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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Sempre più cinghiali

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Sempre più indifferenza di chi dovrebbe intervenire e non lo fa perché non conosce la realtà. Anche in questo modo le aziende agricole muoiono. Il mondo agricolo non ce la fa più ad avere di fronte solo mulini al  vento. di Giorgio Scarlato I cinghiali presenti a valle della diga del Liscione, sul fiume Biferno, sono in numero insostenibile; per i coltivatori della zona sono un grande problema, sia per le coltivazioni agricole che per il  transito sulle locali strade, provinciale "Santa Giusta" compresa. Spesso si verificano incidenti.  Si ripete, un grave problema di rilievo sia per le colture che per l'incolumità pubblica. foto P. Gianquitto Ungulati, branchi di decine e decine di elementi, che arrecano danni alle coltivazioni di ceci, fave, colture irrigue , ormai ridotte al lumicino anche per tale situazione, quali insalate, granoni, finocchi, etc. E questo sta succedendo da oltre un decennio. Fauna selvatica ormai fuori controllo e padrona incont

Il Cibo, frutto della Terra e del Lavoro dell’Uomo

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Possiamo trovare nella cristianità i molti valori del mondo rurale, un po' anche per ritrovare noi stessi e farci sarti, non per mettere delle pezze ma per creare un nuovo vestito che ha i colori dell’arcobaleno. Le riflessioni di Pasquale Di Lena Ho fatto mio il titolo di una nota pastorale del 2005, opuscolo n° 48 delle edizioni “Paoline”, “Frutto della Terra e del Lavoro dell’uomo” per parlare del Cibo, la sola energia vitale che ci appartiene. C’è anche un sottotitolo che merita attenzione “Mondo rurale che cambia e Chiesa in Italia”. Ogni parola di questo titolo e dello stesso sottotitolo apre a riflessioni di grande attualità: “Frutto”, quale risultato di una scelta, un processo produttivo, una cura, una voglia, un piacere e, non ultimo, un benessere; “Terra”, nel suo significato di Terra fertile, supporto di colture, Terra Madre, Territorio che ci ospita e ci appartiene, paesaggio-ambiente, globo; “Lavoro”, quale impegno, professione, realizzazione, partecipazion

una riflessione sul successo del vino italiano nel mondo

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la strada tracciata negli anni '80 continua a dare i suoi frutti e sono solo agli inizi di un successo che metterà in luce alcuni gravi errori; la mancanza di una programmazione che sta riducendo sempre più la superficie viticola italiana; l'abbandono del vino di tutti i giorni con una massa di bevande che hanno preso il suo posto a tavola dando il segno di una perdita grave, la cultura che il vino esprime da oltre seimila anni; la perdita di uno strumento importante per la comunicazione della qualità del vino, l'Ente Mostra Vini, e della sua struttura, L'Enoteca Italiana di Siena, che, mii dicono, chiuderanno il 6 di ottobre dopo 84 anni di attività al servizio dei vitivinicoltori italiani. Un crimine della politica ai vari livelli, ma anche del mondo del vino, ancora una volta distratto dai successi, molti dei quali dovuti al contributo che l'Ente e la sua Enoteca hanno dato a cavallo, appunto, degli anni '80/90. (pasquale di lena)  Vino: la qualità del

Sciogliere i dilemmi

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Se non si esce dal leaderismo, se non si esautorano quanti hanno costituito la causa principale della situazione difficile, per non dire drammatica, che vive il Molise, non si uscirà mai dagli equivoci e forse   si assisterà soltanto ad una frammentazione e disgregazione del quadro politico incapace di dare risposte ai problemi reali. Il Molise ha bisogno di una classe dirigente nuova, preparata, competente, responsabile, eticamente ispirata e priva di ogni interesse di natura personale o particolaristica. Il mondo dell'associazionismo e del volontariato, dei tanti movimenti, che hanno lottato e continuano a farlo, soprattutto se uniti, è in grado di dare una risposta a quest'imbellente bisogno. di Umberto Berardo   Sul percorso possibile per la sinistra italiana in vista delle elezioni della prossima primavera ci siamo già espressi a fine luglio cercando di indicare linee relative ai principi guida, alle metodologie ed alle finalità. Torniamo sull'argomento, quest

L'eco di una bella iniziativa, la presentazione del libro "Don Luigi - Sfide e Passioni"

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Una sala, "Adriatico" della sede di Termoli dell''Unimol, piena di un pubblico interessat a seguire la presentazione del libro "Don Luigi-Sfide e passioni" di un personaggio del mondo della vitivinicoltura italiana e molisana, Luigi Di Majo, il fondatore della Masseria Di Majo Norante e il promotore dei suoi "Vini da Antichi Vitigni", i grandi vini molisani che hanno fatto conoscere per primi il mondo del vino molisano, oggi nelle mani di tanti intraprendenti giovani produttori, non poche le donne. il sindaco di Campomarino e il tavolo dei relatori  Al tavolo, insieme con l' autore del libro sopra citato, edito dalla Cosmo Iannone Editore in Isernia, c'erano presentatori illustri come Il magnifico Rettore dell'Università del Molise, Gianmaria Palmieri, napoletano verace come l'autore; Cristina Norante, nipote acquisita di Di Majo, autrice della Rai, che ha firmato la presentazione del libro; il Prof. Rossano Pazzagli,

