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Visualizzazione dei post da giugno, 2010

PIZZOLINI

RAGLI&BELATI di Zacc e Bélina Zacc- per il direttore del Tg1, Dell’Utri è stato assolto e così la mafia. Bèlina- un pizzino per Berlusconi

IJE MÓ SÒNGHE MELESANE

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Na cóse è ca une è brezzèse Na cóse è ca une è peièse N’ata cose è ca une è brezzèse e pièese, insomme melesane. Na cóse è chi parte N’empòrte se da u chiane o da mentàgne e na cóse è chi remane é vedé passà i pecueràre e une une nzieme è na mórre d’anemale pe cuis’te o quìll’u tratture. U melesane è cuille che remane, ch’èspètte duje staggiùnne, a premàvére e l’auetunne, prime de resaletà che na s’trétte de mane tutte chille che pàssene e vènne da lentane. C’eie misse cencuant’anne pe capì ch’ija sònghe e mó me vènn’e dice ca sème cuille ch’ejavame na vóte. Eh no! Ne è cuescì Ije sònghe cóm’é cuélla róte ch’èggire sule pe ì énnànze maie pe ternà érréte Cóm’u ‘hiume sciuvele, pe fa é u mare na creiànze, càntune dòpe càntune préte dòpe préte chiacchiaròne o mùte. Ije mó sònghe melesàne é nze descùte Nu ciuochele, nu meràjòne Nu titte, na merèie de cercuele o de mentàgne na lune , nu sòle, na canzòne dòce, na vòreie, nu fauneie ch’èrrivene da lentane, i vóte forte e àt’i vóte chiàne Lari

IL SENSO DELLA IMPUNITA’

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La rosa dei vènti spiega molto bene le caratteristiche che ogni vento ha, soprattutto la provenienza e la direzione. Anche noi vènti abbiamo il nostro luogo di origine, che rappresenta la nostra identità; un dialetto e una lingua, che ci permettono di comunicare con gli altri vènti; le nostre abitudini e, soprattutto, una direzione da prendere tutte le volte che pensiamo e ci mettiamo in azione. Sì pensiamo, perché è nella nostra natura capire il momento, informarci e educarci, fare tesoro delle esperienze vissute, dare spazio alla memoria, progettare e programmare le nostre azioni. Per la verità, abbiamo, a sostegno di questa nostra cultura della progettualità e della programmazione, anche i sogni e ciò ci rende invisi ai più, soprattutto a quelli che hanno (il più delle volte si illudono di avere) la cultura del fare, fine a se stessa, cioè una cultura che serve a poco, se non a niente. Il fare è nei sogni che si realizzano, altrimenti è pura perdita di tempo. Una natura la nostra,

L’acqua: bene comune ecologico, sociale e culturale.

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L' INTERVENTO DI ANTONIO DE LELLIS al convegno "acqua e terra: per un futuro Molise" Problemi e prospettive nel processo di globalizzazione L’acqua non è una merce ma un diritto. Cosa accade con la privatizzazione? L’acqua diventa “un bene economico”, non più un bene comune “senza prezzo”; diventa quindi un bene mercantile “con un prezzo, che si scambia, vende, acquista, accumula, risparmia in funzione dei costi e profitti che la sua utilizzazione implica. I cittadini molisani subiranno quello che gli altri cittadini d’Italia e del mondo hanno già subito: gravi disagi e difficoltà nell’accesso all’acqua potabile, tariffe più elevate per remunerare il capitale privato e la perdita di un bene comune. Bene comune. Il bene comune è diverso dal Bene Totale figlio dell’utilitarismo (filosofia ispirata all’evidenza che se uno pensa a sé fa il bene totale perché esso è la somma di tutti i beni individuali). Il bene comune invece è l’opposto. Quindi bene totale è una sommatoria (s

Ri-sorse

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foto di P. gianquitto 27 giugno 2010 98 views View Comments Post by Francesco Travaglini Qualche giorno fa ho inviato ai miei amici una mail, per informare dell’iniziativa orto in abbonamento (a proposito aiutateci a far girare la proposta ed il form di adesione please! La mail commentava il video sui “giardini” (i campi coltivati dei piccoli agricoltori), che ora sembrano destinati all’estinzione, cosi: Una volta erano giardini, oggi sono distese incolte e cimiteri di viti estirpate. Quelli che una volta erano contadini dal cervello fino ora sono persone demotivate in attesa di ricevere una buona e convincente offerta per coltivare pannelli fotovoltaici o pale eoliche. È tempo di trebbiatura del grano ed è un’ottima annata: si producono 50 quintali per ettaro, ma non bastano a coprire le spese vive considerato che se si è fortunati si vende a 14 euro al quintale. L’uva, quando si vende, costa 25 euro al quintale, olive idem, per non parlare delle aleatorie coltivazioni e quotazioni d

