ALTRO CHE “LA QUESTIONE È CHIUSA E LA STALLA NON SI FA PIU’”!
Il comitato ha fatto bene a non fidarsi del parole di Ruta che, dopo aver
tirato il sasso, ha ritirato la mano, dicendo che il progetto Granarolo non si
faceva Più perché il Molise non voleva.
Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) – Presidenza del Consiglio dei Ministri – nella seduta di oggi e come ultimo atto del governo Letta, ha approvato sette contratti di filiera di competenza del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, tra i quali quello del “Rancho Granmanze” della Granarolo, da noi detto “Stalla” di 12.000 manze, che, come sappiamo, verrà a profumare le campagne del Basso Molise, in particolare quelle larinesi, grazie alla messa a disposizione, da parte del Vescovo De Luca, dei terreni del Seminario di Larino in contrada Monte Arcano.
Tanti, tanti soldi, con una parte consistente destinati alla Granarolo che, lo abbiamo ripetuto più volte, non ha mai smesso di tenere in azione la sua squadra di lobbisti e di avvalersi dell’assenso del governo, che ha fatto proprio questo progetto, come dimostrato dal fatto che l’ultimo pensiero di Letta e dei suoi Ministri è stato proprio quello per la Granarolo.
Un risultato frutto di una cultura che guarda solo al profitto e che, con il furto di 100 ettari di terreno oggi destinati a produrre cibo, nega uno sviluppo della nostra agricoltura e il futuro alle nuove generazioni, nel momento in cui viene meno la sostenibilità.
Facciamo appello ai sindaci, agli amministratori comunali, organizzazioni sindacali e di categoria, associazioni ambientaliste e animaliste, mondo dei produttori, quello della cultura e dell’informazione, quanti si occupano e si preoccupano di questo nostro Molise e del suo domani, di unirsi a noi per informare i molisani e renderli protagonisti di quel No Stalla. Un No Stalla che noi stiamo gridando sin dal primo momento in cui Ruta, Leva & Co. si sono vantati di questo risultato, per dire Sì Molise Bene comune.
Facciamo appello altresì alla Regione Molise, al Consiglio ed agli organi di governo, di convocare una seduta monotematica del suo massimo organo rappresentativo per discutere la questione e decidere di rappresentare al governo la sua contrarietà all’insediamento nel Molise di un progetto che gli nega il futuro.
Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) – Presidenza del Consiglio dei Ministri – nella seduta di oggi e come ultimo atto del governo Letta, ha approvato sette contratti di filiera di competenza del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, tra i quali quello del “Rancho Granmanze” della Granarolo, da noi detto “Stalla” di 12.000 manze, che, come sappiamo, verrà a profumare le campagne del Basso Molise, in particolare quelle larinesi, grazie alla messa a disposizione, da parte del Vescovo De Luca, dei terreni del Seminario di Larino in contrada Monte Arcano.
Tanti, tanti soldi, con una parte consistente destinati alla Granarolo che, lo abbiamo ripetuto più volte, non ha mai smesso di tenere in azione la sua squadra di lobbisti e di avvalersi dell’assenso del governo, che ha fatto proprio questo progetto, come dimostrato dal fatto che l’ultimo pensiero di Letta e dei suoi Ministri è stato proprio quello per la Granarolo.
Un risultato frutto di una cultura che guarda solo al profitto e che, con il furto di 100 ettari di terreno oggi destinati a produrre cibo, nega uno sviluppo della nostra agricoltura e il futuro alle nuove generazioni, nel momento in cui viene meno la sostenibilità.
Facciamo appello ai sindaci, agli amministratori comunali, organizzazioni sindacali e di categoria, associazioni ambientaliste e animaliste, mondo dei produttori, quello della cultura e dell’informazione, quanti si occupano e si preoccupano di questo nostro Molise e del suo domani, di unirsi a noi per informare i molisani e renderli protagonisti di quel No Stalla. Un No Stalla che noi stiamo gridando sin dal primo momento in cui Ruta, Leva & Co. si sono vantati di questo risultato, per dire Sì Molise Bene comune.
Facciamo appello altresì alla Regione Molise, al Consiglio ed agli organi di governo, di convocare una seduta monotematica del suo massimo organo rappresentativo per discutere la questione e decidere di rappresentare al governo la sua contrarietà all’insediamento nel Molise di un progetto che gli nega il futuro.
Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”
http://oml2010.blogspot.it/2014/02/12000-manze-diviso-4-tratturi.html
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