All'Olmicello di Oratino con il mio amico Francesco

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Dell'antico frantoio conserva ancora le ultime macine e una pressa, ben esposti sul terrazzo che ha di fronte il Matese, in tutta la sua lunghezza, e la valle, con le dolci colline intorno, e il fiume Biferno all'inizio del suo percorso. C'ero stato già qualche volta, anni fa, quando uscivo e andavo alla scoperta dei ristoranti e delle trattorie, i luoghi della più bella delle ospitalità, quella che ti sa prendere per la gola. E di questi luoghi il Molise è pieno, molto più di quanto raccontano le Guide, anche quelle che continuano a considerare il Molise ancora un'appendice del nostro sempre amato Abruzzo. Ignoranza o stanchezza di chi collabora a queste Guide e, così facendo, non le rendono credibili. Ci sono straordinari interpreti della cucina molisana e, la gran parte di essi, sono giovani che hanno avuto la fortuna di avere validissimi maestri. Ero ieri all'Olmicello, nel cuore di Oratino, con la sua entrata lastricata di "pietra viva", il mate

Fattorie della salute e del benessere

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         Presentazione del libro “Don Luigi - Sfide e Passioni” della Cosmo Iannone Edizioni Mercoledi 13 settembre   2017 ore 17                          Università degli Studi del Molise – Termoli – Aula Adriatica All’interno del convegno “ LA SFIDA DEL TERRITORIO – I PERSONAGGI DELL’ENOGASTRONOMIA” promosso dall’ Università degli Studi del Molise sarà presentato il libro di Luigi di Majo, dal titolo “Don Luigi - Sfide e Passioni”. Si tratta di un memoir, un’autobiografia essenziale a volte poetica, come egli stesso afferma, “una storia differente” che attraversa il Mezzogiorno, tra le sfide e le passioni di un patriarca e le avventure e i desideri di una vita intera. Tutte si “assemblano” e spesso prendono lo stesso passo, abbracciandosi e restituendo speranze e soddisfazioni. Tra le tante iniziative imprenditoriali da lui intraprese la Masseria Di Majo Norante in Molise a Campomarino , che produce vini da uve

Attese senza fine  

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di Umberto Berardo Qualche anno fa in un incontro di studio su possibili sviluppi delle aree interne del Molise alcuni amministratori dell'Alto Molise avevano immaginato un collegamento stradale più veloce per Campobasso attraverso la fondovalle Verrino collegata al tratto terminale della Fresilia lungo il fiume Trigno che avrebbe portato sulla Bifernina verso il Rivolo. Facevamo notare che forse una fondovalle lungo il torrente Vella avrebbe agevolato ancora di più il percorso. Forse tali idee erano più accostabili ai sogni che alla progettualità realizzabile, visto che l'ultimo tratto della Fresilia non si è mai più realizzato e la seconda proposta è rimasta un miraggio. Viviamo purtroppo in una regione dove si blatera di sviluppo economico in diversi settori, ma da anni la politica è incapace di dotare il territorio di infrastrutture adeguate. La viabilità, lo sappiamo bene, è l'asse portante dell'economia. La sua situazione, da noi spesso delin

I personaggi dell’enogastronomia, Luigi Di Majo

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L’Enogastronomia e Turismo a UniMol, ciclo di incontri con “I personaggi dell’enogastronomia”, mercoledì 13 Settembre, il primo: Luigi Di Majo, un “personaggio” del vino italiano  Mercoledì 13 Settembre, ore 17, a Termoli. Nell’aula “Adriatico” di UniMol, il primo incontro del ciclo “I personaggi dell’enogastronomia”, una Iniziativa promossa e organizzata nell’ambito del corso di laurea in Enogastronomia e Turismo presieduto dal prof. Rossano Pazzagli. In tale occasione sarà presentato il libro autobiografico di Luigi Di Majo, Don Luigi – Sfide e Passioni , pubblicato dalla Cosmo Iannone Editore di Isernia. “Don Luigi” non è più solo il grande vino molisano che il mondo conosce, ma, da ora in poi, anche un bellissimo libro, che si legge tutto d’un fiato, firmato da Luigi Di Majo (Don Luigi). L’autobiografia di uno straordinario personaggio che, ancora oggi, 88 anni, non ha mai smesso di pensare e realizzare i suoi sogni di napoletano, uomo del sud, dirigent

La situazione dei consorzi di bonifica porta ad aggravare la già pesante crisi dell'agricoltura molisana

di  Giorgio Scarlato Prendo spunto da un articolo letto su Termolionline del 29 luglio scorso avente titolo "Consorzio di bonifica integrale larinese: le richieste dei consorziati", dove, l'ennesimo movimento agricolo regionale, il MAM, movimento agricolo molisano, ha tenuto un incontro a Larino. I punti nodali (?) dibattuti sono stati: a) l'accorpamento al consorzio di bonifica "Trigno e Biferno" di Termoli; b) il relativo commissariamento avvenuto; c) la chiusura della sede  e la relativa concessione all' ARSARP (ex Ente di Sviluppo); d) il riordino dei consorzi di bonifica regionali. Un appunto e senza nessuna polemica. Il Comitato spontaneo agricolo "Uniti per non morire"del quale faccio parte, da ben 8 anni e tre assessori regionali, ha portato avanti la problematica  riferita soprattutto all'interconnessione costo-beneficio e funzioni degli enti consortili regionali. Questioni mai ritenute importanti,né dalla politica regio