L’importanza del territorio

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Pubblichiamo una "traccia della relazione all’incontro “Acqua e terra. Le risorse per un futuro Molise”, Larino 25 giugno 2010" del Prof. Rossano Pazzagli che ha aperto l'incontro di ieri sera, così come riportato dalla testo della locandina sottostante. Un incontro partecipato da un pubblico attento che ha fatto onore all'iniziativa promossa da Larino Viva e dalla Federazione regionale del Partito dei Comunisti Italiani ed agli altri bravissimi relatori in programma, fra i quali il direttore della struttura Fruttagel Molise, Ing. Pietro Di Paolo, che ha sostituito il Presidente della Fruttagel Egidio Checcoli, impossibilitato a intervenire per un urgente impegno che l'ha tenuto bloccato nella sede di Ravenna. Un incontro intenso, che affrontato questioni di vitale importanza per Larino ed il Molise, che rischiano, entrambi, di perdere il patrimonio più importante, il territorio. Un patrimonio, altresì, fondamentale per avviare quel nuovo tipo di sviluppo di cui h

IL SACCONE

RAGLI&BELATI di Zacc e Belina Zacc- il Ministro, invece di mediare e chiedere il rispetto della Costituzione, delle leggi dello Stato e del contratto; di adoperarsi per l’unità dei lavoratori, dopo il risultato del referendum di Pomigliano, spera….. Bélina – che sparisca la Fiom e, possibilmente, anche la Cgil

“BECCHI E BASTONATI” O SE VOLETE “CORNUTI E MAZZIATI”

I pini, come le acacie e tutte le piante a rapido accrescimento, sono delicati e cedono, una volta superata una certa età, ai soffi di noi vènti, anche quando non siamo particolarmente violenti e incazzati con il mondo, come sempre più spesso ci capita. Ieri non lo eravamo e neanche l’altro giorno, quando Totaro, consigliere regionale e vice segretario del Partito Democratico, ha sentito il dovere di fare una dichiarazione, “a margine (recita il comunicato dato alla stampa) delle iniziative di protesta animate venerdì in Regione” dei comitati dei cittadini di Agnone, Larino e Venafro contro le penalizzazione inferte agli ospedali. Eravamo così tranquilli che ci è venuto spontaneo un sorriso e, subito dopo, un breve commento “ma questo dove era fino ad oggi?”, che ci ha fatto cambiare il buon umore che avevamo. Sono due anni e mezzo che anche i muri degli ospedali di Larino, Agnne e Venafro, oggetto delle malefatte di Iorio, sapevano, sulla base anche di denunce e di iniziative che, a n

L’OPPOSIZIONE

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RAGLI&BELATI di Zacc e Bélina Zacc - Ma D’Alema e Bersani con chi stanno? Bélina – contro la Fiom Zacc- cioè con gente come Marchionne, Sacconi, Angeletti, Bonanni, Mercegaglia. Mi viene da piangere. Bélina - anche agli operai ed alle loro famiglie.

"ACQUA E TERRA, LE RISORSE PER UN FUTURO MOLISE"

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VENERDI' 25 GIUGNO p.v., NELLA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI LARINO IN VIA CLUENZIO, INCONTRO PUBBLICO ORGANIZZATO DA LARINO VIVA E DAL Pdci SUL TEMA: "ACQUA E TERRA, LE RISORSE PER UN FUTURO MOLISE" con la partecipazione del prof. Pazzagli, Università del Molise; di Dino Campolieto, presidente C.I.A. Molise, Egidio Checcoli, Presidente Fruttagel, Pasquale Di lena, Larino Viva, Antonio De Lellis, Forum Acqua Pubblica, Alessandro Lategano, Movimento LaRinascita, Gianni Montesano, segretario regionale Pdci.

la lotta va affrontata sul fronte della politica- intervento di Nicolino Civitella

Ti ringrazio per avermi coinvolto nelle tue riflessioni. Di seguito puoi leggere il mo punto di vista. Fino agli anni ’60 da noi la produzione agricola era ancora in larga misura legata all’autoconsumo. Le rese cerealicole erano bassissime e la produzione della frutta, non essendo per l’appunto destinata al mercato, non solo andava in gran parte perduta, ma era di qualità strettamente naturale, perché nessuno pensava di ricorrere all’uso di fitofarmaci per evitare che, ad esempio, nelle mele o nelle ciliegie si formasse il verme, oppure si poneva il problema di far si che il frutto raggiungesse una certa pezzatura. Ecco, in quel tempo (e se vogliamo, in quel mondo, perché quello era un mondo dal profilo socio-economico e culturale ben definito) la produzione agricola era di natura biologica. Poi è arrivato il mercato anche da noi e gli effetti che il mercato ha provocato sono quelli che sappiamo. Per citarne alcuni : sul piano economico: necessità di migliorare le rese cerealicole, con

