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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

IL VIAGGIO Un racconto di Nicola Picchione

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Sul numero di Ottobre de LA FONTE E’ un racconto molto bello firmato da Nicola Picchione di Bonefro, che ho conosciuto pochi giorni dopo l’alluvione di Firenze, io studente nella città del giglio e lui, già medico, da poco arrivato alla Scuola medica militare in Costa San Giorgio, dove continua a studiare per la specializzazione in cardiologia, che consegue presso l’Università di Torino. Alla fine del servizio militare entra come cardiologo all’ospedale Ognissanti, poco lontano dall’Arno e da Ponte Vecchio, dove lavora fino alla pensione. Un’amicizia nata tra due molisani che si riconoscono lontani dal Molise e poi coltivata da una lunga frequentazione nel tempo della mia permanenza, non breve, a Firenze e in Toscana. Nicola è, non solo il mio caro grande amico, ma una persona davvero speciale per la sua umanità; la sua professionalità, un cardiologo stimato, davvero bravo; un pozzo di cultura, soprattutto classica; un appassionato di arte; un musicista di mandolino; un bravissi...

I Tedeschi riconquistano oggi parte di Trieste italiana

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di MicroMega PAOLO MADDALENA maddalenaDedichiamo l’articolo di oggi a un fatto di enorme importanza del tutto trascurato dalla stampa e dai media italiani: si tratta della perdita della metà del porto di Trieste a favore dei tedeschi. Trieste fu liberata dal dominio austriaco nel 1918 a seguito della vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale (1915-1918). Subì, poi, dopo la seconda guerra mondiale, la sua trasformazione nel cosiddetto territorio libero di Trieste, sottoposto all’amministrazione anglo-americana. Finalmente nel 1954 fu riconsegnata agli italiani. Ma a togliere agli italiani, per la terza volta, il porto di Trieste fu la legge del 28 gennaio 1994, numero 84, proposta dal governo Ciampi, che ebbe la geniale idea di cedere, privatizzandolo, il suddetto porto a un gruppo di faccendieri. La privatizzazione persegue, tra l’altro, un effetto, che normalmente si ottiene mediante una guerra, poiché essa, tra l’altro, produce la sottrazione di un territorio (o di un altro...

UN “SI” CHE VIENE DA LONTANO

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Italo Di Sabato La vittoria del Si al referendum è il frutto di una campagna di opinione che dura oramai da decenni. Campagna di opinione che ha preso il via da una serie di articoli pubblicati sul Corriere della Sera da due giornalisti di punta Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo che sono poi diventati il libro “La casta”. Libro trasformato in breve dall’establishment in una bibbia. Un libro entrato non solo nel dibattito politico, ma anche nel costume, nella letteratura, nel modo di parlare, e quindi di pensare, di ognuno di noi. Libro che ha contribuito non poco alla prepotente affermazione del Movimento Cinque Stelle. Grillo ha da subito cavalcato l’onda con un intervista ai due autori sul suo blog e la parola casta è entrata nel vocabolario grillino. “Non siamo un partito, non siamo una casta, siamo cittadini punto e basta”, recita l’inno del Movimento 5 stelle. A maggio del 2007 esce il libro ed a settembre si tiene il primo Vaffa day...

Conferenza Internazionale per la presentazione di Pandolea International per lo sviluppo sostenibile

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Comunicato stampa Conclusa con successo la Conferenza di presentazione di Pandolea International. Si è trattato di un incontro di alto profilo per la qualità delle relatrici e degli ospiti intervenuti nelle due sessioni di lavoro online, in modalità Webinar sulla Piattaforma Livestorm, il 19 settembre scorso. Un intreccio fecondo di esperienze e di stimoli che ispireranno le scelte future innovando il lavoro delle donne nella cultura dell’olio promosso da Pandolea International, Una strategia complessa e di lungo respiro programmatico condiviso pienamente da Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che da Bruxelles ha espresso auguri di buon lavoro alla Presidente di Pandolea, Loriana Abbruzzetti, per gli impegni importanti che l’Associazione prende perché il futuro sia più sostenibile allo scopo di fornire in anticipo le grandi risposte agli obiettivi delle nazioni unite. Paolo De Castro ha inoltre evidenziato com...

LETTERA DEL FORUM PER LA DIFESA DELLA SANITA' PUBBLICA

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Elogio alla cretineria dello smart locker

L'epoca Covid-19 accelera la affermazione di nuovi sistemi di distribuzione commerciale che rivoluzioneranno i consumi ma anche la produzione di Duccio Caccioni webinar-e-learning-formazione-corso-internet-tecnologia-by-billion-photos-com-adobe-stock-750x518-1.jpeg Gli smart locker sono dei cassetti (refrigerati) dove un dipendente di un'azienda potrà farsi recapitare, ordinato con apposita app, il pasto Fonte foto: © BillionPhotos.com - Adobe Stock Ieri mattina alla richiesta del decaffeinato il barista mi ha ribattuto: "Ok, è per il well-being". E vabbè. Subito dopo il benzinaio, con inequivocabile s grassa bolognese, mi ha poi consigliato: "forse è meglio che compri un sciuv (Suv)". Arrivato in ufficio mi sono collegato ad un webinar dove si parlava di come gli smart locker rivoluzioneranno le nostra abitudini. A questo punto la mano mi è scesa, non a cercare la pistola, ma almeno la boccetta delle gocce per la pressione. Quelle che gli "antich...

