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L'olio di Flora 2017, la bontà di un territorio e di una varietà autoctona

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Grazie a   quanti hanno collaborato alla raccolta 2017   (inizio – fine ottobre) di olive sane e ricche di ottimo olio, e, grazie alla Cooperativa Olearia Larinese, al presidente ed ai suoi bravi collaboratori, possiamo dire che, per L’Olio di Flora Bio, extravergine di oliva “Gentile di Larino, è stata un’annata eccellente .   Siamo contenti delle sue qualità A dimostrarlo   i positivi giudizi   e i tanti complimenti dei suoi fedeli estimatori e clienti, che l’hanno già ricevuto; gli applausi   di chi, per la prima volta,   l’ha assaggiato. A conferma della sua bontà, la medaglia d’oro assegnata a L’Olio di Flora, dal Premio “Goccia d’Oro” 2017, 14a edizione, il premio che noi amiamo di più essendo stato il primo che il nostro olio ha ricevuto alla sua prima uscita (2007) sul mercato. A conferma, anche, l’analisi chimica che mette in evidenza la bontà dei parametri e degli elementi che fanno dell’olio extravergine di oliva, che - sia chiaro - non è da considerare un medicin

Il Molise come Macondo.

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Domenico Di Lisa Un signore molisano, partito per andare oltreoceano quaranta - cinquanta anni fa, non ha mai fatto ritorno in Molise e non ha seguito le vicende politiche della nostra regione. Preso dalla nostalgia, decide di fare un viaggio nella terra di origine   e lo fa in questa fase preelettorale. Ascoltando i nomi dei potenziali candidati alla Regione o al Parlamento ha un sobbalzo ed arriva alla conclusione che il Molise è una terra magica nella quale esiste il dono dell’immortalità. Almeno in politica. Infatti, associa immediatamente il cognome Frattura a Fernando, Di Giacomo a Pietro, Iorio a Raffaele,   Ruta a Nunzio,   Vitagliano a Giuseppe, Totaro a Mario, Veneziale a Gabriele. E la lista potrebbe continuare.   L’iniziale stupore si trasforma rapidamente nel convincimento che nella terra che aveva lasciato esiste una ereditarietà delle cariche istituzionali e che, contrariamente a quanto aveva immaginato, è rientrato in un Molise che fa fatica a trasformarsi in

Molise Domani: un progetto di sviluppo sostenibile per il futuro del nostro territorio

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Don Alberto Conti, Don Franco D'Onofrio Dr. Gennaro Barone, don Antonio Di Lalla La politica non è spartizione per incolti, affamati di soldi e di potere, ma coinvolgimento e partecipazione, base solida per una vera e salutare democrazia. Ed è la democrazia la condizione prima di un progetto di cambiamento dell’economia,della società, della classe politica e dirigente di questo nostro Molise. La possibilità di una sua rinascita utilizzando i tanti e importanti valori e le preziose risorse proprie del suo territorio, in particolare la storia, la cultura, le tradizioni, la biodiversità, l’ambiente e i paesaggi che sono lo specchio di questo prezioso bene comune. A partire dalle aree interne, quelle più colpite da uno sviluppo impostato sullo spreco dissennato proprio dei valori e delle risorse, dove molti paesi rischiano, con il crescente abbandono, la chiusura.  Sandro Del Fattore, Famiano Crucianelli, Tecla Boccardo e Maria Antonietta Conti Si parla di cres

i consorzi di bonifica devono essere "bonificati" per rimanere in vita

Si ritorna ancora sulla gravissima problematica che attanaglia il mondo agricolo regionale sulla tenuta in vita dei consorzi di bonifica basso-molisani, enti di diritto pubblico,  sperando che il Governo regionale  possa affrontare questo spinoso nodo in modo definitivo.   Non si entrerà in merito alle competenze, obblighi, funzioni amministrative e responsabilità tra Regione ed enti consortili; saranno oggetto  di confronto prossimamente in modo  più dettagliato.  Oggi, i consorzi di bonifica, per il reddito agricolo, sono delle bombe ad orologeria;  in un passato non tanto recente furono postifici, assunzioni ad "umma a umma", stipendifici, carrozzoni burocratici elefantiaci "creati" ad uso e consumo per "logiche" politiche clientelari. Il contadino, oggi, non può più permettersi il lusso di pagare gli errori commessi, mala gestione compresa, di enti che sono un sistema dispersivo, incoerente e costoso  visto che, da sempre, i con

