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SUA MAESTA’ IL TARTUFO BIANCO PREGIATO

DELLA SERIE : “LE INTERVISTE IMPOSSIBILI” di Gianluigi Ciamarra .................................................----------- A Tokyo, in uno dei più prestigiosi ristoranti della città, fui ospite del mio amico Remo, che vive lì da anni, il quale, pur apprezzando la sana cucina giapponese, ricorda con nostalgia i prodotti italiani e in particolare il re della tavola, Sua Maestà il Tartufo bianco pregiato, di cui è un appassionato cultore. Remo scelse quel lussuoso locale dove venivano proposte le nostre migliori ricette, anche perché - meraviglia delle meraviglie! – sapemmo che lì era da poco tempo sbarcato, ed esposto in bella mostra, un magnifico esemplare di Tuber magnatum Pico, provenienza Italia, Molise. Il mio amico, piemontese di Alba, terra di tartufi, non poteva sottrarsi alla tentazione di ammirarne la tortuosa bellezza e godere del suo inebriante profumo. Sua Maestà, però, questa volta non era originario del Piemonte, ma giungeva dalla mia terra: un pezzo della mia picc

Tartufo bianco, l'ambasciatore speciale del Molise

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La regione, nonostante le dimensioni ridotte, può contare su più di 5mila cavatori (3° posto assoluto in Italia) e, secondo le stime, offre circa il 40% del tartufo bianco italiano.......................................................................................................... di Pasquale Di Lena su ITALIA a TAVOLA - Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza Venerdì 10 Giugno 2022 | aggiornato alle 13:19 | 85326 articoli in archivio 10 giugno 2022 | 11:41 Èil Molise - grazie alla sua “inesistenza”; ai suoi tratturi, ai suoi piccoli paesi, tutti con il campanile in alto su una collina; ai suoi minuti orti e piccoli boschi, la Regione italiana più ricca (in percentuale) di ruralità e di biodiversità. Due primati a significare un’”arretratezza” di grande attualità, e, con il filo che ancora lega l’oggi al passato, è ricchezza di domani, visto il fallimento di un “progresso”, tutto basato sul consumismo, anche del tempo, e la depredazione e distruzione del

Raddoppio tratto ferroviario Termoli-Lesina. altro scempio paesaggistico?

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di Nicola Norante Quando si è parlato di raddoppio della ferrovia Termoli – Lesina si è sempre pensato alla giusta esigenza che non si poteva tollerare che un tratto della linea ferroviaria adriatica fosse ad un solo binario perché questo costituiva una strozzatura insopportabile. Dall’ipotesi del raddoppio si è passati a quella dello spostamento della ferrovia all’interno, lasciando così libero l’accesso al mare. Ora, pare, si sia deciso che il raddoppio verrà realizzato spostando il tracciato all’interno e ieri persino il Ministro degli Interni Lamorgese ha partecipato, a Termoli, ad una manifestazione per celebrare la decisione assunta e che il raddoppio sarà completato entro il 2027. La cosa strana è, che a parte la legittima preoccupazione per gli uccelli Fratini, non si è data alcuna informazione su come questo raddoppio sarà realizzato o, almeno, nessuna informazione è stata data agli abitanti di questa area che qui lavorano e producono, e che anche essi sono a rischio di e

In zona nera, 150 poesie per una guerra

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Una nuova Saggio di Antonio Crecchia “Giuseppe Iuliano, poeta in vena lirica e satirica”, è l’ultimo studio monografico curato dal prolifico scrittore Antonio Crecchia, pubblicato a maggio 2020 dalle “Edizioni Delta 3”. Giuseppe Iuliano, Irpino di Nusco (Av) - narratore, saggista, giornalista, condirettore del periodico di attualità “Nuovo Meridionalismo” – è un personaggio di spicco nell’ambito della letteratura meridionale, fortemente impegnato nel dibattito incentrato sulla problematica sociale, politica ed economica che caratterizza la sua terra natale. Analizza in particolare la verde Irpinia ma divaga sull’intero Sud. Definito il Giovenale degli irpini, “la sua satira si iscrive nel grande filone della cultura meridionale e trova posto di rilievo nel meridionalismo della ragione, che si oppone al meridionalismo di potere e al potere”. Il libro che sta già riscuotendo notevoli consensi, è reperibile sia presso le Edizioni Delta di Grottaminarda, sia presso la Feltrinelli Li

La buona educazione

Nicola mi scrive da Pioltello, paese tra Segrate e Vignate non lontano da Milano, dove, ancora piccolo, è arrivato, con tutta la sua famiglia, da Larino. E, a Larino, torna ogni estate con la madre e altri familiari, nella casa in via Circonvallazione, là dove è il suo cuore. L'incontro con persone poco educate è sempre un incontro spiacevole soprattutto per chi ha forte il senso della propria identità, espressa dalle radici ancorate al territorio. Peccato! Ciao si può rispondere in questo modo a un cittadino? Un cittadino deve di giorno in giorno controllare se all'albo pretorio il Comune di Larino pubblica la delibera con le aliquote IMU? Molto più semplice è che il Comune di Larino pubblichi nella home page un avviso con le aliquote IMU, le scadenze e modalità di pagamento con link di rinvio alla delibera. Fatto non indifferente quando si risponde a un cittadino è firmarsi, un cittadino deve sapere chi risponde e a che titolo, l'anonimato non è bello!. Nicola --------

Il riconoscimento del Distretto del cibo “Olio Evo Molisano”

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Posted by fidest press agency su lunedì, 6 giugno 2022 Il recente riconoscimento del Distretto del cibo “Olio Evo Molisano” è, per il Molise, la grande occasione per rimettere l’agricoltura al centro dello sviluppo economico, sociale e culturale, e, con essa, il suo comparto primario l’olivicoltura. A partire da Larino, che, nel corso dei millenni, deve la sua grandezza e la sua fama all’agricoltura, ai suoi olivi e al suo “Olio Gentile”. Alla fine del secondo millennio, 17 dicembre 1994, culla dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio e, dal 2017, grazie alla lungimiranza dell’allora sindaco, Vincenzo Notarangelo, sede del 1° Distretto biologico “Laghi Frentani”, in seguito rinominato “BioMolise”. Sede, anche, del secondo panel test aperto e operativo in Italia; del prestigioso premio “Goccia d’Oro”, che tanto impulso ha dato alla crescita della qualità e dell’immagine dell’olio molisano. Il luogo di nascita e di formazione di ben quattro campioni italiani di potatura. La

Nel territorio la rinascita.

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di Pasquale Di Lena Il recente riconoscimento del Distretto del cibo “Olio Evo Molisano” è, per il Molise, la grande occasione per rimettere l’agricoltura al centro dello sviluppo economico, sociale e culturale, e, con essa, il suo comparto primario l’olivicoltura. A partire da Larino, che, nel corso dei millenni, deve la sua grandezza e la sua fama all’agricoltura, ai suoi olivi e al suo “Olio Gentile”. Alla fine del secondo millennio, 17 dicembre 1994, culla dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio e, dal 2017, grazie alla lungimiranza dell’allora sindaco, Vincenzo Notarangelo, sede del 1° Distretto biologico “Laghi Frentani”, in seguito rinominato “BioMolise”. Sede, anche, del secondo panel test aperto e operativo in Italia; del prestigioso premio “Goccia d’Oro”, che tanto impulso ha dato alla crescita della qualità e dell’immagine dell’olio molisano. Il luogo di nascita e di formazione di ben quattro campioni italiani di potatura. La città che ha, con le sue tre vari