IL BUONPAESE di Rossano Pazzagli
territorio rurale italiano
In un paese come l’Italia il territorio e la bellezza sono le vere
armi per uscire dalla crisi. Ne consegue che dobbiamo difenderli
entrambi, il territorio e la bellezza. Risponde a questo obiettivo
il nuovo libro di Rossano Pazzagli, Il Buonpaese. Territorio e
gusto nell’Italia in declino, appena pubblicato dall’Editore
Felici di Pisa.
Analizzando l’esperienza delle Città del vino, l’associazione
nazionale fondata a Siena nel 1987 da una quarantina di
Comuni, il libro attraversa la storia italiana degli ultimi 25 anni
focalizzando l’attenzione sull’importanza del territorio rurale,
sul ruolo dei Comuni, sul rapporto tra agricoltura e turismo,
sulla funzione della cultura e la debolezza della politica. Questa
rete tra comuni, cresciuta nel tempo fino a superare i 500
municipi associati, rappresenta un ideale itinerario turistico e
culturale nell’Italia rurale, finendo per costituire anche una
straordinaria esperienza istituzionale e politica che partendo
dall’enogastronomia ci parla delle campagne e dell’agricoltura
italiana, delle differenze e dell’unicità del Bel Paese, visto qui come Buon Paese malgrado la fase di declino che sta vivendo.
“Ripercorrendo questi ultimi 25 anni – avverte Pazzagli - nell’orizzonte della crisi, la salvaguardia
“Ripercorrendo questi ultimi 25 anni – avverte Pazzagli - nell’orizzonte della crisi, la salvaguardia
del territorio rurale e dell’autonomia comunale, così come la tutela e la valorizzazione delle risorse
locali, emergono quali vie privilegiate per una possibile rinascita italiana.
Rossano Pazzagli, insegna storia moderna presso l’Università degli Studi del Molise, fa parte del
consiglio direttivo della Società dei Territorialisti e ha pubblicato numerosi lavori di storia eco-
nomica, storia dell’ambiente e storia del turismo. Il volume, che riprende anche alcune esperienze
locali toscane, si apre con una prefazione di Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera, che
parla di un percorso italiano basato sulla bellezza e il paesaggio “che negli ultimi decenni si è
smarrito nelle campagne aggredite dai capannoni, nei borghi medievali assediati da oscenità edilizie,
nelle periferie che hanno invaso le pianure, nei fiumi cementificati. Con Il Buonpaese – scrive Rizzo
- Rossano Pazzagli cerca ora di riannodare i fili di quel percorso”.
Per l’indice e altri dettagli vedere qui:
Commenti
Posta un commento