U munne (il mondo)
U MUNNE
Tu nen pù capì che segnifiche /
resperà aria pelite in quistu munne /
de mennézze èmbezzenite. //
Nen pù capì che segnifiche vève /
acqua frésche cres’talline e no /
quella spòrche de nu quetine. //
No, nen pù capì che segnifiche /
remané ncantate da na campagne o /
nu vosche, quann’è autunne, /
chiine de chelure e, quann’è
primavere, /
verde, verde scure. //
U cerviélle zè recréie /
prim’èncòre di pelmune, /
quescì l’uòcchie /
é vedé tutte chilli chelure. //
U paésagge è na cósa sèrie /
pecché, prime che tu u (g)uierde, /
isse (g)uard’é te che duie lacreme
gròsse /
e te dice “quis’tu munne /
s’tà devendanne na fòsse, /
ì manche, pe cadì, sule na scòsse. //
Nu s’trazie vedè gènte /
sempe chiu dejune de fronte e /
chille sèmpre chiù sazie. //
A tecniche zà magnate a peliteche /
e quis’tu munne chiù va nnanze /
chiù devènde redicuele, vis’te /
che chiù niente è normale /
senza chiù chiante e anemale.
IL MONDO
Tu non puoi
capire /cosa significa respirare aria pulita / in questo mondo di immondizia
putrida. // Non puoi capire che significa bere / acqua fresca cristalline e non
/quella di una pozzanghera. // No, non puoi capire cosa significa / restare
incantato da una campagna o / un bosco, in autunno, / pieno di colori, e,
quando è primavera, / verde, verde intenso. // Il cervello si rallegra / prim’ancora
dei polmoni, / così gli occhi / nel vedere tutti quei colori. // Il paesaggio è
cosa seria / perché prima che tu lo guardi / esso guarda te / con due lacrime
grandi / e ti dice questo mondo / sta diventando una fossa. // Ad esso manca,
per implodere, solo una scossa. // Uno strazio vedere persone / sempre affamate
/ confrontarsi con quelle che sono sazie. // La tecnica si è mangiato la
politica / e questo mondo più procede / più diventa ridicolo, / visto che più niente
è normale / senza più piante e animali.

Grande Pasquale. Una poesia vera, cruda, premonitrice. Un vero poeta. Un abbraccio Antonio
RispondiEliminaÈ tutto vero, bisogna insistere nelleducare i giovani. Sono loro che sapranno certamente vedere la soluzione di questi problemi che stanno causando anche quelli della nostra età. Dobbiamo avere fiducia nei giovani. Ciao, a presto.
EliminaBellissima Pasquale un caro abbraccio
RispondiEliminaComplimenti Pasquale, grande come sempre, auguri di Buon Natale , Antonio Vincelli.
RispondiEliminaBell Psqua` t fa' capì u munn de uoij
RispondiEliminaUn abbraccio Francesco
Quanta verità in questi versi! La poesia come la musica, la pittura l’arte avvertono chi non si cura che il mondo sprofonda senza la giusta armonia. L’eco di un grido si diffonde :forse ancora possiamo farcela? Voglio provare a sperare che uno scossone arriverà e saranno le nuove generazioni. Un abbraccio forte Maria
RispondiEliminaÈ giusto ciò che leggo nei commenti "bisogna parlare ai giovani". Allora, però, dobbiamo diventare i Maghi del Riassunto, visto che gli ultimi sondaggi fermano a dieci secondi l'attenzione dei nostri ragazzi ...
RispondiEliminaMolto bella, grazie Pasquale
RispondiEliminaComplimenti davvero!.
RispondiEliminaDa Biologo e da umile essere umano, ho provato un brivido fortissimo nel leggere quei pensieri.
Grazie di avermi reso partecipe.
Spero di poterla incontrare presto.
Buona serata.
Mi sono piaciute le poesie! Tu ritrai il nostro mondo reale. Nessuno si preoccupa del prossimo! Se ha fame o beve acqua sporca! Ho qualcosa da mangiare e da bere. Purtroppo è così, ma ci sarà un tempo in cui questo pianeta sarà bello e meraviglioso per i nostri nipoti e pronipoti!
RispondiEliminaGrazie Paasquale Molto profonda,bella ma anche inquietante,in tutta la sua triste realtà.
RispondiEliminaCaro Pasquale "più niente è normale"! e tutti si affrettano a diventare potenti. Non c'è più SUPERMAN ma tanti SUOER-IO.
RispondiEliminaGrazie per i tuoi ragionamenti sul tuo blog e queste belle poesie.
Forse tu non sei nella nostra chat Fondazione Anchise ed io non so aggiungerti ma ero convinto che tu ci fossi.
Ti mando la locandina dell'evento che facciamo il prossimo 14 Dicembre.
Spero verrai a trovarci, ne abbiamo bisogno.
Un abbraccio 🤗
Complimenti dott. Di Lena davvero una poesia molto intensa, il dialetto esprime con autenticità e immediatezza la verità delle cose...Grazie
RispondiEliminaBella, scritta col cuore!
RispondiEliminaBravo 👏👏👏
RispondiEliminaBellissima poesia zio, tremendamente vera.
RispondiEliminaMeraviglioso come sempre caro Pasquale 🌷
RispondiEliminaQuanta verità, se solo prendessimo spunto dalla natura, lei insegna rispetto e cura, se coltivassimo più umanità in noi ci sarebbe anche più tolleranza. La bellezza che ci circonda mantiene viva l'anima e senza di quella non è vivere ma sopravvivere nell'indifferenza e nell' ipocrisia. Una poesia dolcemente dura come riflesso della realtà... bravo 👏👏👏
RispondiEliminabellissima Pasquale! potente. e nel leggerla sentivo la tua voce recitare nella tua lingua
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaGrazie, molto bella, amara
RispondiElimina