che hanno
impegnato e occupato 1,4 miliardi di ettari di terra fertile.
Sono dati quali che dovrebbe far riflettere tutti, ripeto, ma, soprattutto quelli che si donano
alla politica e all'amministrazione e governo della cosa pubblica, per capire
che la programmazione non è un optional, che c'è necessità di piani, e, visto
che siamo nell'era della conoscenza, di progetti e partecipazione.
Si tratta, in
pratica, solo di pensare al futuro e non di rimanere inchiodatati a un presente
che esprime una crisi pesante dovuta a un sistema fallito e che il neoliberismo
che governa l'Europa e, grazie al Pd, il nostro Paese, vuole perpetuare a tutti
i costi.
Perderli questi
governatori, soprattutto quelli che ci sono stati regalati, non porterebbe ai disastri ai quali si va incontro con la politica
degli annunci, ma si guadagnerebbe, e non poco, avendo la possibilità di capire che il male
è nel servilismo a un capitalismo che non ha pietà per la natura e, quindi, per
l'uomo. Poi, per dirla con il presidente De Nicola, chiù scurdele d'a
mezzanotte ne po' èsse!
pasqualedilena@gmail.com
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