NOI CONTINUIAMO, PIU’ CONVINTI DI PRIMA, A DIRE NO AGLI OGM

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L’articolo apparso sull’ultimo numero di TN, a firma di Alfonso Pascale, un amico che, non da ora, ha tutta la nostra stima, è alla base di questa nostra riflessione. Pascale ci offre un resoconto del Forum su Agricoltura, Alimentare e Pesca del Partito Democratico, che riporta il punto di vista di questa forza politica di opposizione sugli Ogm, che è “del tutto diverso da quello di chi ancora si attarda a demonizzare gli OGM, attribuendo ad essi ogni sorta di nocumento per la salute e per l’ambiente” Ci viene da pensare ad una fuga in avanti improvvisa del PD e, se ci viene permesso di dirlo, improvvisata, visto che le argomentazioni sono quelle che hanno riempito, per anni, le pagine della stampa quotidiana e periodica, per dire, e far dire, una sola cosa, che il No agli Ogm è, in pratica, ideologico ed un pugno in faccia alla ricerca. Se è così, bisogna spiegare perché non lo è il Sì agli Ogm, tenendo conto che, nonostante l’appoggio di una parte della ricerca, non ancora vengono sp

IL RITORNO DI ENZO DI MARIA

Quando succede qualcosa che fa capire l’importanza di questa nostra Larino, come quella di mettere in luce uno dei pezzi importanti del suo patrimonio, qual è la Villa Zappone, torna in mente, anche a noi vènti, che abbiamo avuto il piacere di sfiorarlo sin da piccolo, quando abitava da Pietrantonio, Enzo Di Maria, l’architetto che sapeva diffondere la sua innata simpatia. Ci manca il profumo della sua intelligenza e della sua passione, il sapore della sua polemica, mai irriguardosa e scostante, ma delicata come una “pummarola” a base di olio “gentile e saligna” di Larino, aglio e foglie di basilico. “Pummarola” per condire spaghetti o, anche, “taccuezzelle” o “taccozze a melenare”, cioè, il più semplice dei piatti, il più ricco di sapori onesti e veri, il cuore dell’emozione. Il piatto che ti guarda negli occhi e si lascia guardare, che solo i poveri di spirito non riescono a gustare, ma solo a mangiare come qualsiasi altra cosa da ingoiare che capiti tra le mani. Ma Enzo Di Maria non

IL NOSTRO OMAGGIO A SARAMAGO

NE' RAGLI NE' BELATI...SOLO UNA GRAN TRISTEZZA di Zacc&Bélina Zacc- mi ha colpito molto la notizia della morte di Saramago, il grande scrittore, Nobel nel 1998, quello censurato dalla Casa Editrice Einaudi della Mondatori e, quindi, di Berlusconi, per aver detto che “l’Italia è, oggi, governata da un delinquente…..un bubbone, una malattia del paese…..un uomo senza morale, capace di tutto…..con le sue proteste, significative del suo modo proprietario di pensare il Paese”. Aveva parlato anche di Bush come “un cow boy che credeva di aver ereditato il mondo e lo aveva confuso con una mandria di buoi…….questo bugiardo compulsivo” Non ha risparmiato il PD e la sinistra che “non ha la più schifosa idea del mondo in cui vive. Della realtà che ci sta attorno” fermamente convinto che”Marx non aveva mai avuto tanta ragione come oggi…e che la democrazia non è una conquista garantita per l’eternità. Basta poco a perderla”. Un grande, che peccato che oggi sia morto! Bélina – Zacc, uno co

POLLO RIPIENO

di Zacc e Bélina Zacc- scusa Bélina, secondo te se decidono di cucinarlo, come pensi che lo fanno, ripieno o alla diavola? Bélina – ripieno di rigaglie di portavoce e di lecchini vari Zacc- e chi sarà il cuoco? Bélina –Bossi per il soffritto delle rigaglie e Fini per l’imbottitura

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina CASINI Zacc - Casini, questa volta si ritrova con una “Cintola” sbottonata …… il parlamentare siciliano che mandava il suo autista a pagare la droga con la macchina blu Bélina- deve cambiare cognome

SE OTTO ORE….

