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GRUMI DI PRECARIETA'

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di Nicola Picchione                                                                                          E' una parola che spaventa. Poggi sulle sabbie mobili, sei portato via da una corrente che ti trascina via in un futuro che ti minaccia. Precario il lavoro: come puoi farti una famiglia? Precarie le unioni. Non è precario solo il lavoro, siamo passati da una società solida a una fluida anche per l'illusione di una libertà individuale assoluta allergica ai legami, alla stabilità. Cadono i vincoli della famiglia, ognuno vive per sé. Cadono anche i vincoli della fede, la religione si scioglie nella sociologia, dalla promessa della vita eterna e del paradiso scade nella promessa del pane quotidiano che non ti può dare: il benessere del corpo ha corrotto l'anima. Non più uno sciame compattato da una intelligenza collettiva che supera quella individuale. Non si marcia insieme, ognuno per proprio conto per la propria salvezza. Cadono gli ideali che rotolano

NIENTE E’ ANCORA PERSO, SE IL PARLAMENTO ITALIANO ESPRIME IL SUO NO AL CETA

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di Pasquale Di Lena Il trattato, Ceta, approvato lo scorso mercoledì e, in pratica, già operativo, può essere, però, cancellato dai 38 Parlamenti nazionali dei 28 stati membri dell’Unione europea. Questo passaggio, non previsto dall’Europa e imposto dalla rete con milioni di firme raccolte, è una vittoria della mobilitazione della società civile europea che, in questo modo, ha fatto sentire la propria voce, grazie a Avaaz in particolare. La stessa mobilitazione che deve servire per far dire No al Ceta al   Parlamento italiano e a quelli dei rimanenti 27 Paesi dell’Europa. Se l’approvazione del Ceta, il trattato Eruopa – Canada, per i suoi risvolti negativi riguardanti, il territorio, l’ambiente, i principi di solidarietà e di cooperazione, le disuguaglianze e i diritti, ha aperto una delle pagine più negative scritte dal Parlamento europeo, ci sono spiragli che fanno intravedere la luce e capire che niente è perduto. Si tratta del passaggio, per l’approvazione definitiva di ques

L’attacco al territorio e all’agricoltura contadina mette a rischio il primato delle eccellenze Dop e Igp 

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Nella scorsa settimana è stato presentato il 14° rapporto sulle Eccellenze agroalimentari, dop, igp e stg, italiane e i media, in particolare giornali e periodici del settore, lo hanno pubblicato, - chi interamente e chi in parte - senza alcun commento.   Il rapporto mostra un quadro altamente positivo e lo fa con una serie di numeri, significativo quello delle 814 Indicazioni geografiche, che segna un primato dei territori italiani e delle loro eccellenze alimentari, vini compresi.   I primi al mondo e neanche ci facciamo caso. Certo per noi è normale esserlo, vista la storia della ruralità diffusa in questo nostro Paese   e i suoi caratteri, con mille e mille territori in grado di esprimere qualità e diversità di prodotti.   Sono, questi caratteri, tanta parte della fama della nostra cucina e delle ragioni del riconoscimento di uno stile di vita, ancor prima che di uno modo di mangiare, qual è la Dieta Mediterranea. Eppure il processo per arrivare ad alzare le braccia sul grad

VERITA’ E GIUSTIZIA SUL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

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Antonio De Lellis che ha curato il libro "La vita prima del debito" Esiste una causa comune ai disastri, saccheggi e devastazion i  ambientali? Esiste una causa comune al malessere sociale determinato dalla mancanza di servizi  essenziali e dalla mancanza di reddito? Noi crediamo di sì. Si chiama debito! Tutte queste cose hanno a che fare con la democrazia? Se vuoi saperne di più partecipa all'assemblea nazionale di Roma prevista per il 4 marzo dalle 10,00 alle 17,00 c/o Spin Time Lab – Via S. Croce in Gerusalemme 55. Assemblea nazionale di Cadtm Italia De Lellis e una delle tante inizia a Termoli (Comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi) Il mondo in cui viviamo è sempre più ingiusto. La forbice tra i pochi che possiedono tutto e la gran parte delle popolazioni che non hanno nulla, in questi ultimi trenta anni si è allargata a dismisura. Nel capitalismo basato sulla finanza, l’economia contemporanea si

Oscuri presagi sul futuro dell'Unione Europea

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di Umberto Berardo   Il Manifesto di Ventotene, che è alla base della costruzione dell'Unione Europea, come le idee di Delors hanno fatto sognare politiche comuni capaci di realizzare certo un mercato unico, ma soprattutto istituzioni democratiche, convergenza nella garanzia dei diritti, sviluppo e solidarietà, condizioni accettabili di vita per tutti i cittadini e capacità d'integrazione politica. In diverse occasioni abbiamo scritto che la sovranità decisionale dei popoli nelle istituzioni europee è davvero marginale rispetto ai poteri delle oligarchie finanziarie e dei governi nazionali dei Paesi più ricchi. L'Europa dei popoli purtroppo è stata sostituita progressivamente da quella dei tecnocrati cui le istituzioni dell'Unione e quelle dei singoli Stati si sono piegate progressivamente assecondandone una visione della società distorta e funzionale ad un neoliberismo tra i più deleteri e disumani avuti nella storia al punto da portare la povertà assolut

L’UNITA’, il giornale fondato da Antonio Gramsci il 12 febbraio del 1924

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“La vita non è quella che hai vissuto – ho letto da qualche parte – ma quella che hai nella memoria per raccontarla” Ripensando allo sfogo   di qualche giorno fa di Bobo, attuale direttore de L’Unità, mi è tornato in mente il rapporto durato quarant’anni con questo giornale, che, oggi, ripenso come il libro di scuola quotidiano, per me e per le centinaia di migliaia di lettori che lo compravano ogni mattina. Lettori affezionati che sapevano il ruolo e il significato de L’Unità nel corso di tanti decenni, quando l’hanno vista clandestina nelle mani dei comunisti e degli antifascisti; dei partigiani, con i fucili sulle spalle, in montagna, a vivere la guerra contro il fascismo   e gli invasori nazisti, dopo il tradimento dei Savoia; degli operai che già avevano salvato le loro fabbriche da chi le voleva smobilitare per appropriarsi delle macchine; degli italiani che hanno gridato la loro gioia di liberazione sventolando il tricolore; dei nostri soldati che tornano dalle prigio

Osterie d’Italia – Guida 2017- i magnifici 11 ristoranti del Molise.

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Anche quest’anno Michele Raspa del Ristorante “Marina”, San Salvo " mi ha messo da parte una copia della Guida " Osterie d'Italia ", dove, da sempre, è presente il suo ristorante di “solo pesce”. Mio caro amico e grande cultore, non da oggi, dell'olio, con una presenza costante   di sette/ otto etichette di aziende abruzzesi e, anche, molisane, fra le quali La Casa del Vento con il suo L’Olio di Flora , un “ Gentile di Larino ”, biologico. L’olio al Ristorante Marina è cultura com’è cultura il “ brodetto alla vastese ”. Ringrazio Michele del gentile dono prima di sfogliare con voi lettori la Guida“ Osterie d’Italia” 2017 , che si presenta con la sua copertina gialla e, in alto, una striscia bianca con la chiocciolina di Slow Food, che la pubblica come sussidiario del MangiarBere all’italiana . Il Molise viene presentato, con la sua cartina geografica, a pagina 610 con una descrizione, a pagina 611,diversa dall’edizione dello scorso anno, ma anche questa