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L’Olio di Flora bio Goccia D’Oro 2014

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Comunicato stampa   L’Olio di Flora di Pasquale Di Lena di Larino torna a vincere il Premio Goccia d’Oro, questa volta   nella categoria Biol.     Un successo ancora più grande se si pensa al prestigio del Concorso “Goccia d’Oro”, riservato agli oli molisani, e, soprattutto, all’annata difficile, particolarmente tremenda per chi ha voluto mantenere fede alla coltivazione biologica.   Un’annata ricordata ieri, nel corso della festa della premiazione nel Palazzo Ducale di Larino dal curatore del premio, Maurizio Corbo, che ha detto “Nonostante le condizioni avverse, il Molise grazie al concorso Goccia D’Oro , giunto alla sua 11a edizione, visti i risultati, mostra la bellezza dell’olivicoltura regionale: pochi gli oli difettati, con alterazioni relative al temuto parassita mosca dell’olivo , molti invece sono risultati gli oli extravergini che si sono contraddistinti con note di pregio ed hanno raggiunto valutazioni ragguardevoli …   Il concorso Goccia D’Oro – ha concluso

Il premio Goccia d'Oro 2014 a 14 oli eccellenti del Molise

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  su Italia a Tavola ( www.italiaatavola.net )   Dei 56 oli extravergine in gara all'ultima edizione del concorso Goccia d'Oro, 14 sono stati premiati con il massimo riconoscimento. Tra le novità di quest'anno la categoria “Biologico” e quella riservata agli oli Dop Ben 56 i campioni di olio extravergine di oliva pervenuti nella sede di Larino (Cb) dell’Arsiam (l’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura molisana) da ogni parte del Molise, a testimoniare, vista la terribile annata dell’olio 2014, l’interesse per il concorso Goccia d'Oro giunto alla sua 11ª edizione. La scorsa domenica, proprio a Larino, nell’antica capitale dei Frentani, culla, dal 1994 dell’associazione nazionale delle Città dell’Olio, si è svolta la grande festa della consegna della Goccia d’Oro ai 14 oli vincitori. Tra le novità di questa edizione la categoria Biol, che ha visto trionfare l’olio di Flora di Larino (Cb); medaglia d’argento per l’olio biologico di Alessandro Patut

Premio Goccia D’Oro 2014

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   Vedere L’Olio di Flora, il mio olio, tornare, dopo qualche anno di silenzio, a vincere di nuovo il Premio Goccia d’Oro nella categoria Biol, e, vincerlo in questa annata particolarmente difficile, tremenda per i più, mi ha dato una doppia gioia e non poca commozione di fronte a un pubblico attento e appassionato dell’olio extravergine di oliva che era presente nella sala degli incontri di Palazzo Ducale di Larino.    foto di Alessandro Monaco                   Una sala strapiena quella che ha vissuto la grande festa della consegna dei 14 premi assegnati ai vincitori del Concorso Goccia D’Oro 2014, alla presenza del sindaco di Larino, Avv. Vincenzo Notarangelo, dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla e di Maurizio Corbo, inventore, promotore e regista di tutt’e undici le manifestazioni che si sono svolte fino ad ora.       Ben 56 i campioni di olio extravergine di oliva pervenuti nella sede di Larino

Goccia d'Oro e Olio in Corto. Larino festeggia così l'extra vergine

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Un fine settimana interamente dedicato al succo di oliva dove protagonisti saranno cortometraggi di giovani filmaker italiani che potrebbero diventare importanti strumenti di valorizzazione dei territori olivicoli italiani, dando dignità e valore aggiunto al prodotto                                 Larino, grazie alle sue “Città dell’Olio”, l’associazione nazionale nata proprio qui vent’anni fa, precisamente il 17 di dicembre 2014 in un mattino gelido, e, grazie al Concorso “ Goccia d’Oro" , che si ripete da 11 anni, tornerà, questo fine settimana e quello della settimana prossima, ad essere il luogo che da millenni parla di olio e, in particolare, di quello dal fruttato delicato ricavato dalla varietà autoctona “Gentile di Larino”. E non solo, a completare il quadro delle iniziative che Larino, antica capitale dei Frentani, dedicherà all’olivo e al suo olio ci saranno la presentazione e la premiazione dei cortometraggi della pr

Eco della festa di apertura de “la casa della paesologia”

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Treviso - una delle vallate Il giorno dell’immacolata che, a mio parere ha segnato la fine di questa stagione strana di un’interminabile estate, l’ho dedicato a un’iniziativa che, con le sue ali che volano già verso il futuro, considero di grande attualità: l’inaugurazione de “la Casa della Paesologia”. Ho faticato un po’ per arrivarci in quel punto sospeso, alto tra le nuvole, che è Trevico, nella parte orientale dell’Irpinia che lascia alla Daunia di scendere sul Tavoliere fino al Gargano e al Mare di Manfredonia. Trevico . la piazzetta di fronte a La Casa della Paesologia Una terrazza di 360° che apre ad ampie vallate, con lo sguardo ferito da un susseguirsi di pale eoliche, come a significare la fragilità dei territori che appartengono all’Appennino, cioè a quelle aree interne che un grande studioso, Rossi Doria, aveva rappresentato come osso di questa nostra Italia. L’Appennino è tutto quello che rimane, insieme con i rimanenti territori delle regioni meridionali,

Rompere gli schemi a partire dalle Regioni Abruzzo e Molise

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  A Trivento ieri sera, alta sul corso del Trigno che sfiora il Santuario della Madonna del Canneto, per seguire la presentazione di un bel libro “ Rompere gli schemi per creare il nostro futuro”, promosso da Don Alberto Conti. Un prete, che io ho sempre stimato per il suo coraggio e la sua lucidità di pensiero, oggi parroco in un paesetto di fronte a Trivento, oltre il Trigno, Castelguidone,   dove, grazie anche alla sua responsabilità della Caritas diocesana, continua la battaglia contro i mali che colpiscono gli uomini, soprattutto l’identità espressa dai territori di appartenenza, senza perdere, però, la speranza.   Anzi, indicando la strada, quando dice “Rompere gli schemi… a partire dalle Regioni Abruzzo e Molise che in questo hanno il ruolo più importante … ponendo al centro delle priorità il lavoro, la cui creazione dovrà essere il parametro sul quale considerare il valore dei progetti e delle iniziative. Dobbiamo essere pronti, in una parola, a vivere un’epoca i

NO ALLA CHIUSURA DELL'ENTE MOSTRA VINI - ENOTECA ITALIANA DI SIENA

https://www.change.org/p/regione-toscana-comune-di-siena-ministro-politiche-agricole-e-forestali-no-alla-chiusura-dell-ente-mostra-vini-enoteca-italiana-di-siena?utm_campaign=responsive_friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&recruiter=38746365 No alla chiusura dell’Ente Mostra Vini – Enoteca Italiana di Siena Chiediamo al Capo del Governo italiano ed al suo Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; agli enti senesi ed alla Regione Toscana, alle organizzazioni professionali agricole ed a quelle rappresentative del mondo del vino e dell’agroalimentare italiano, ai vitivinicoltori tutti, di fare quanto è nelle loro possibilità per salvare dalla chiusura annunciata l’Ente Mostra Mercato dei vini tipici e di pregio e la sua Enoteca Italiana , che hanno sede a Siena. No alla chiusura dell’Ente e della sua Enoteca per non vedere andare disperso un patrimonio di cultura e professionalità, che ha dato un contributo sostanziale a