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La Tintilia, un vino Molisano femminile Pubblicato da Claudia Bettiol il Luglio 15, 2019 Le sorprese del Molise non finiscono mai di stupire ed i nostri vini sono ‘al femminile’, il vino Tintilia o la Tintilia è il testimone perfetto di questa terra aspra e dolce allo stesso tempo. Femminile proprio come la Barbera del Piemonte.  Già il nome è un programma, infatti deriva dal suo intenso colore rosso frutto di una piccola bacca nera provocante di energia . In realtà il nome è di origine spagnola (tinto=rosso) perché per molto tempo si pensava che il vitigno provenisse dalla penisola Iberica. In dialetto molisano si dice “a tenteie”.  In Francia era addirittura annoverato fra le ‘tinture’ naturali come “Tenturier d’Espagne”, per la sua capacità di tingere di rosso tutto quello che toccava. E furono proprio i francesi di Napoleone a favorire la sua col

Tre vini del Molise premiati dalla Douja d'Or 2019

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Non so se il concorso Douja d'Or, promosso dalla Camera di Commercio di Asti, è il concorso dei vini più longevo che si organizza in Italia, so, però, che è uno dei più importanti e più attesi con i suoi risultati. Anche negli anni passati il Molise è stato presente nell'elenco dei vini premiati dalla Douja d'Or. L'edizione 2019 ne ha premiato tre: uno prodotto nella provincia di Isernia, il " Sannazzaro " , un " Rosso del Molise " doc 2016 della Cantina Campi Valerio di Monteroduni, immagine alta della vitivinicoltura isernina;  due in provincia di Campobasso, entrambi  doc" Tintilia del Molise ";  Herero 16 (16 sta per 16 gradi alcoolici, un vino corposo),  annata 2015   e San Mercurio 2014, dedicato al patrono di Toro, il piccolo comune non lontano dal capoluogo del Molise. Due vini prodotti dalla cantina Herero SRL, la più giovane (2013) cantina  del Molise, con sede a Campobasso.  Due cantine che hanno puntato sulla

Molise: “Dai progetti faraonici della politica agli empori della Caritas”

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Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 luglio 2019 C'è un cinghiale con tanti piccoli cinghialini  “Mentre c’è chi, in politica, continua a ventilare promesse irrealizzate e irrealizzabili, ad ipotizzare faraonici progetti, compreso l’approdo di imprenditori italiani e stranieri in Molise, e a distribuire prebende ai soliti noti, gli stessi che hanno non poche responsabilità per la condizione sempre più disastrosa di questo territorio, emerge con chiarezza che tanti altri molisani hanno bisogno di ben altre iniziative, come quelle solidali che sta promuovendo la diocesi di Isernia-Venafro in tandem con l’ufficio fondi della Caritas di Roma”.E’ quanto evidenzia l’associazione “Forche Caudine” di Roma, sottolineando la bontà dell’Emporio solidale della Caritas, nato a Roma a Ponte Casilino nel 2008 ed oggi presente in 180 località italiane, a breve Molise compreso. L’associazione ringrazia in particolare l’amico Gennaro Di Cicco, responsabile dell’ufficio fon

Non ha senso piangere sul latte versato

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di Umberto Berardo l'Orangutan difende il suo ambiente L'undici febbraio 2019 il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte incontrava in prefettura a Campobasso i sindaci del Molise, il presidente della regione e i rappresentanti delle forze sociali per illustrare il Contratto Istituzionale di Sviluppo del territorio. La scelta fu di affidare ai sindaci l'elaborazione dei progetti stimolando la capacità propositiva di base e di demandare ad Invitalia l'attuazione del programma di sviluppo. Sono stati presentati successivamente 365 progetti. Il Governo ha convocato di recente in pompa magna a Roma i vertici delle istituzioni locali assegnando appena 220 milioni di euro a fronte dei due miliardi necessari. Invitalia ha pubblicato il 9 luglio la graduatoria dei 66 progetti finanziati. Il presidente Toma e qualche sindaco come quello di Campobasso manifestano piena soddisfazione. Solo ora tredici sindaci, tra cui nessuno delle aree

Il fallimento delle politiche olivicole degli ultimi anni

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Editoriali 05/07/2019   TEATRO NATURLE di Alberto Grimelli Le cisterne piene di olio extra vergine di oliva nazionale non sono frutto del caso. Il mondo olivicolo si è prostituito a quello del commercio e dell'industria. Sedotto e abbandonato, ora deve fare i conti con una crisi senza precedenti, che si aggraverà in au    Il mondo della rappresentanza olivicola ha fallito su tutta la linea. Al Consiglio oleicolo internazionale, laddove si decidono le regole, hanno una direzione apertamente ostile alla politica della qualità per i prossimi quattro anni con la riconferma di Ghedira e Lillo. Le cisterne di frantoi, organizzazioni dei produttori e cooperative restano piene di olio extra vergine di oliva : 71 mila tonnellate secondo il report Frantoio Italia al 1 luglio, dopo che l'Italia ha prodotto 175 mila tonnellate. La quotazione dell'olio extra vergine di oliva nazionale, dopo un'annata disas

1 miliardo di persone ha fame. Oltre 3 miliardi soffrono di malattie croniche legate all’alimentazione.

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 da ReteAmbientalista Il 75% della distruzione planetaria del suolo , dell’ acqua , della biodiversità , e il 50% delle emissioni di gas serra proviene dall’ agricoltura industriale, che contribuisce anche al 75% delle malattie croniche legate al cibo. Contribuisce per il 50% dei gas serra che inducono i cambiamenti climatici . L’agricoltura chimica non restituisce materia organica e fertilità al suolo; sta, al contrario, contribuendo alla sua desertificazione . Richiede anche più acqua, poiché distrugge la naturale capacità del suolo di trattenerla. I sistemi alimentari industriali hanno distrutto la biodiversità del pianeta sia attraverso la diffusione delle monocolture , sia attraverso l’uso di tossine e veleni che stanno uccidendo api, farfalle, insetti, uccelli, portando alla sesta estinzione di massa. L’agricoltura industriale basata su monoculture ad alta intensità di combustibili fossili usa il 75% della terra, ma produce solo il 30% del cibo che mangiamo; e allo s

LA TINTILIA, IL VINO TESTIMONE DEL MOLISE

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La   Tintilia,   questo   vino   molisano   al   femminile, co me   la   Barbera   del   Piemonte,   ha   dimostrato, da   quando   è   stato   chiamato   a   svolgere   il ruolo   di   testimone   di   un   territorio   vocato alla   vitivinicoltura,   di   saper   interpretare magnificamente   il   ruolo   che   gli   è   stato   affidato OINOS  SPAzIO   lIBERO di   pasquale   di   lena Prima     con     l’inserimento,     nel     1988, nella   Doc   “Molise   o   del   Molise”,   come no    dei    19    tipi    di    vino    inseriti    in    quel disciplinare     e,     in     modo     più     deciso e    autorevole,    quando,    nel    2011,    ha avuto    la    piena    fiducia    dei   produttori e    delle    istituzioni    col    riconoscimento, tutto   suo,   Doc   “Tintilia   del   Molise”.   Un test mone   attento,   vero,   che   riesce   col uo    minuto    grappolo    di    pochi    acini, per    di    più    piccoli,    a    esprimere    tutti   i