GRAZIE PROSECCO


 
 


Il Prosecco, spumante e frizzante, sempre più trascinatore del successo del vino italiano sui più importanti mercati del mondo e del primato della nostra esportazione. La vitivinicoltura molisana che, anche se  è l’1% di quella nazionale, ha molto da apprendere dal successo del Prosecco soprattutto per impostare anch’essa, insieme con le istituzioni, una strategia di marketing necessaria per vivere le soddisfazioni che il mercato dà.

Perché il Prosecco? Questo vino, nella versione spumante e frizzante, continua a conquistare spazi di mercato e mercati, tant’è che nel 2012 è riuscito a ottenere un risultato esaltante come quello di far dire che una bottiglia su 5 distribuita sui mercati del mondo è firmata Prosecco.

Una vera e propria corsa che non sembra doversi arrestare nei prossimi anni visto che il 61,2% della produzione arriva su tre mercati (Regno Unito 24,1%; Stati Uniti 22,3% e Germania 14,8%) e il 38,8% sui rimanenti mercati del mondo.

Dai dati elaborati dal Corriere Vinicolo leggiamo che è  il Prosecco, oggi, la motrice del vino italiano con il suo primato di quantitativi esportati superiori ai i 21 milioni di ettolitri nel 2012.

Uno straordinario risultato che premia l’impegno e la fiducia dei produttori e la strategia di marketing che, impostata solo qualche anno fa, ha mostrato di essere vincente.

Sempre dal Corriere VInicolo, registriamo  il saldo attivo( +5%)  della bilancia agroalimentare con 35,8. miliardi di euro il valore della nostra ’esportazione contro i 31,9 mld spesi per i prodotti importati. Un risultato altamente positivo grazie anche grazie al contributo del vino che, con un saldo positivo di 4,4 miliardi di euro, rappresenta il 13% del totale fatturato dell’agroalimentare italiano nel mondo.

Non ci è dato sapere il quadro della situazione del vino molisano che, se risponde al valore della superficie coltivata e dei quantitativi prodotti, conferma il dato dell’1% rispetto a quella italiana.  


Può sembrare poca cosa ma per il Molise non è così. Il vino come pure l’olio sono importanti non solo per l’incidenza che queste due colture hanno sul valore complessivo dell’agricoltura regionale e, come tale, sul paesaggio e l’ambiente, l’occupazione e gli scambi commerciali, ma per la presenza di sempre nuovi imprenditori, giovani e soprattutto donne, senza dimenticare il valore promozionale dell’immagine del Molise.

Un quadro molto chiaro per i frequentatori della Scuola del Gusto che, con l’ultima delle escursioni sul territorio molisano, va a chiudere la sua prima esperienza, tutta dedicata al vino, con grande soddisfazione di chi l’ha pensata e, grazie al contributo dell’Istituto Agrari oSan Pardo di Larino,l’ha realizzata con grande soddisfazione di tutt’e cinquanta i frequentatori protagonisti.

La questione marketing, infatti, ha rappresentato un po’ il filo conduttore della Scuola del Gusto ed ha fatto emergere l’aspetto della priorità che essa ha per un’azienda e per la stessa programmazione regionale che, se vuole pensare al futuro del vino, dell’olio, del tartufo, dei latticini e caseari, dell’ortofrutta, cioè delle eccellenze dell’agroalimentare molisano, deve dotarsi di una strategia di marketing da mettere a disposizione dei produttori singoli e, ancora meglio, se  associati.
l'azienda storica del Prosecco
 

pasqualedilena@gmail.com

Commenti

Post popolari in questo blog

La Biodiversità, valore e risorsa da preservare