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Città dell'Olio -Comunicato stampa 15 marzo 2024 Si è svolto il primo incontro del Tavolo Tecnico interdisciplinare promosso dalle Città dell’Olio con esperti del mondo scientifico ed accademico e della produzione, associazioni di categoria ed Enti Emergenza abbandono dell’olivicoltura tradizionale e storica Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio: “Dati allarmanti. Verso una proposta di legge per il recupero delle olivete abbandonate” L’abbandono dell’olivicoltura tradizionale e storica che riguarda imprenditori agricoli, privati cittadini e hobbisti non censiti delle aree interne e marginali è confermato della decrescita significativa – pari al 31% - delle aziende olivicole italiane negli ultimi anni. È quanto emerge dal Rapporto ISMEA («Scheda di settore, Olio di oliva» febbraio 2023) relativo al decennio compreso tra il 2010 e il 2020. Nella stessa analisi si individua, però, nell’oleoturismo e nella diversificazione delle attività connesse delle aziende olivicole,

Non alza bandiera bianca chi fa la guerra con le viti altrui

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Papa Francesco ) “Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore. Il più forte è chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca. La parola negoziare è coraggiosa. Non è una resa. Se vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, devi avere il coraggio di negoziare. Sì, hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia il mediatore. Nella guerra in Ucraina ce ne sono tanti. La Turchia, altri… E io sono qui… La guerra è una pazzia… C’è chi dice: è vero, ma dobbiamo difenderci. E poi ti accorgi che hanno la fabbrica degli aerei per bombardare gli altri. Difendersi no: distruggere… C’è sempre qualche situazione geografica o storica che provoca una guerra… Può essere una guerra che sembra giusta per motivi pratici. Ma dietro una guerra c’è l’industria delle armi che significa soldi. Guardiamo la storia, le guerre che abbiamo vissuto: tutte finiscono con l’accordo”. Possibilmente prima de

Biodiversità e ruralità, i primati che servono per un rilancio del Molise

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Larino, 12.03.2024 - Gli ex consiglieri regionali, molti dei quali testimoni di un Molise risorto a cavallo degli anni ‘80/’90, si sentono impegnati, con il presidente Gaspero Di Lisa, di dare il proprio contributo di idee e di partecipazione a un piano di sviluppo regionale, oggi più che mai per affermare un ruolo centrale, quello di un territorio che mette a disposizione del Paese due suoi fondamentali primati nazionali: la ruralità e la biodiversità. In questo senso un programma di incontri con i titolari di quel bene comune, appunto il territorio, fonte di primati. Non a caso la scelta di Larino, antica capitale e capoluogo di circondario nella prima metà del secolo scorso; espressione alta di ruralità con la sua ricca agricoltura; culla delle Città dell’olio; città mondiale della biodiversità olivicola con tre varietà legate al suo nome; al centro di importanti tratturi; sede della Fiera di Ottobre, la più importante del Molise con le sue 280 edizioni; sede di un fondamentale c

I vini del Molise nella Guida Vini “Vit’ae”

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La guida, che il buon Michele Raspa del Ristorante “Marina” da dieci anni mi omaggia, è la più pesante con le sue 1350 pagine che riportano 15.000 vini dei 25.000 degustati dai sommelier dell’AIS, l’associazione che, dal 1987, mi onora con il riconoscimento di socio onorario. Dalla Valle d’Aosta alla Sardegna a raccontare il vigneto Italia con le sue eccellenze 527 Dop e Igp, un tempo Docg, Doc e Igt, testimoni di mille territori che, dalla fama, ai tempi della Magna Grecia, di “Enotria tellus” allo slancio, nel Medioevo, in ogni angolo del Paese, sono i più illustri e conosciuti ambasciatori dell’Italia nel mondo, quelli che più esaltano la bellezza dei paesaggi e, insieme, della storia, cultura e tradizioni, ovvero i valori che, con la qualità e la diversità, raccontano l’origine. Il piccolo Molise, la mia terra, mi permette, diversamente dal Piemonte e dalla Toscana che la fanno da padroni con le centinaia di aziende selezionate, di presentare una realtà di soli 5.500 ettari di

Pietro Corsi, il mercante del sole

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di Vincenzo Di Sabato il mercante del sole e romanziere molisano d’ogni terra, a sette anni dalla morte L’8 marzo 2017, - 7 anni fa - la cultura, e l’umana tenerezza perdeva un primatista, un modello di dottrina. Moriva a 80 anni a Los Angeles, Pietro Corsi, amico mio dall’infanzia: affettuoso, generoso. Scrittore, romanziere italalo-americano, molisano di Casacaenda, un giramondo: il mercante del sole. Egli che viveva inseguendo l’Astro sia quando nel nostro gelido inverno scarseggiava, ma assolava invece il Messico della sua sposa Elsa, sia un po’ prima o un po’ più tardi quando in primavera e in autunno, brillava potente in California laddove vivevano i due figli; e poi finalmente qui in Molise, nel nostro estate mentre il Sole picchiava a perpendicolo sul vicoletto della sua “Terra Vecchia” a Casacalenda. Muore a 80 anni e, di lui, ho ancora “80voglia” di amarlo. Volto indimenticabile, straordinario protagonista di eventi letterari; uomo di stile unico e raffinato, ha don

L'8 Marzo, la giornata della donna

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Un giorno di riflessione sulle conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, riconosciuto dall'Assemblea generale della Nazioni Unite nel 1977, che l'ha portata ad essere celebrata in tuttto il mondo. E' un giorno che mi ripporta indietro nel tempo, anni '70, nella Casa del Popolo "S. Quirico", in via Pisana a Firenze, dove le donne dell'Udi (Unione donne Italiane), spiegavano una bandiera da loro tesuìsuta e ricordavano, mai d'accordo fra loro, con chi riteneva questa giornata come in memoria dell'8 Marzo del 1917 quando migliaia di donne a San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra mondiale in atto. Una giornata repressa dai militari che portò a generare manifestazioni ovunque in Russia fino al crollo dello zarismo. Ed è in Russia che le donne comuniste il 14 Giugno 1921 proclamano l'8 Marzo come "Giornata Intrnazionale dell'Operaia" e questo fino all'arrivo del consumismo dettato dal neolib

Olivo Fumo di Guardialfiera è la nuova varietà di olivo del Molise

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su Teatro Naturale - Tracce - Italia - Anteprima numero 22 in distribuzione sabato 09/03/2024 La dichiarazione che l’olivo, varietà Fumo, è autoctono del Molise, merita il riconoscimento ufficiale per essere parte di quel patrimonio italiano di biodiversità olivicola, oltre 600 varietà Olivo Fumo di Guardialfiera – dalla memoria alla pianta è il titolo di una pubblicazione di poche pagine che racconta la ricerca dedicata dall’autore, Giuseppe Acierno - medico-neurologo ospedaliero a Roma prima di tornare alle radici e vivere la pensione - a una varietà di olivo che, dopo il riconoscimento della “Gentile di Mafalda”, porta a venti il numero delle piante autoctone di olivo presenti nel Molise. Una oliva, nera come il fumo (a felineje) di un camino, che, dentro la memoria dell’autore, torna con tanti altri ricordi, e, da curiosità diventa ricerca, tanto più importante perché va ad arricchire la propria identità. Una ricerca non facile con l’oliva nera, la Fumo, da tutti dimentica