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NUOVO RICONOSCIMENTO AI VINI DELLE CANTINE BORGO DI COLLOREDO DI CAMPOMARINO

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    Dopo la medaglia d’argento al Concorso mondiale di Bruxelles per il suo “Gironia rosso riserva” Biferno Doc 2006, le Cantine di Borgo di Colloredo vengono di nuovo premiate con una medaglia di merito alla Selezione vini da pesce che si è svolta in quell’angolo bello dell’Adriatico che è la Riviera del Cònero, affiancata ad Ancona.  A prendere la medaglia di merito nella Categoria “Vini bianchi tranquilli a d.o.” la “ Falanghina Doc Molise 2012” scelta tra oltre 500 altri vini concorrenti. Un riconoscimento che premia le Cantine di Borgo di Colloredo dei fratelli Enrico e Pasquale Di Giulio da sempre impostate per la produzione di qualità e premia il Molise che, pur se piccola, mostra di essere una realtà vitivinicola. pasqualedilena@gmail.com

UNA MEDAGLIA D’ORO E TRE D’ARGENTO PER I VINI MOLISANI

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   E' LA "TINTILIA" IL GRANDE VINO DEL MOLISE, IL TESTIMONE DI UN TERRITORIO VOCATO ALLA QUALITA'   Il concorso mondiale dei vini di Bruxelles, il più noto e più importante nel mondo, ha premiato il Molise con una medaglia d’oro assegnata al vino Tintilia- Molise Doc 2009 della Cantina Quadrifoglio “Terre Sacre” di Montenero diretta da Alfredo Palladino che ha ricevuto per il suo Rispetto rosso – Molise doc 2008, una seconda medaglia, questa volta d’argento. Con questa medaglia si è affermato un’altra il vino Macchiarosa, una Tintilia- Molise doc 2009 delle Cantine Cipressi di San Felice del Molise e il Gironia rosso riserva-Biferno Doc delle Cantine Borgo di Colloredo dei fratelli Di Giulio di Campomarino.       Un successo che conferma le medaglie degli anni passati delle Cantine Cipressi e Borgo di Colloredo e che premia la Cantina Quadrifoglio con ben due medaglie, di cui una d’oro.     Un successo non facile se si tiene conto che il C

I PATRIARCHI E I GIGANTI DEL MOLISE TESTIMONI DEL TEMPO E DEL TERRITORIO

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  Solo rispettando i nostri patriarchi e i nostri giganti possiamo costruire il futuro della nostra olivicoltura. Anche nel Molise è uno straordinario patrimonio quello degli olivi secolari, con Venafro, Pozzilli, Portocannone, i territori più rappresentativi di questo spettacolo del tempo, dell’ambiente e del paesaggio. Solo rispettando i nostri patriarchi e i nostri giganti, straordinari testimoni del tempo e del territorio, possiamo costruire il futuro dell’olivicoltura molisana e nazionale. È questo il messaggio che, anche in rappresentanza dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, ho voluto lanciare in occasione della bella iniziativa di Portocannone promossa e perfettamente organizzata da Giovanni Muricchio per conto della locale cooperativa olivicoltori e dell’Arsiam. E’ giunto il tempo di individuare e catalogare organizzare questo straordinario patrimonio di olivi secolari per organizzarlo e evitare, così, l’estirpazione selvaggia di questi monumenti,

GRAZIE PROSECCO

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    Il Prosecco, spumante e frizzante, sempre più trascinatore del successo del vino italiano sui più importanti mercati del mondo e del primato della nostra esportazione. La vitivinicoltura molisana che, anche se   è l’1% di quella nazionale, ha molto da apprendere dal successo del Prosecco soprattutto per impostare anch’essa, insieme con le istituzioni, una strategia di marketing necessaria per vivere le soddisfazioni che il mercato dà. Perché il Prosecco? Questo vino, nella versione spumante e frizzante, continua a conquistare spazi di mercato e mercati, tant’è che nel 2012 è riuscito a ottenere un risultato esaltante come quello di far dire che una bottiglia su 5 distribuita sui mercati del mondo è firmata Prosecco. Una vera e propria corsa che non sembra doversi arrestare nei prossimi anni visto che il 61,2% della produzione arriva su tre mercati (Regno Unito 24,1%; Stati Uniti 22,3% e Germania 14,8%) e il 38,8% sui rimanenti mercati del mondo. Dai dati elabora

L'OLIVO E L'OLIO PROTAGONISTI A PORTOCANNONE

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L'olivo e l'olio di nuovo protagonisti venerdì p.v. a Portocannone dopo la bella iniziativa e il successo di "Un filo d'olio" che si è svolta sabato a Petacciato. Portocannone, insieme a Venafro e Pozzilli, è la città dell'olio più impressa da oliveti secolari con molti olivi segnati dal tempo dei secoli. Veri e propri giganti che danno al territorio e all'olivicoltura un valore aggiunto ancora tutto da sfruttare in quanto a biodiversità, resistenza, qualità e peculiarità dell'olio, richiamo turistico.   Come a Petacciato si parlerà anche di "Olio e salute" e di quel patrimonio culturale fondamentale che la "Dieta Mediterranea". Una bella occasione per vivere in questa bella città dell'olio di origine albanese, posto lungo  i tratturi e teatro di una carrese ricca anche qui, come a San Martino e Ururi, di passione, esaltazione del carro vincitore e delusione di quello o quelli che hanno perso.

A TERMOLI LA GIORNATA NAZIONALE DEL VINO E DELL'OLIO

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CAMPO LIETO

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Campolieto   è il nome di un consorzio di associazioni, cooperative, aziende e istituzioni in fase di costituzione, che opererà per il recupero dei terreni e delle aree abbandonate con il ripristino delle culture e delle attività ad esse legate; delle arti e dei mestieri, che sono componenti importanti della vita e del progresso delle nostre comunità e la base per un recupero e sviluppo dei piccoli centri, cioè l’anima e il cuore del Molise la rappresentazione della sua vera e sola identità. Campolieto, in onore del piccolo centro, non lontano da Campobasso, che guarda la valle del Fortore, ma soprattutto quale auspicio di tanti altri CAMPO-LIETO   al servizio delle aree interne che sono la polpa e l’osso di questo nostro Molise. Mons. Bregantini Tutto nasce dalla necessità di occupare ragazzi in stato di disagio e gli immigrati arrivati nel Molise   nell’ambito del programma emergenza Nord Africa, ospiti in diverse   comunità. Padre GianCarlo Bregantini lancia l