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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

NO!!!!! Il Molise ha bisogno della sua acqua per programmare e vivere il proprio domani

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Foto di N. Picchione Nel febbraio del 2022, dopo aver letto uno spaccio dell’Ansa che parlava di “Siccità: Liscione (Molise), 11 metri sotto il massimo”  e sottolineava  " Intanto il progetto di captazione dell'acqua del Liscione da convogliare in Puglia va avanti”, abbiamo commentato questa notizia con un articolo, uscito sul numero di Marzo de la Fonte , che qui riproponiamo per sottolineare, ancora una volta, l’insipienza dei componenti del Consiglio regionale eletti nella precedente legislatura, con alcuni dei protagonisti di quella decisione scellerata rieletti e, come tali,  componenti dell’attuale Consiglio.   Una decisione scellerata alla luce della situazione climatica, causa prima del gran e prolungato caldo. Si vuole, in pratica, assetare il Molise, e, così, negare il suo sviluppo sostenibile all’insegna della biodiversità per dare spazio all’agricoltura intensiva della Puglia, in particolare gli oliveti superintensivi, che sono un non senso nel Paese del più ric

Il paese dei poeti

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 I l numero di Settembre de la Fonte, con l'invito di sottoscrivere l'abbonamento   È Casacalenda, il paese che, dopo Larino, mi appartiene grazie a mia nonna Giustina Cavaiola. È Il paese del grande poeta dialettale, Giovanni   Cerri, di Ermanno Catalano e di due emigranti illustri, prima in Canada e poi negli Usa: il poeta-scrittore   Giose Rimanelli, noto per il suo primo romanzo, uscito negli anni ’50, Tiro al Piccione , che ha ispirato il regista Giuliano Montalto autore dell’omonimo film; lo scrittore Pietro Corsi, autore, oltre che de La Giobba, Halifax: l’altra porta d’America e altri interessanti racconti, di una bella poesia a me cara. Il primo, insegnante in diverse Università americane, ha vissuto per oltre trent'anni a Lowel (Massachussets); manager e commissario di bordo della prima nave da crociera, il secondo, che, residente a Los Angeles, divideva una parte dei mesi dell’anno tra Messico, il paese della moglie, e Molise. Due amici, due maestri, che ho avu

Vendemmia, scocca l'ora del Molise

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  Vendemmia, scocca l’ora del Molise: giù le rese, uve sane e promettenti 24 Ago 2024, 15:34 | a cura di  Marzio Taccetti Dopo un 2023 nel segno dalla peronospora, la vendemmia in Molise di quest'anno vede una calo a livello produttivo, ma uve di ottima qualità La  vendemmia 2024  si conferma una delle più precoci degli ultimi anni. Dopo  Sicilia ,  Basilicata ,  Puglia ed Emilia Romagna , con qualche settimana rispetto agli anni passati, anche in  Molise  cominciano a raccogliere le uve. Complice il cambiamento climatico e giornate che diventano sempre più calde. Per quanto riguarda il raccolto, si registra una resa produttiva inferiore, ma l’ottima qualità del raccolto è motivo di un cauto ottimismo tra i viticoltori. Cambiamento climatico Tra i filari del Basso Molise si raccolgono la varietà di uve a bacca bianca come  Pinot Bianco e Chardonnay . Partita con un netto anticipo rispetto alle tempistiche consuete la vendemmia è iniziata circa tre settimane prima. Il risultato di q

La Biodiversità, valore e risorsa da preservare

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    foto di G. Cariello Uno scroscio d’acqua improvviso su Sepino - il luogo dell’Arcadia, Altilia , nel Molise, e dell’antica dogana posta sul tratturo Pescasseroli-Candela - ha reso impossibile l’incontro “ Una birra con la Scienza” davanti al bar di sedie e tavoli bagnati nella piccola deliziosa piazzetta animata da uno zampillo al centro e, in un angolo, la bella chiesa di santa Cristina.   Il mio intervento su “” si è svolto, però,   puntualmente in una sala della casa a fianco davanti a un pubblico molto attento. Un incontro presentato e coordinato dal dr. Vittorio De Cosmo , responsabile dell’Associazione “ Sepino nel cuore” , promotore della bella iniziativa che anima l’estate sepinese. Parlare di biodiversità vuol dire parlare di natura, cioè della possibilità di fissare il carbonio, avere acqua potabile, ossigeno, cibo. impollinazione, produzione di materie prime rinnovabili (legno e biomasse a uso energetico) e, anche, di godere un paesaggio, cioè la bellezza. Per nien

