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Andiamo a votare e in massa.

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Comunicato Stampa Associazione ex Consiglieri Regionali del Molise  il Presidente Referendum dell' 8 e 9 giugno 2025 Per dovere civico, che avverto da cittadino, attento al diritto di voto (indispensabile per esprimersi su particolari materie aperte alla consultazione), mezzo elementare, per contribuire a vivere in un paese democratico (in cui la sovranità appartiene al popolo), mi preoccupa molto sentir dare agli elettori consigli fraudolenti, diffusi ad arte, di non "andare a votare"! E' il pericoloso consiglio dato da chi cerca tutte le opportunistiche circostanze, per sostituire la democrazia con il sovranismo. Personalmente (e per le esperienze maturate nell'Assemblea Legislativa regionale), sento il dovere di non tacere su questo tema, perché il voto non è un inutile ornamento della democrazia, ma la caratterizza, la sostanzia e le dà vigore per far crescere i cittadini nel benessere comune e condiviso. L’opposto avviene,  quando si dann...
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  èncòre (g)uèrre Ze s‟tanne magnanne a terre, u passate, uoje e u demane ogne juorne dechiarene (g)uèrre ne s‟tànne chi mane „n mane. Ije ne diche niénte, tu ne dice niénte e i padrune de uoje, na mórre de pazze cremenale, continuene èmmentenà solde spetannne nfacce é u demane. Cremenale de nu ses‟téme cremenale, u neoliberisme, che nesciune nomene nen sapènne che è a cause de ogne male. Fratè, svijete prime cu sòle nghiane, pecché u munne à chiappàte a calatòre e u calle forte è sule u prime segnale. Ce s‟tà sule nu remèdie, quille de remanè ferme é nu luoghe, ne fa remòre, magnà sule u necessarie pe ne sprecà, s‟trégne i mane pe nu salute, camenà, ébbraccià, parlà de pace e lebbertà. Pratecamente ternà è èsse popele che ze rebbèlle facènne peliteche, e ca peliteche, matune ngòppe matune, reisci é vedé e chiappà pure a lune. Ancora guerre Si stanno divorando la terra,/ il passato, oggi e il domani/ e ogni giorno dichiarano guerra/ non stanno con le mani in mano.// Io non dico nie...
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  Care e cari,   dopo la trasformazione del DDL in Decreto, il Governo ha tempo fino al 12 giugno per approvare definitivamente la Legge. È questo il poco tempo che ci separa dal progetto autoritario a cui sta lavorando il Governo fin dal suo insediamento. Ma non è questo il tempo dell’attesa o della rassegnazione, bensì quello di rafforzare ulteriormente la nostra mobilitazione.   Lo scorso 26 maggio eravamo in Piazza Barberini a Roma in occasione dell'arrivo del Decreto Legge alla Camera. In quell'occasione abbiamo manifestato il nostro dissenso portando la discussione in piazza mentre i Deputati e le Deputate di opposizione facevano ostruzionismo in aula. La mobilitazione continua con il  corteo che si terrà sabato 31 maggio a Roma .  Il concentramento è previsto alle  ore 14:00 presso Piazza Vittorio Emanuele II.    Per le realtà della Rete dei Numeri Pari l'appuntamento è all'incrocio tra Piazza Vittorio Emanuele II e Via Leopardi . Per quals...

Ancora una volta

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di Mery Mery Ancora una volta Mi chiedo chi siete ? Avete gli sguardi  invano, persi, si di pensieri pieni di malvagità, dentro il caos in agonia, e non volete vedere, perché a voi non serve la pace, non sentite cosa vuol dire, se pace in voi non trovate Senza pietà per i giovani, bambini che amavano la vita. E voi, voi gliel'avete tolto! Quanta pena che fate, a non sentirvi il peso, ed è così orrendo il vostro odio feroce. Il simile, sta nella lotta, grida, come puoi ai cuori si è respinto; Ammesso che un' cuore c'è l'avete?  Non sentite la colpa, per pentirvi, e il disgusto della pena amara? Chi vi ha dato il potere, oh gente "estranei"  Tra noi popoli del mondo e voi "eterna lontananza"  Le leggi usate per schiavizzare, di colpi, di catene, scritte il destino, violento, acuto, doloroso, d 'assoluto padroni, imponenti, al vostro profitto, pensare solo le somme, e non le "spese pesanti" sulle spalle degli altri. Con tutta la nostra for...

