L’UNITA’ DEI MOLISANI
Serve l’unità per salvare il territorio da insediamenti come
la grande stalla della Granarolo o la realizzazione di un’autostrada, che non
ha senso per il Molise, e altro ancora che è nella mente e nelle mani della politica
che rappresenta o governa il Molise.
Il problema non è il Vescovo, che pure ha la colpa di non
aver capito o riflettuto più di tanto sul significato e il valore strategico
del territorio per il futuro del Molise, nel momento in cui ha messo a
disposizione della grande stalla della Granarolo i terreni del Seminario di
Larino, ma il modo in cui Ruta & Co.
hanno ritirato la mano dopo aver lanciato il progetto e verificato che
la strada non era così spianata come pensavano.
E, c’è di più, pesa la mancanza d’iniziativa del governo
regionale, che sa bene che il progetto sta andando avanti e ogni giorno che
passa rende più difficile esprimere e far valere la propria contrarietà.
Il consiglio regionale, stimolato dalla sola opposizione del
M5S, ha mostrato solo un gran silenzio dei suoi componenti, a dimostrazione che
c’è un quadro della politica molisana indifferente ai problemi veri, anche
quelli più gravi e pesanti qual è quello dell’insediamento di una stalla di
12.000 manze che soffocherà il Molise.
Per noi del Comitato "No Stalla, Si Molise bene comune" la
preoccupazione è stata, e resta, quella della realizzazione del progetto della
Granarolo per le sue conseguenze negative per il territorio molisano. Sta in
questa preoccupazione il nostro appello all’unità, essenziale per far tornare
al mittente il progetto e, anche, per rimuovere il silenzio e mettere a nudo il
comportamento della politica molisana, che il progetto della “stalla” della
Granarolo l’ha importato nel Molise.
Il nostro No stalla è
sempre più forte, sapendo che il progetto sta andando avanti e troverà la
strada spianata se diamo spazio alle divisioni e non all’unità del popolo
molisano, essenziale – lo ripetiamo -per contrastare questa operazione, che
ruba solo al Molise senza dare nulla in cambio, se non rischi seri per
l’ambiente, la salute, l’agricoltura e la zootecnia molisana.
Ed e’ questa una verità sostenuta non solo dal buon senso,
ma anche da esperti e illustri studiosi
che di allevamenti se ne intendono e
sanno che da quelli intensivi o, meglio, industriali, si ottengono solo
conseguenze negative per il territorio e, nel momento in cui viene a ridursi la
qualità del latte, per la salute del consumatore.
In questo senso il nostro Si all’unità per un rilancio della zootecnia nel Molise e, con
essa, delle produzioni di eccellenza nel campo dei latticini e dei formaggi; la
disponibilità della sostanza organica indispensabile per programmare un Molise
sostenibile, con tutt’i suoi prodotti contrassegnati dal marchio biologico.
Restiamo in attesa, come abbiamo già avuto modo di affermare
con la nostra nota pubblicata subito dopo l’intervista rilasciata dal Vescovo,
dell’atto di rinuncia della concessione, in modo da lavorare tutt’insieme nella
difesa del territorio molisano liberandolo dai rischi d'insediamenti che non aiutano il
Molise a costruire il suo domani, e, la stalla è solo un esempio come lo è
l’autostrada.
Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”
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