Un taglio secco all'agricoltura da parte del governo Renzi
riportiamo integralmente l'articolo uscito questa mattina su Teatro Naturale, ma prima ci preme dire che mentre c'è chi distrae i coltivatori con la percentuale degli italiani che hanno fatto la pasquetta o che coltivano l'orto e mentre c'è chi non dice niente, le campagne si spopolano per lasciare libero il territorio a insediamenti industriali che non hanno niente a che vedere con l'agricoltura, la zootecnia, la sostenibilità. Ci stanno togliendo di mano il bene più prezioso, il territorio e l'attività che dona all'uomo il cibo, e lo fanno con la complicità di chi dovrebbe difendere il territorio con i denti e con le unghie e di chi un tempo era schierato con il mondo del lavoro e quello agricolo, soprattutto braccianti, mezzadri e coltivatori. Lo fanno con il ciarlatano di turno che ha l'abilità di farti vedere quello che ti dà con una mano e non quello che si riprende con due. Intanto il mondo delle campagne muore e, con esso, un mondo di storia