LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ITALIA CONTADINA” - DALL’ESODO RURALE AL RITORNO ALLA CAMPAGNA
Da sinistra: Dino Campolieti, Rossano Pazzagli, Pasquale Di Lena, Ilaria Zilli, Pino Puchetti |
Si è svolta ieri pomeriggio, presso la sala Freda del
Comune di Larino, la presentazione del libro del Prof. Rossano Pazzagli e della
Prof.ssa Gabriella Bonini dal titolo “Italia contadina” - dall’esodo rurale al
ritorno alla campagna di Aracne Editrice, volume realizzato con il
contributo della Confederazione Italiana Agricoltori.
Un convegno ricco di
spunti di riflessione molto importanti, fortemente voluto dal BioMolise –
Distretto Frentano, di cui fanno parte 14 Comuni molisani, e dal Sindaco di Larino,
che ricopre la carica di Presidente del BioMolise. Il sindaco Puchetti ha
salutato i presenti ricordando che il BioMolise, che si avvale della preziosa
collaborazione di un illustre Comitato Tecnico Scientifico, presieduto da
Pasquale Di Lena che ha coordinato l’incontro, ha lo scopo di
valorizzare l’economia locale ed i prodotti biologici che si coniugano
indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, per
raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e
culturali.
L’intervento del Prof.
Pazzagli è stato preceduto da un’attenta analisi della prof.ssa Ilaria Zilli, docente di Storia
Economica dell’Università degli Studi del Molise, che ha parlato del libro come
di una lettura particolarmente interessante sulla storia dell’Italia nel
secondo dopoguerra e delle difficoltà che si sono susseguite circa la scelta della
strategia più giusta per lo sviluppo del nostro Paese. Nel volume si fa
riferimento ad “un’utopia concreta” con
la quale gli autori chiedono all’agricoltura di svolgere un ruolo
multifunzionale, che non si limiti solo a nutrire l’umanità, ma che assicuri ad
essa energia pultita, salvaguardia dell’ambiente, miglioramento della qualità
della vita, integrazione dei sistemi economici e sociali, valorizzazione e
miglioramento del paesaggio.
Presente all’incontro anche Donato Campolieti, Direttore
CIA Molise, che ha sostenuto la tesi secondo cui l’agricoltura non può essere
solo nozionistica, ma deve fondarsi anche sulla cultura, la passione, la storia
del passato e dei valori, applicando alla professionalità la consapevolezza che l’agricoltura in Molise
non può competere con grandi numeri e produzioni, ma puo' svolgere un ruolo da
protagonista con produzioni tipiche.
Il convegno si è concluso con l’intervento del prof.
Pazzagli che col suo libro ha voluto
raccontare la storia di un’Italia che deve molto ai contadini
e all’agricoltura per la qualità dell’alimentazione, la bellezza del paesaggio,
per un diffuso patrimonio territoriale che ha generato valori economici e
culturali.
Una storia che dalla metà del ’900
è stata caratterizzata dall’esodo rurale e i cambiamenti del paesaggio sono
stati i segni più eloquenti di una grande trasformazione che ha privilegiato
l’industria e la città, spezzando i legami con il territorio e marginalizzando
il mondo rurale. A causa del boom economico, le aree interne, il lavoro e le
imprese contadine hanno pagato un prezzo altissimo.
Oggi, secondo gli autori, nell’orizzonte
della crisi strutturale del modello di sviluppo, è venuto il tempo di
riannodare i fili con la storia rurale del Paese, di riprendere la strada della
campagna. È l’invito ad un nuovo protagonismo e ad una ritrovata dignità
dell’Italia contadina perché, come ha concluso il prof. Pazzagli, “l’unica storia possibile è la storia
utile”.
Valore aggiunto della serata un
interessante dibattito che ha visto protagonisti alcuni componenti del Comitato
Tecnico Scientifico, Antonio
De Cristofaro, Paolo Di Luzio e Michele Tanno, il presidente onorario del
BioMolise, On. Giovanni Di Stasi, Caterina Franceschini e Pardo Di Paolo.
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