Significato e valore del silenzio
di Umberto Berardo Il silenzio è una parola con diverse accezioni, tanti valori e conseguentemente con svariate sfumature linguistiche. Sommesso, imposto, voluto, commemorativo, pauroso, abissale, misterioso, perfino l'ossimoro assordante sono tra le tante aggettivazioni di questo sostantivo. Il termine, dal latino " silere " ovvero "tacere, non far rumore", non è solo la condizione che si verifica in un ambiente con l'assenza di frastuoni, voci, suoni, ma, in senso figurato, la pratica psicologica di ridurre l'attività convulsa della mente per uscire da una vita frenetica, conformistica e anonima rientrando nella propria interiorità per riappropriarsi del fondamento della vita e della realtà in un orizzonte di senso capace di andare oltre la banalità dell'apparenza di una società tutta imperniata su una logica mercantilistica che riesce a togliere perfino il senso autentico a parole inflazionate, a gesti consuetudinari, a sentimenti...