Il progresso: utile e inutile.

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  di Nicola Picchione   Siamo presi dalle contingenze del presente, dalla cronaca, di tanti problemi pratici. Dovremmo fare a volte i minatori di noi stessi, andare alla radice dei mali che ci affliggono. Attribuiamo agli altri difetti e colpe soprattutto a chi non pensa come noi . Il diverso e lo straniero ci spaventano: rompono il nostro equilibrio, la nostra pace, intaccano le nostre idee. E tuttavia sono la molla del progresso,smuovono le acque. Incapaci di autocritica ci riteniamo superiori finendo col pretendere che gli altri assumano i nostri modelli di vita e di società. La nostra civiltà è fondata sostanzialmente sull'utilitarismo che tende ad asservire tutto ai nostri interessi immediati, cielo terra mare animali persone e popoli. Il nostro metro di misura è la tecnologia che ci fa sentire superiori. Ha detto Levi Strauss: “Ogni cultura dovrebbe provare gratitudine per le altre”. Nicola Chiaromonte dice che il progresso scientifico del quale siamo fieri avreb...

L’Anno Santo della Speranza e la Porta Santa “stretta” di Guardialfiera

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 di Vincenzo Di Sabato Molise, terra nostra dove vince la bellezza, la tradizione, la sensazione, la storia. Terra di piccoli borghi e di mille colori in cui fede e natura, esercitano un fascino incontenibile. E Guardialfiera è qui, in questo Contado di Molise, olezzato da profumi di bosco e bagliori di lago; fra un’acrobazia di villaggi appesi ai groppi dei colli, e ad una girandola pittoresca di pianori fasciati di verde, che avanzano dalle cime altissime delle Mainarde e, scivolando giù col Biferno, raggiungono man mano il profumo dell’Adriatico. Poggiato sul crinale d’una altura, Guardia è proprio qui - spina dorsale - sull’asse fondamentale della “Bifernina”; giusto a metà strada fra il Capoluogo e la Costa. Un villaggio, antico e nuovo che, nel cuore dell’Anno Santo, riconferma con discrezione, il suo inaudito, emozionante privilegio: la “Porta Santa” di Papa Leone IX, A.D. 1053. Il primo inconfutabile “Giubileo” della cristianità. Sul “conforto temporale”, già per l’Antico T...

Biodiversità, fonte di bellezza e di bontà

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    foto di P. Di lena Il 22 Maggio il mondo ha vissuto la ricorrenza della Giornata della Biodiversità indetta dalle Nazioni Unite per celebrare i molteplici valori della Diversità Biologica e rimarcare l’ “ Armonia con la Natura e Sviluppo Sostenibile ”. Questo Il tema scelto per il 2025, con l’intento di sottolineare l'importanza di pensare, il prima possibile, ad uno sviluppo sostenibile, a partire dall’agricoltura. Il modo, anche, per riportare al centro questo settore, che, oggi più di ieri, è da considerare primario per il suo diretto rapporto con la vita, grazie al cibo e per il suo stretto rapporto con il clima. Senza l’agricoltura non c’è sviluppo, tant’è che dalla crisi strutturale del settore, datata 2004, l’economia è entrata in continua crisi e le conseguenze sono – visto anche che a dominare è sempre il neoliberismo, il sistema dello spreco, e non solo delle risorse, ma, anche, dei valori -   che è sempre più difficile riprendersi senza un’inversione d...