Attuare la Costituzione per evitare le derive fasciste e parafasciste

di Umberto Berardo Ci sono strutture di diverso carattere ed episodi o, se preferite, eventi che non lasciano perplessi soltanto, ma inquietano non solo in quanto fanno riferimento a idee inaccettabili sul piano ideologico, respingendo taluni diritti fondamentali degli esseri umani, ma anche perché si ispirano a metodologie e tecniche contrarie ad ogni forma di convivenza rispettosa degli ideali altrui e perciò stesso neganti i principi fondamentali della democrazia. Quale senso ha sul piano umano banalizzare la figura di una martire del nazismo come Anna Frank diffondendone la foto in uno stadio con la maglietta della Roma e che riferimenti sportivi si possono attribuire ad un simile gesto che taluni hanno definito di pura goliardia? Don Biancalani, parroco di Pistoia, viene attaccato da gruppi che non accettano la sua accoglienza verso immigrati africani; poi esponenti di Forza Nuova si presentano la domenica alla celebrazione eucaristica "per vigilare" sull

U PENZIERE E IL DIALETTO, LE LINGUE, L'IDENTITA'

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Al dialetto larinese, ai dialetti molisani e a quelli sparsi sui mille territori italiani. Alla lingua italiana e alle lingue di ogni Paese del mondo, in un momento in cui queste straordinarie espressioni d’identità rischiano di essere cancellate e di rimanere schiacciate definitivamente sotto il rullo compressore dell’omologazione e della uniformità per colpa della loro diversità. A questi fondamentali valori la ristampa, dopo 28 anni – grazie alla mia Flora - de “U penziere”, questo mio libro di poesie in dialetto larinese, tradotto anche in inglese. Duemila copie diffuse ed esaurite dopo una serie di presentazioni a Larino, Firenze, Siena, Lucera, Campobasso, e, poi, in Canada (Toronto, Vancouver, Montreal, Hamilton), negli Stati Uniti, al “Coffee Hause”, il più antico circolo culturale di New York. Ed è qui, in questi incontri con centinaia di persone, che non conoscevano neanche l’italiano e mi applaudivano,che ho capito la forza del dialetto quando anima la poesia.Al d

Il Comitato Scientifico del Biodistretto Laghi Frentani ha scelto Pasquale Di Lena 

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Un ampio Comitato Scientifico, in rappresentanza del mondo dell’Università del Molise, dell’ambientalismo, dell’imprenditoria agricola e della ricerca tecnica e applicata in agricoltura e selvicoltura Il Biodistretto Laghi Frentani è un’associazione costituita da 14 Comuni fondatori e produttori biologici, con sede a Larino, rappresentativa di un’area omogenea che va dall’antica capitale dei Frentani a San Giuliano di Puglia; da Ururi a Ripabottoni. Un’Associazione che, da oggi, ha il supporto di un Comitato Scientifico composto dalla d.ssa Loredana Pietroniro, esperta di agroalimentare, responsabile di Slow food Molise; dai professori docenti Unimol,. Rossano Pazzagli, direttore centro ricerche Aree interne; Antonio De Cristofaro, Controllo biologico e Apicoltura; Filippo DE Curtis, patologia vegetale; Dr. Michele Tanno, agronomo, fondatore e responsabile Arca Sannita; Dr. Pasquale Di Lena, già Segr. Gen. Ente Mostra Vini- Enoteca Italiana di Siena; Dr. Paolo Di Luzio, agronomo,