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L'esplosione del biologico nel Regno Unito

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Drink less, but drink better (Bevi meno, ma bevi meglio): il nuovo mantra del consumatore inglese WINW MWEIDIAN VEEKLY - giovedì 21 marzo Circa il 10% del vino venduto nel Regno Unito sarà biologico prima del 2022. Questo è quanto è emerso da una ricerca che approfondisce la situazione del mercato del vino sostenibile Oltremanica. Lo studio commissionato da SudVinBio e Millésime Bio e prodotto da IWSR delinea come il biologico stia prendendo una fetta di mercato sempre più ampia a discapito della controparte tradizionale e ad una velocità sempre più alta. Un dato interessante è determinato dal prezzo: il costo medio di una bottiglia di vino biologico è di 10,21 sterline, mentre una versione non biologica si aggira attorno a 7,38 sterline. La ricerca conferma, infatti, come i consumatori siano disposti a spendere un 38% in più per una bottiglia di vino biologico. Vediamo insieme i numeri del biologico nel Regno Unito: la crescita segna un incredibile +70% negli ultimi c

Sicurezza: una parola di cui è necessario riappropriarsi:

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AD ALTA VOCE - 26 febbraio 2019 Il 24 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il cosiddetto “ decreto sicurezza “, il provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che restringe le possibilità di accoglienza degli stranieri e introduce una serie di nuove norme sulla sicurezza. In questi mesi di applicazione, il decreto ha avuto effetti pratici quali, per citarne solo alcuni, i trasferimenti di richiedenti asilo via dai CARA, Sprar, Cas, annunci di chiusura di strutture di accoglienza, abolizione dei permessi  di soggiorno per motivi umanitari , l’ampliamento del cosiddetto “DASPO urbano”, che permette a sindaco e prefetto di multare e allontanare da alcune zone della città persone che mettono a rischio la salute dei cittadini o il decoro urbano. Dove per “decoro urbano” non è chiaro cosa si intenda, e può estendersi infinitamente anche al divieto per le persone senza dimora di dormire sulle panchine, in totale assenza di una

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

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Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch  LIFEGATE Ambiente Pubblicato il 28 giu 2018 di Elisabetta Scuri Persino il raggiungimento di un accordo di pace può causare la deforestazione: è solo uno dei dati sconvolgenti presentati da Global forest watch. Ma la soluzione è a portata di mano.  Nel 2017 abbiamo perso una foresta grande quanto un campo da calcio al secondo . Si arriva complessivamente a 29,4 milioni di ettari distrutti , superficie paragonabile a quella del nostro paese.   Lo ha rivelato Global forest watch , piattaforma del World resources institute che sfrutta  Google maps per monitorare lo stato di salute della vegetazione mondiale, collaborando con l’ Università del Maryland . La perdita di alberi non è dovuta soltanto alla deforestazione , ma anche a cause naturali tra cui gli incendi . Va precisato, però, che fenomeni meteorologici es

N’danne

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Ne è passate pù tanta tiempe,  n’danne u munne iève canniate poche,  remas’te cuille de na vote, tale é cuale.   Pù de colpe è precepetate, na reveleziòne une èppriess’ e n’ate. E mò u munne é furie de corre ne è chiù èffannate ma tutte scoppiate. U probbleme ne è chiù de jettà cuille che l’òme ze è già èccaparrate e, pegge èncòre, cuille ca nature à date, ma de uesarle diversamente, cioè ne sule cu s’tommeche ma cu cervielle, n’eccòne a vote, chiane chiane, sapènne ca nge s’ta sule uoie ma pure u demane. Poche poche, n’eccòn’a vote com’èndanne cuanne u mumme gerave che une, duje rote   e ne sapève che iève u sprefunne. N’danne, no mo’ Mo’ vòle, ne recanosce chiù a s’taggiòne e ze crède de èsse lune   e sòle settembre 2018 Allora Non è passato poi tanto tempo,/ allora il moondo era cambiato poco,/ poi di colpo è precipitato,/ una rivoluzione, una dietro l’altra.//   E ora il mondo a furia di correre/ non è

Il fenomeno droga in Molise

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  di Umberto Berardo Dopo le gravi emergenze per l'abuso di sostanze alcoliche e per la ludopatia, recentemente sottolineate ancora una volta dall'attività di sensibilizzazione della Scuola di Formazione all'Impegno Sociale e Politico "P. Borsellino" della Diocesi di Trivento (CB ) , soprattutto la diffusione della droga in Molise sta raggiungendo livelli insostenibili. I dati sono davvero molto preoccupanti. Con il quattro per mille siamo la regione con il maggior consumo di oppiacei in Italia. Dopo la cannabis si allarga l'uso di eroina, di Spice e di altre droghe sintetiche che generano davvero danni irreparabili per la salute di chi le assume. Gli ex assuntori di sostanze stupefacenti iscritti al SERD sono 1300, ma il sommerso sembra molto più preoccupante. Sempre più bassa è la fascia di età dei giovani che iniziano a drogarsi.  Aumenta il numero dei reati per procurasi il contante per l'acquisto delle dosi. Il mercato, come ha s

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ITALIA CONTADINA” - DALL’ESODO RURALE AL RITORNO ALLA CAMPAGNA

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Da sinistra: Dino Campolieti, Rossano Pazzagli, Pasquale Di Lena, Ilaria Zilli, Pino Puchetti Si è svolta ieri pomeriggio, presso la sala Freda del Comune di Larino, la presentazione del libro del Prof. Rossano Pazzagli e della Prof.ssa Gabriella Bonini dal titolo “Italia contadina” - dall’esodo rurale al ritorno alla campagna di Aracne Editrice, v olume realizzato con il contributo della Confederazione Italiana Agricoltori. Un convegno ricco di spunti di riflessione molto importanti, fortemente voluto dal BioMolise – Distretto Frentano, di cui fanno parte 14 Comuni molisani, e dal Sindaco di Larino, che ricopre la carica di Presidente del BioMolise. Il sindaco Puchetti ha salutato i presenti ricordando che il BioMolise, che si avvale della preziosa collaborazione di un illustre Comitato Tecnico Scientifico, presieduto da Pasquale Di Lena che ha coordinato l’incontro, ha lo scopo di valorizzare l’economia locale ed i prodotti biologici che si coniugano indissolubilmente con l

No all'agricoltura industrializzata, un modello fallito che hprodotto solo disastri

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Dedichiamo questo scritto, sempre attento e puntuale, di Giorgio Scarlato al 20 Marzo, la giornata mondiale della felicità voluta dall'Onu Oggi, ma già da diverso tempo, esiste un preciso programma che con pressioni economiche o militari, un gruppo ristretto di potenti agisce nei confronti dei popoli di tanti Paesi deboli obbligandoli a distruggere il proprio sistema di produzione alimentare che per millenni ha funzionato con un modello di "agricoltura scellerata" basato su grandi aziende agricole industrializzate produttrici di derrate globalizzate nel sapore e salubrità, sull'uso di semi ibridi, di semi geneticamente modificati (OGM), sugli agrofarmaci delle multinazionali; quest'ultimi, peggio, strettamente correlati all'aumento dell'incidenza sull'essere umano,  di cancro, morbo di Parkinson, Alzheimer, SLA (sclerosi laterale amiotrofica), autismo, malattie respiratorie, diabete, infertilità, malformazioni fetali, disfunzioni met