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La bandiera della pace

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Bella/ con il suo vento che gonfia,/ piega e grida i sogni sognati/ quelli vissuti per un mondo/ colorato di arcobaleno, segnato/ da sorrisi, sguardi, strette di mano,/ solidarietà.// Voci diverse di territori vicini e lontani,/ biodiversità di soli e di lune,/ cieli strapieni di stelle lucenti e spente.// Goccia del sempreverde sacro olivo,/ che dona respiri al clima malato,/ del salice dalla larga ombra che,/ con le sue radici, rallenta il fiume.// Natura che sorride al sole che tramonta,/ terra che respira onde di mari azzurri/ suolo vivo di fertilità, cibo del domani.--------------------------------- Aprile 2024

La lingua delle mie radici, Il dialetto

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Un gentile omaggio mio e di Elvio Petrecca al grande poeta di Recanati che ringrazio

La Potatura a La casa del Vento

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Ora i nostri olivi “ Gentile di Larin o” respirano, dall’alto dei 500 m.s.l.m., l’aria incontaminata delle colline e dei monti del Basso Molise, stretto tra la Maiella e il Gargano, ad ascoltare il mare delle Diomedee (le isole Tremiti), con le onde che si lasciano bere lentamente dalle spiagge assolate di un inverno/estate, confermato da questi primi giorni di primavera. Tutti segnati dal verde dei campi di grano, il biancospino fiorito al pari delle rape selvatiche lungo i cigli delle strade così ingialliti. Una splendida potatura con spargimento sul terreno dei rami tagliati, pronti per diventare, dopo la frangitura, sostanza organica, alimento ideale di un suolo che esprime fertilità e diventa base, in assenza di concimazioni e trattamenti contro i parassiti con prodotti chimici. La potatura è, della gestione di un oliveto, la pratica fondamentale per la sua salute e, anche e soprattutto, per il successo di una raccolta, che, qui a La Casa del Vento, inizia alla fine di Settemb

La Fiera d’Ottobre, specchio dell’agroalimentare molisano

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È da tempo che mi capita di leggere articoli e presentazioni riguardanti il Molise e trovare spesso un vuoto riferito a Larino, che, con un pizzico di rabbia, mi porta a pensare alla situazione di abbandono che, non da oggi, vive l’antica capitale dei Frentani. Una diffusa rassegnazione, segno di debolezza, che vede attivi chi coglie l’occasione per approfittarne. Un senso di rabbia che permane pensando alle potenzialità che Larino ha, e può esprimere, per dare ancora più immagine al Molise, grazie alla bontà del suo territorio, ricco di valori e di risorse, oggi più che mai, di straordinaria attualità. Un tesoro di storia e di cultura, che merita solo di essere raccontato; di ambiente e paesaggio, che vale la pena godere; di tradizioni che meritano di essere vissute, a partire dalla grande festa dedicata al patrono, tre giorni di suoni e di colori con gli animali, vacche e buoi, addomesticati. Una festa che merita una stalla per la sua continuità. Una stalla – come ho avuto m

L’acqua, l’olio e il vino

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OGGI GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA Senz’acqua non si va da nessuna parte. Averla è sempre più una fortuna, soprattutto se potabile. Sto pensando al mio Molise, al suo Matese, con sorgenti d’acqua minerale da ogni parte e le sue mille colline, quasi tutte serbatoi d’acqua potabile. Sto pensando alla generosità della mia terra, espressa con tanta solidarietà nei decenni passati con l’acqua messa a disposizione di tre delle quattro regioni limitrofe: Campania, Puglia e Abruzzo. Ultimamente, grazie alla decisione di sprovveduti del Consiglio regionale che ha caratterizzato la XII legislatura della Regione, di altra acqua alla Puglia dopo quella del Fortore, il fiume campano-molisano- pugliese, del Lago di Occhito. Questa volta del Biferno, il fiume tutto molisano che alimenta il Lago del Liscione. “Sprovveduti”, nel senso di incapaci di leggere la realtà del piccolo Molise, meno che mai dell’Italia e del mondo, e, come tali, di capire cosa accadrà domani, quando, causa la situazione cl

Buon compleanno zio Mario

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Oggi avrebbe festeggiato i suoi 95 anni Zio Mario, e, conoscendo l'amore per la sua attività, l'avrebbe fatto dietro in bancone, come sempre pronto a salutare con un sorriso chi entrava. Amava i clienti del suo negozio. Lo zio di tutti i miei amici che hanno avuto il piacere di conoscerlo nella sua casa di via Belvedere e/o nel suo negozio di via Circonvallazione, aperto per oltre cinquant'anni. Figlio di Giustina Cavaiola e di Nicola Mammarella, fratello di mia madre Angelina di Vittorio, Umberto e Tonino. La sua grande passione per la politica, comunista con tessera del Pci, Pds e Ds; il suo sogno di un mondo all'insegna della Pace, del rispetto, dell'amore, della solidarietà e del confronto; l'amore per la sua Larino; il suo tifo per Fausto Coppi, la Frenter e la Juventus; il suo sorriso aperto e il benvenuto per l'ospite, sempre gradito. Buon compleanno zio Mario da me, Flora, Carmela, i tuoi nipoti e da tutti quelli che ti hanno conosciuto, i tuoi am

Commento di Nicola Picchione

San Giuseppe Ho un debole per S. Giuseppe, mi ritrovo in lui e immagino la sua bottega come quella di mio padre. Sappiamo poco di lui, non è uno dei santi molto popolari antichi e moderni, non un dotto non un santo dei miracoli nemmeno un santo che emana profumi. Un falegname chiuso nella sua piccola bottega, di poche parole, paziente e tollerante che accetta la gravidanza anomala della sposa. Avrebbe sorriso del goffo tentativo di Luca e Matteo di attribuirli una ascendenza nobile (addirittura da Giacobbe e Davide). I Vangeli parlano poco di lui. Dobbiamo immaginare che Giuseppe allevò il figlio facendosi aiutare in bottega ed educandolo. Non lo rimproverò nemmeno quando ragazzo scomparve per tre giorni senza dire dove andasse. Mi piace immaginare che di fronte alla dottrina del figlio rispondesse come rispondeva mio padre quando discutevamo (cercavo ragioni sottili per dargli torto ma ora ammetto che aveva sempre ragione lui): “Sono solo un povero piantachiodi”. A differenza della ma