“Se otto ore vi sembran poche, provate voi a lavorà, …”, così cantavano le montine e noi che abbiamo raccolto, a partire dagli anni ’60, quel patrimonio di valori lasciato dalla Resistenza e dalla Carta Costituzionale, dalle dure lotte dei braccianti di Di Vittorio e dei lavoratori delle fabbriche, molte delle quali, come a Reggio Emilia ed a Torremaggiore, pagate con la vita di persone che chiedevano solo pane e lavoro e rispetto dei loro diritti di lavoratori, e con l’emigrazione di massa. Poi le conquiste, in primo luogo lo Statuto dei Lavoratori ed il riconoscimento al socialista Giacomo Brodolini, un parlamentare marchigiano, Ministro, che tanto ha dato al mondo del lavoro; le contrattazioni tra padroni e lavoratori, con il ruolo di mediazione dei rappresentanti dei governi, allora democristiani, primo fra tutti quello del Ministro Donat Cattin. Oggi, e la situazione di Pomigliano ne è la prova lampante, i ministri del governo Berlusconi, tutti ex socialisti, da Tremonti a Brunett

MINZULPOP

RAGLI&BELATI di Zacc e Bélina ZACC – bisogna trovare un rimedio alla legge bavaglio BELINA- invece di un articolo con una sola firma, dieci, mille, centomila, anche, un milione di firme. Tu non ti devi preoccupare, se Minzolini è un giornalista lo puoi fare benissimo anche tu.

IL RADICIO DE TREVISO

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di Zacc e Bélina Zacc – da ministro Zaia voleva le etichette delle dop e delle igp, le nostre eccellenze agroalimentari, anche in dialetto. Bélina – è un “Radicio de Treviso” costretto a chiamare prosecco il prosecco.

VIVERE IN PACE CON LA NATURA

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Su Repubblica on line, di questi giorni, c’era un filmato che faceva vedere l’attrice napoletana Marisa Laurito, seduta in poltrona, che chiama il suo cane e, quando il bellissimo esemplare arriva, comincia a raccontare la storia della deportazione in Calabria di 400 cani, da molti anni in due strutture di Potenza. Un appello appassionato al popolo di internet perché non succeda questa barbarie che riporta alla mente quello che i nazisti sono riusciti a fare - con l’aiuto dei fascisti al potere, anche quelli nostrani - con gli uomini, le donne e i bambini ebrei, zingari, comunisti. L’uomo è l’ultimo degli animali che ha messo piede sulla terra (centinaia di migliaia di anni fa), quindi il più giovane degli abitanti di questo pianeta, che ha dimostrato, nel corso dei secoli e soprattutto in questi ultimi decenni, di essere il più feroce. Le guerre, la bomba atomica, i diserbanti, la deforestazione selvaggia e la deportazione degli indigeni, gli Ogm, la cementificazione del territorio,

OPERAZIONI DI FACCIATA

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di Zacc e Bélina Zacc- Bertolaso e Letta, due sottosegretari del governo Berlusconi, ieri a L’Aquila sono usciti per la porta secondaria della Basilica di Collemaggio. Non è che hanno temuto l’incontro con una mente fragile? Bélina – No. Li hanno informati che la Protezione non c’entrava assolutamente niente con il restauro della facciata. Evidentemente anche loro si sono stancati delle finte inaugurazioni.
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NO ALLA LEGGE BAVAGLIO, SI ALLA LIBERTA' CHE GUIDA IL POPOLO

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina LA RECITA Zacc- Alla fine anche Fini ha ceduto al bavaglio Bélina – sì, però, anche questa volta non ha sbagliato una battuta della parte che gli hanno fatto recitare. IL SOL DELL’AVVENIRE ZACC- ma perché Fini si comporta così? BELINA- è Berlusconi il suo sol dell’avvenire BAVAGLIO ZACC- sono, ora più che mai, per la difesa della carta costituzionale e per la libertà di informazione Bélina- smettila di parlare a vanvera

no alla legge bavaglio

Il giorno di S. Antonio

Non sono uomini liberi quelli che non permettono agli altri di sapere e di raccontare. È una grande verità, che solo quelli in malafede non riescono a capire. E gli uomini non liberi si dividono in due grandi categorie: 1) quelli che pensano di essere padroni e si danno da fare a recitare la parte, soprattutto per convincere se stessi e, poi, imporre agli altri questa loro convinzione; 2) quelli che non pensano perché non ne hanno le possibilità e così si rimettono a quelli che pensano di essere padroni, anche quando questi dicono o gridano di essere Garibaldi o Napoleone. Se affermano, poi, di essere padreterno, i non pensatori riescono perfino a provare emozione, così grande che si può confondere solo con quella che riesce a dare la nascita di un figlio o la vincita al superenalotto. Bisogna prendere atto di questa verità e farsi una ragione per ribellarsi ai finti napoleoni e padreterni vari e, così, sconvolgere la pace acquisita di quelli che sono abituati a leccare. Abbiamo appena