Dopo la vittoria del sì al referendum

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Umberto Berardo I risultati del referendum sulla diminuzione del numero dei parlamentari hanno visto prevalere nettamente i sì per il 69,64% a fronte del 30,36% dei no. Dunque due terzi dei votanti, con un’affluenza alle urne del 53,8%, hanno deciso di confermare il taglio deciso in Parlamento, mentre un terzo vi si è opposto. In Molise i sì hanno raggiunto un record nazionale con il 79,89% e un’affluenza del 47,5%. Il numero dei deputati passa da 630 a 400 mentre quello dei senatori da 315 a 200. La prima riflessione che andrebbe fatta a nostro avviso è quella relativa al fatto che decisioni di tale importanza non possono essere lasciate alla metà degli aventi diritto al voto perché un referendum senza quorum rende difficile il principio della sovranità popolare. Questo riguarda le regole di svolgimento di tali consultazioni popolari ma ovviamente anche la responsabilità partecipativa dei cittadini. Il Movimento Cinque Stelle rivendica la paternità della legge che riduce il numero...

Agricoltura biologica; la sacralità del cibo e la centralità del luogo

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  di Pasquale Di Lena L’Agricoltura “tradizionale” (non convenzionale o   industriale), biologica, che ha a cuore la vita che anima il suolo, la sua naturale fertilità non inquinata o distrutta dalla chimica, non è un’opzione, ma un’urgente necessità per la salute della Terra, dell’umanità, del clima, della biodiversità animale e vegetale. Una necessità urgente anche per la definizione di un’alternativa all’attuale sistema che riporti al centro la natura e, con essa, l’uomo, il sogno, la voglia di respirare aria pura, bere acqua potabile, camminare, volare, stare insieme per costruire un nuovo domani. Bisogna uscire dalla logica “quantità = denaro”, per vivere la sobrietà espressa dalla qualità, il “poco ma buono”   offerto dal territorio, quale storia, cultura, tradizione, e, anche, paesaggio, ambiente.   Il “poco ma buono”   del negozio a fianco, che bisogna rilanciare; dei campi non lontani, luoghi di biodiversità e specchi di paesaggi; della tavola c...

Primo giorno d'autunno, giornata internazionale della Pace

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La pandemia sta mettendo tutti spalle al muro

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Pubblichiamo la prefazione di don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, al libro " Radical choc. Diritto alla salute, collasso climatico e biodiversità " (Castelvecchi editore) di Giuseppe De Marzo, coordinatore della  Rete Numeri Pari . di  Don Luigi Ciotti * È difficile aggiungere parole alla ricchezza, profondità e vastità di sguardo di questo libro di Giuseppe De Marzo, amico, collaboratore e instancabile promotore della rete “Numeri pari” ideata dal Gruppo Abele e da Libera. Mi limiterò allora a qualche riflessione a margine di passaggi che mi sono sembrati particolarmente incisivi e preziosi. Giuseppe scrive nelle prime pagine che la pandemia del Covid-19 sta mettendo tutti «spalle al muro». E spiega con chiarezza cristallina il perché: la crisi è di tale portata che non solo mette in evidenza problemi che l’Occidente da oltre cinquant’anni minimizza, nega o comunque evita di affrontare, ma ne rivela le responsabilità e l’evidente inadeguatezza a farvi f...

i Penziere (6)

1.       Aprire il museo Frentano,  possibilmente con i reperti ritrovati a Larino oggi esposti al museo di Campobasso, vuol dire recuperare Villa Zappone, una dimora magica che ha tutto per incantare il visitatore. Serve solo promuovere, comunicare e gestire questo centro di grande cultura e, con esso, quel recupero incompiuto  che è l’Anfiteatro romano del 300 d.C., attaccato alla villa. A proposito di recupero di un patrimonio artistico c’è anche quello delle due chiese del centro storico, chiuse da lungo tempo: la Chiesa della Madonna e quella di Santo Stefano.  Sono solo due dei tanti simboli dell’arte di una città che perde colpi ogni giorno e di una comunità che ha bisogno di risollevarsi dopo l’abbandono del centro storico della capitale del popolo frentano. Simboli che servono per ricostruire comunità e memoria, e, far vivere l’identità e, con essa, la voglia di tornare ad essere, come nel passato, un punto di riferimento per il circondar...

Le multinazionali delle bevande tornano ad attaccare il vino

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   Quando l'alcol, non quel poco che c'è nel vino, fa arrampicare sugli specchi chi difende altri interessi.  Il ragionamento corretto è quello dell'Inran (Istituto nazionale di ricerca per alimentazione e nutrizione). Mi viene da dire "non a caso soppresso".  Il Covid-19 ha fatto capire che abbiamo bisogno di salute, cioè di una sanità pubblica e di una sana alimentazione, che vuol dire cibo di qualità, acqua potabile, aria pulita.  Non di  cibo spazzatura e di bevande zuccherate, che servono solo ad ingrassare le grandi catene della ristorazione e della grande distribuzione. Il vino è agricoltura, territorio, e, come tale, storia, cultura, tutti elementi che le multinazionali distruggono in cambio di denaro. Il vino è convivialità, voglia di parlare, dialogare, stare insieme, conoscersi, diventare amici.  Elemento che ha contribuito, e non poco , alla nascita delle civiltà del Mediterraneo, al suo stile di vita, la "Dieta Mediterranea", è il nemico...