Oggi la giornata mondiale della pasta e pochi giorni fa dell’Alimentazione.
Oggi la
Giornata mondiale della Pasta, che ho avuto modo di ricordare e onorare con una
mia riflessione su face book, postata ieri. Pochi giorni fa (il 16 di questo
mese) la Giornata mondiale dell'Alimentazione a ricordarci gli sprechi del
consumismo. Ancora ieri sera un altoparlante di Renzi a Servizio Pubblico,
ricordava le misure in atto del governo - soprattutto gli 80 euro e il Tfr in
busta paga - tutte tese a rilanciare i consumi.
Per fortuna 2/3
degli italiani, un po' più intellettualmente onesti e capaci, si sono subito adeguati alla pesante
crisi ch mal sopporta il Pase e il mondo, tornando alla saggezza della sobrietà,
cioè, hanno tagliato gli sprechi, anche se ancora oggi ben 76 Kg. di prodotti
alimentari continuano ad andare nella spazzatura.
Con 800 milioni
di persone nel mondo, che non mangiano o mangiano ben poco, sapere che 1/3 del
cibo prodotto viene buttato, fa pensare e capire il senso della follia della
società consumistica e della stupidità di chi la vuole rilanciare, invece di
informare ed educare le persone alla frugalità e alla scelta della qualità, due
armi micidiali contro lo strapotere delle multinazionali.
Una scadenza
importante che dovrebbe far riflettere sul dato che 1/3 del cibo prodotto, dicevo, viene buttato nella
spazzatura, uno spreco al quale bisogna aggiungere i costi altissimi per la
raccolta. Come dire 1, 3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto che hanno
impegnato e occupato 1,4 miliardi di ettari di terra fertile.
Sono dati quali che dovrebbe far riflettere tutti, ripeto, ma, soprattutto quelli che si donano
alla politica e all'amministrazione e governo della cosa pubblica, per capire
che la programmazione non è un optional, che c'è necessità di piani, e, visto
che siamo nell'era della conoscenza, di progetti e partecipazione.
Si tratta, in
pratica, solo di pensare al futuro e non di rimanere inchiodatati a un presente
che esprime una crisi pesante dovuta a un sistema fallito e che il neoliberismo
che governa l'Europa e, grazie al Pd, il nostro Paese, vuole perpetuare a tutti
i costi.
Perderli questi
governatori, soprattutto quelli che ci sono stati regalati, non porterebbe ai disastri ai quali si va incontro con la politica
degli annunci, ma si guadagnerebbe, e non poco, avendo la possibilità di capire che il male
è nel servilismo a un capitalismo che non ha pietà per la natura e, quindi, per
l'uomo. Poi, per dirla con il presidente De Nicola, chiù scurdele d'a
mezzanotte ne po' èsse!
pasqualedilena@gmail.com
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