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Cosa si mangia da Marina, la trattoria di solo pesce a San Salvo

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ITALIA A TAVOLA - 28 novembre 2023 | 14:29 Da provare il ricco antipasto di pesce crudo con olio biologico e il misto di pesci nella teglia fumante di terracotta con l’aggiunta di cavatelli, appena scolati nella teglia e rigirati con il brodetto rimasto di Pasquale Di Lena Ho camminato prima di arrivare da Michele Raspa, il titolare, oggi mio caro amico, del Ristorante Marina - solo pesce, lungo la vecchia S.S.16 Adriatica, non lontano dall’uscita A 14 di Vasto Sud - Montenero di Bisaccia, a qualche centinaio di metri dal porticciolo e dal lungomare di San Salvo (Ch). L'esterno del Ristorante Marina-- ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Ce l’ho fatta in una domenica mattina - ancora assolata e calda di una seconda metà di novembre, che racconta l’estate - con il fraterno amico Giancarlo Caporicci, autista da lunga data, che di soste ai ristoranti e trattorie se ne intende per aver guidato pullman e cami

I rischi per l'olivo, i rischi per l'olio di oliva, i rischi per tutti noi

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Teatro Naturale - Pensieri e Parole - Editoriali - 27/11/2023 L’olio di oliva è un patrimonio unico di biodiversità. L’olivo, o meglio i 600 e più olivi che coprono di bellezza e di bontà sono il grande tesoro, il territorio, l’origine della qualità, e, anche, espressione di valori e di risorse, che hanno quanto serve per confrontarsi e battere l’intelligenza artificiale Una giornata dedicata all’olivo ed al suo olio, corpo e anima di Teatro Naturale, il settimanale che, con la sua pubblicazione ventennale, parla di un mondo che è tanta parte dell’agricoltura italiana, uno dei valori e delle risorse del bene comune primario, il territorio, soprattutto quello delle colline e delle aree interne. Come a significare che Teatro Naturale apre e chiude questa importante giornata. Ricordare l'olivo e i suoi valori per ricordare il valore del'uomo Proclamata in occasione della 40esima Conferenza generale del’Unesco nel 2019 si è celebrata ieri, domenica 26 Novembre, con div

L'otre dei venti e i diritti

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d i NICOLA PICCHIONE Racconta Omero che Eolo, re dei venti, regalò a Ulisse un otre di pelle di bue dove racchiuse tutti i venti e gli insegnò come usarli per una buona navigazione. Quando erano vicino a Itaca, Ulisse si concesse un po’ di riposo e si addormentò. I compagni pensarono che nell’otre ci fossero dei tesori e si dissero: perché deve prendersi tutto lui? Aprirono l’otre: si liberarono tutti i venti che produssero una tempesta. Morirono tutti eccetto Ulisse che raggiunse la riva e incontrò Nausicaa. Bisognava saper usare quell’otre. Pensavo a questo racconto. Spesso gli antichi nei racconti e nelle leggende nascondevano la realtà e gli insegnamenti. Oggi siamo pigri fisicamente e mentalmente e ci fa fatica scavare, vogliamo tutto già pronto. Non sappiamo più raccontare favole e miti se non quelle di violenza con armi e guerre e colluttazioni. Paragono i diritti all’otre dei venti. E’ bene conquistarli ma andrebbe fatto non precipitosamente. Dovremmo digerirne alcuni e poi t

Una grande figura del vino e dell'olio di oliva molisano: Don Luigi

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Dopo aver fatto tanto per il vino e il suo territorio era pronto a presiedere il Consiglio direttivo del Distretto del Cibo “Olio Evo Molisano”. Ci sono figure che sono state un esempio di lungimiranza e di entusiasmo .................................................................................... Teatro Naturale Tracce Italia 23/11/2023 Un omaggio a Don Luigi il grande padre che Alessio ha voluto onorare dedicandogli questo grande vino, non a caso tra i dieci che la guida Bibenda ha selezionato come i migliori in assoluto. Un omaggio al padre anche della moderna vitivinicoltura molisana, che con la sua Masseria Di Majo Norante nel territorio di Ramitello - lungo l’antica Adriatica, la statale che, con le poche acque del Saccione, apre alla Puglia - di una Campomarino capitale del vino molisano, oggi Città del Vino e, anche, Città dell’Olio. Un omaggio dovuto al Molise, terra di vino e di olio, i due amici che, dalla Mesopotamia (la mezza luna fertile), da oltre s

Raffaele Iannucci

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Solo grazie a una gentile telefonata dell'amico Michele Lucarelli de La Piana dei Mulini sono venuto a sapere della morte di una persona da me stimata, a me cara insieme con la moglie moglie Luciana. Pubblico la foto che ci ha visto insiema con Michele Lucarelli e mia moglie Flora, qualche anno fa a Rimini, a una mostra sul Turismo. Non sapevo delle sue disgrazie e del ricovero all'ospedale di Termoli e questo rende a me ancora più triste la sua dipartita. Un maestro che, con la sua bella rivista "PleinAir" ha dato molto all'immagine del Paese e del suo Moise, che amava come tutti quelli che un giorno partono e si ritrovano con un filo nella mano che li tiene legati alle radici. Grazie Raffaele. Raffaele Iannucci vola via lasciandoci un’eredità dal valore incommensurabile............................................................................................... di Maurizio VARRIANO - Borghideccellenza .........................................................

I veri falsi

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1. Sono quelli che parlano e straparlano dei successi dell’agroalimentare italiano in quanto a fatturato di produzione e commercializzazione; della crescente attenzione sui più importanti mercati del mondo e dei successi della sua esportazione. Ancor più quelli che parlano dei primati dei nostri prodotti a indicazione geografica, Dop, Igp e Stg, che devono la loro qualità all’origine, cioè ai territori dei quali sono fedeli e fondamentali testimoni. Tanti bei discorsi, ma nessuna parola a difesa del bene comune primario, il territorio, che, in mancanza di una legge e di iniziative che portano ad una proposta e sua approvazione, continua ad essere depredato e distrutto da nuovo cemento e asfalto, torri eoliche e pannelli solari a terra, per prostrarsi di fronte al dio denaro e dimostrare devozione assoluta. Non sanno o, meglio, fanno finta di non sapere che la prima vittima del furto di territorio è proprio l’agroalimentare italiano di cui si fanno vanto. In pratica il cibo e, con ess

Disagio giovanile: che fare?

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di Umberto Berardo L’adolescenza credo sia una delle fasi della vita nella quale si manifesta con particolare evidenza il conflitto interiore tra la spinta a divenire autonomi, liberi, indipendenti, in una parola adulti, e il desiderio di sentirsi ancora legati alla condizione di protezione psicologica e umana dell’infanzia. Questo malessere dell’età evolutiva, legato all’inadeguatezza di decisioni personali e alla dipendenza da soggetti o elementi esterni alla propria personalità, è ciò che crea il cosiddetto disagio giovanile ovvero il non essere a proprio agio nell’espressione della propria coscienza e intelligenza per una debolezza di tipo caratteriale o per la soggezione a condizionamenti esteriori. Ciò esprime l’assenza o almeno la limitatezza di autonomia di pensiero, la difficoltà nell’autogestione del comportamento rispetto alle relazioni sociali, nell’espressione e nel controllo dei sentimenti e delle emozioni ma anche nell’acquisizione d’impegno e responsabilità per la p