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IL BUONPAESE di Rossano Pazzagli

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  Il    Buonpaese ,    un    libro    territorialista,    sulle    Città    del    vino    e    le    potenzialità    del territorio   rurale   italiano   In   un   paese   come   l’Italia   il   territorio   e   la   bellezza   sono   le   vere armi   per   uscire   dalla   crisi.   Ne   consegue   che   dobbiamo   difenderli entrambi,   il   territorio   e   la   bellezza.   Risponde   a   questo   obiettivo il   nuovo   libro   di   Rossano   Pazzagli,   Il   Buonpaese.   Territorio   e gusto   nell’Italia   in   declino ,   appena   pubblicato   dall’Editore Felici   di   Pisa. Analizzando   l’esperienza   delle   Città   del   vino,   l’associazione nazionale    fondata    a    Siena    nel    1987    da    una    quarantina    di Comuni,   il   libro   attraversa   la   storia   italiana   degli   ultimi   25   anni focalizzando    l’attenzione    sull’importanza    del    territorio    rurale, sul    ruolo    dei    Comuni,    sul    rapporto    t

SOLOMON, ASSIDU E LA GRANDE VERZA

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l’agricoltura dei giovani Seconda puntata   Era un po’ di tempo che non avevo più notizie della cooperativa “I colori della terra” di Campolieto e dei suoi soci, in particolare i ragazzi arrivati in questo bel paese del Molise interno, posto sotto la mitica SS 87, non lontano da Campobasso e da quella piccola chicca di architettura che è la chiesa Di Santa Maria della Strada nel comune di Matrice. Edificata nel 1148, lungo il braccio tratturale Cortile – Centocelle, che ancora collega due tratturi, Castel di Sangro-Lucera e Celano - Foggia, è un dei più importanti esempi dell’architettura romanica nel sud Italia, non a caso monumento nazionale.   Qualche giorno fa l’invio da parte di Mario Ialenti di una bella foto scattata da Nicola Del Vecchio, di cui parleremo in una di queste nostre puntate, con Solomon e Assidu felici di mostrare   la loro maxi verza prodotta nell'orto in permacultura di San Giovanni In Galdo.   Un’altra raccolta dopo quella dell’estate, il

Città dell’Olio, da 20 anni l’impegno nella tutela dell'extravergine italiano

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 da ITALIAATAVOLA L’associazione nazionale Città dell’Olio ha celebrato alla Camera dei Deputati i suoi 20 anni di impegno nella valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano e nella promozione delle cultura dell’olio extravergine ROMA - L’associazione nazionale Città dell’Olio celebra i suoi vent’anni di attività di promozione nella valorizzazione dell’olivicoltura italiana e della cultura dell’extravergine, prodotto principe dell’agroalimentare di qualità. Lo ha fatto alla Camera dei Deputati proprio mentre nella sede istituzionale si svolgevano le consultazioni per il nuovo governo. Una circostanza significativa perché ci si attende dal nuovo esecutivo una particolare attenzione per i problemi del mondo agricolo che chiedono centralità. Il successo del nostro agroalimentare nel mondo è in continua crescita e in particolare lo è quello dell’extravergine, che paga la sua eccellenza con i più numerosi tentativi di imitazione e di contraffazione. Nella foto, da sinistra: Mari

HA VINTO IL TERRITORIO

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Il comunicato stampa della Granarolo, che è appena arrivato, ha fatto tirare un sospiro di sollievo al territorio molisano, ai molisani che ne conoscono il valore e il significato, a quanti si sono adoperati ed hanno espresso il proprio dissenso e, soprattutto, a noi del Comitato NO Stalla - Sì Molise Bene Comune, che lo abbiamo difeso sin dal giugno scorso quando Ruta ha dato il grande annuncio a Larino. La decisione, a detta della Granarolo, è il frutto della volontà espressa dai molisani di non gradire un insediamento che avrebbe danneggiato irreparabilmente il Molise, in particolare la sua agricoltura e la sua zootecnia.   Noi, ribadendo il nostro No, diciamo che la Granarolo ha fatto bene a non avventurarsi nel Molise di una classe politica e dirigente inaffidabile e, se ci possiamo permettere, rinnovando l’invito, diciamo di rinunciare definitivamente al progetto che non si adatta certamente al Molise ma, neanche, al resto dell’Italia. Una classe politica e dirigente c

ALTRO CHE “LA QUESTIONE È CHIUSA E LA STALLA NON SI FA PIU’”!

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Il comitato ha fatto bene a non fidarsi del parole di Ruta che, dopo aver tirato il sasso, ha ritirato la mano, dicendo che il progetto Granarolo non si faceva Più perché il Molise non voleva. Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) – Presidenza del Consiglio dei Ministri – nella seduta di oggi e come ultimo atto del governo Letta, ha approvato sette contratti di filiera di competenza del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, tra i quali quello del “Rancho Granmanze” della Granarolo, da noi detto “Stalla” di 12.000 manze, che, come sappiamo, verrà a profumare le campagne del Basso Molise, in particolare quelle larinesi, grazie alla messa a disposizione, da parte del Vescovo De Luca, dei terreni del Seminario di Larino in contrada Monte Arcano. Tanti, tanti soldi, con una parte consistente destinati alla Granarolo che, lo abbiamo ripetuto più volte, non ha mai smesso di tenere in azione la sua squadra di lobbisti e di avvalersi

L’UNITA’ DEI MOLISANI

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Serve l’unità per salvare il territorio da insediamenti come la grande stalla della Granarolo o la realizzazione di un’autostrada, che non ha senso per il Molise, e altro ancora che è nella mente e nelle mani della politica che rappresenta o governa il Molise. Il problema non è il Vescovo, che pure ha la colpa di non aver capito o riflettuto più di tanto sul significato e il valore strategico del territorio per il futuro del Molise, nel momento in cui ha messo a disposizione della grande stalla della Granarolo i terreni del Seminario di Larino, ma il modo in cui Ruta & Co.   hanno ritirato la mano dopo aver lanciato il progetto e verificato che la strada non era così spianata come pensavano. E, c’è di più, pesa la mancanza d’iniziativa del governo regionale, che sa bene che il progetto sta andando avanti e ogni giorno che passa rende più difficile esprimere e far valere la propria contrarietà. Il consiglio regionale, stimolato dalla sola opposizione del M5S, ha mostrato s