Sepino, "una birra con la Scienza"

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    Ho detto subito Sì all’invito fattomi telefonicamente da Vittorio De Cosmo - lui sì uno scienziato – ad essere presente a Sepino, il paese delle sue origini, seduto davanti a un bar a prendere una birra per passare, insieme con altri amici, un pomeriggio (ore 18) e parlare  di Biodiversità, un tema di grande attualità, visto che si parla della natura, cioè della vita che, da millenni, vede insieme noi umani con gli animali e i vegetali. Un’iniziativa bella  “ Una birra con la Scienza ”, che mi ha riportato indietro nel tempo, alla “passatella”, il gioco finalizzato a ubriacarsi per dispetto. Questa volta, invece, a dissetarsi di riflessioni con amici, seduti o alzati, pronti ad ascoltare, e, lo vogliamo sperare, a dialogare. Proprio una bella iniziativa quella creata e promossa da Vittorio De Cosmo, un amico da me conosciuto e frequentato in occasione degli incontri, via computer, dell’Associazione “Molise città ideale” realizzata con Antonio Giannandrea. So che abbiamo in comune

Le energie alternative? Prima la bellezza (la biodiversità) e la bontà (il cibo).

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  Le banche e le multinazionali, le due anime del neoliberismo, il sistema che non ha il senso del limite e del finito, dopo aver approfittato di ogni tipo di perforazione e scavo per ottenere le energie dai fossili, non hanno perso tempo a impossessarsi delle energie alternative, cosiddette “pulite”, che servono per sostenere e, possibilmente, aumentare il consumismo, dare continuità all’accumulo dei loro esagerati profitti . E' tanto vero questo che pensano solo a grandi superfici di terreno , un tempo coltivato per ricavare cibo- Ed è così che in un giorno del calendario - una data che cambia ogni anno avvicinandosi sempre più a Gennaio - la Terra urla al mondo “non ho più niente da darvi”, con il mondo che non ascolta, distratto com’è dalla pubblicità del sistema che invita a consumare. Ed è così che il clima è diventato sempre più ostile alla vita con l’aumento delle temperature sempre più difficili da sopportare. Ascoltavo, poco fa, le previsioni del tempo di oggi e di doma

FORZA TORO

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  FORZA TORO!!! Sò dùje i chelùre che me piacene fine è devendà   na passiòne: u rùsce   e u granate. U prime è na bandiére che ziàneme Vittòrie m’à cuenzennéjate   e u secònde è a màje grànate de nu toro scatenate.   U tife pu Torine è chemenzate quanne pe radie èje sendùte a nètizie da tràggèdie ca jève mòrte tutt’a squadre.   In quill’u memènde èje chiagnùte cόme nu desperate pe quill’areoplane èppène cadùte e dénde tànd’a cuόrpe straziate.   Ne jèvene tiémbe bbiélle èllòre pόche dòpe l’attendàte é Togliatte, u cape du partite chemenis’te, une che nen piaceve é i padrune.   U prencipeie de na reveleziòne pròprie mèndre dend’a còcce rendrenàvene engòre i bόmbe de na guèrre c’avève èccìse   pàdreme e zeiàneme e nen sule mejaje e mejàje de giùvene de nu paèse, l’Italie, des’trùtte, da ngòppe e sόtte male redùtte.   Ne jèvene tiémbe facele, ma brùtte che tanta delòre segnate da lùtte   e ca fame che iève èngòre   u

La XXX Edizione di "cammina, Molise!" ha concluso il suo percorso.

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Si è celebrato per l'ennesima volta l'atto di testimonianza, proveniente dalle energie che operano dal basso, forse il più importante della Regione a favore della rigenerazione dei nostri paesi. Nel nostro Molise, ancora una volta, abbiamo dimostrato come anche il semplice gesto del cammino possa risvegliare ed attivare sinergie capaci di dare l'esempio giusto ai nostri politicanti istituzionali per approdare finalmente a programmare e risolvere le problematiche legate alle aree interne. Sono stati quattro giorni intensi. Più di 300 persone, provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero, hanno percorso decine di km a piedi, da paese a paese, apprezzando le meraviglie del nostro paesaggio, la ricchezza culturale, storica, architettonica dei nostri piccoli paesi, la bontà dell'accoglienza della poca gente che, con coraggio, è rimasta ancora ad abitare queste terre tenendo accesa la fiammella della speranza per una rigenerazione di comunità. Un cammino di apprez