La Biodiversità, valore e risorsa da preservare
foto di G. Cariello
Uno scroscio
d’acqua improvviso su Sepino - il luogo dell’Arcadia, Altilia, nel Molise, e
dell’antica dogana posta sul tratturo Pescasseroli-Candela - ha
reso impossibile l’incontro “Una birra con la Scienza” davanti al
bar di sedie e tavoli bagnati nella piccola deliziosa piazzetta animata da uno
zampillo al centro e, in un angolo, la bella chiesa di santa Cristina.
Il mio intervento su “” si è svolto, però, puntualmente in una sala della casa a fianco
davanti a un pubblico molto attento. Un incontro presentato e coordinato dal dr.
Vittorio De Cosmo, responsabile dell’Associazione
“Sepino
nel cuore”, promotore della bella iniziativa che anima l’estate
sepinese. Parlare di biodiversità vuol dire parlare di natura, cioè della possibilità
di fissare il carbonio, avere acqua potabile, ossigeno, cibo. impollinazione,
produzione di materie prime rinnovabili (legno e biomasse a uso energetico) e,
anche, di godere un paesaggio, cioè la bellezza. Per niente facile nel tempo in
cui la natura è sott’attacco con la biodiversità in declino, il clima impazzito
con tutti i rischi che ciò comporta. Vista
l’urgenza di un radicale cambiamento, serve mettere in atto una strategia -
soprattutto dopo l’introduzione (11 Febbraio 2022) de “La tutela dell’ambiente, della
biodiversità e degli ecosistemi” tra i Principi fondamentali della
Costituzione italiana – per il rilancio della biodiversità, che è
rappresentazione della natura, della varietà della vita sulla terra, della
bellezza e bontà di un territorio, come dire il grande tesoro, il solo a nostra
disposizione. Partendo proprio dall’Italia, il paese che ha più possibilità di
riuscita visto che esprime il 50% della biodiversità espressa dai paesi
europei. Un pari discorso vale per il Molise, la piccola regione che ha,
insieme al primato della biodiversità, anche quello della ruralità. In
considerazione del ruolo fondamentale dell’agricoltura, soprattutto biologica,
il Molise, se non viene inondato di pali eolici e pannelli solari, in pratica
se non viene azzerato delle risorse proprie del suo territorio, ha tutto per
diventare il perno di questa strategia essenziale per un radicale e urgente
cambiamento: la transizione verso un sistema di sviluppo che cura e alimenta la
natura con la sostenibilità, cioè la possibilità di gestione di una risorsa
riproducibile e, come tale, rinnovabile.
La necessità di questa strategia per un rilancio della biodiversità sta
a dimostrare che il neoliberismo, il sistema predatorio e distruttivo della
natura, proprio delle banche e delle multinazionali, è sbagliato, deleterio per
il futuro dell’umanità. Ecco, sta qui l’urgente bisogno di un nuovo tipo di sviluppo
basato sull’uso appropriato delle risorse e non sulla distruzione delle stesse.
A partire dal bene comune, il territorio, male interpretato da chi a ogni livello,
lo governa ignorando le sue risorse e i suoi valori, che è, poi, la ragione
dello spreco con le coperture artificiali quali cemento e asfalto e,
ultimamente, fonti energetiche rinnovabili. Tutto per consumare e far consumare
sempre più, dando ascolto all’animo del sistema, appunto il consumismo. Il male
assoluto, quello che vede tutti, se non protagonisti, comunque complici.
Rilancio della biodiversità per uno sviluppo, invece, in grado di soddisfare i bisogni delle
generazioni presenti senza, però, togliere alle future generazioni di
soddisfare i propri. Biodiversità non solo argomento di interesse biologico, ma
elemento centrale nei rapporti tra viventi e ambienti, ecosistema e società. Questo
per sottolineare che la biodiversità o diversità biologica, questo dono
prezioso del territorio e dell’umanità che lo coltiva, è un valore e una
risorsa da preservare, anzi rilanciare, per vivere la vita, e, con essa,
l’emozione della sua bellezza e della sua armonia.
Ecco perché mi sono presentato come “Sognatore
di un mondo ricco di biodiversità”, soprattutto per dare al mio animo
serenità; non annoiarmi e continuare,
così, a sognare il domani delle mille e mille colline che caratterizzano l’Italia,
questo nostro stupendo paese ricco di colori, suoni, voci di radici diverse
come i dialetti, come pure di profumi e di sapori dei mille e mille vini e dei
mille e mille oli, dei frutti, delle erbe coltivate e spontanee, dei piatti che
raccontano il territorio; si lasciano gustare e, a volte, anche divorare;
animano la tavola, il convivio, lo stare insieme per conoscersi, dialogare, sognare.
Del mio Molise, che dell’Italia è, per la ricchezza di ruralità e biodiversità,
l’esempio migliore quale farfalla dai colori dell’arcobaleno, mare e terra di
colline e montagne. Esempio di un mondo ricco di funghi, tartufi, erbe e piante
colorate da fiori diversi, di animali che strisciano, corrono, volano o, che,
poco sotto il terreno, lavorano per dare al suolo la fertilità. Come dire sognatore di un mondo che continua a
raccontare la storia per dare un senso al presente e sperare nel futuro.
Complimenti. Articolo bello e pieno di spunti per la nostra mente
RispondiEliminaI visionari salveranno il mondo con la bellezza dei pensieri e delle parole rendendoli fatti reali.
RispondiEliminaIl coraggio di credere è forza per costruire e non per distruggere, è praticare.
Come fai tu...
Bravo Pasquale sempre preciso nei tuoi commenti un'abbraccio
RispondiEliminaCiao Pasquale, i tuoi sono sempre sogni sani e salutari che sempre più si scontrano con una realtà che vede primeggiare interessi e potere. Mi auguro questa lotta, seppur ideologica, possa vedere realizzati questi sogni a beneficio di una grande e bella comunità!
RispondiEliminaCaro Pasquale come sempre all’avanguardia, speriamo che ci rendiamo conto tutti. Buona domenica
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