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27 DICEMBRE – DATA FONDAMENTALE PER LA STORIA DEL MOLISE.

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Il Presidente de l'Associazione ex Consiglieri Regionali del Molise molisani hanno il diritto-dovere di aggiungere - e tenere particolare evidenza – un’altra data : il 27 dicembre, solennità civile, da celebrare per far memoria della ricorrenza del riconoscimento del “MOLISE. REGIONE A SE’ STANTE” Era il 27 dicembre 1963, quando il Parlamento, con il distacco dall’Abruzzo, votò, a molto larga maggioranza, il riconoscimento dell’autonomia molisana. Sentii campane che lo annunciarono alle realtà comunitarie molisane. Così la pari dignità e responsabilità territoriale veniva estesa al nostro Molise. Da quel 23 dicembre inizia il percorso, che porterà alla maturazione della coerente legislazione per la elezione dei Consigli Regionali (1968), seguita (il 16 maggio 1970) dalla disciplina dell’assetto finanziario e, quindi, il trasferimento delle funzioni amministrative dallo Stato e il successivo ordinamento codificato con legge 25 maggio 1970 n. 352. Seguirono intensi mesi di lavor...

La bistecca coltivata in casa.

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Dal Giappone il progetto "fai da te", ovvero coltivare, nella cucina di casa, con un semplice bioreattore carne partendo da poche cellule animali. Come dire che non servono laboratori, ma solo la pazienza di trovare un posto in cucina per il bioreattore domestico. In pratica eliminare le stalle e lasciare liberi gli animali che fino ad ora ci hanno sfamato. Se penso alle stalle super intensive tiro un sospiro di sollievo, ma poi torno a pensare alla perdita di biodiversità animale, cioè a uno dei tanti effetti che rendono questo mondo preoccupante nel momento in cui stravolgono, anche con le stalle superintensive, la natura. Effetti, tutti, di una stessa causa, il tipo di sviluppo che ha dato vita alla globalizzazione, il neoliberismo, che ci sta trasformando, sempre più, in macchine atte solo a consumare per appagare l’ingordigia del dio denaro e della sua intelligenza artificiale. Una notizia, quella della carne coltivata in una cucina trasformata in laboratorio, che mi...

Albania, Montenegro e Italia uniti nel nome dell'olio extravergine di oliva

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TEATRO NATURALE - il Mondo - 19 dicembre 2025 | 08:30 | Pasquale Di Lena Quattro terre dove l’olio diventa poesia e racconta le storie degli alberi e degli uomini, dei piatti e dei paesaggi che li uniscono. Ristoranti e Agriturismi sono ambasciatori del valore culturale, gastronomico e salutistiche dell’olio evo, con un ruolo educativo nei confronti dei consumatori Nella prima metà di Dicembre abbiamo partecipato al Workshop (corso formativo intensivo) che si è tenuto all’Istituto Alberghiero Federico di Svevia di Termoli “Costruiamo insieme il futuro degli oli evo di alta qualità “. In pratica la ricerca delle strategie da attivare per valorizzare l’olio EVO del Sud Adriatico, che vede Albania, Montenegro e Italia, con le Regioni Puglia e Molise, protagonisti. Il primo degli incontri previsti da Interreg HEVON dopo la presentazione a Montecilfone (uno dei quattro centri molisani, con i tre della Croazia, nati, nella metà del ‘500, con l’arrivo di profughi provenienti dall’altra...

Difendere il nostro cibo quotidiano per riprendere a sognare il domani

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da OINOS, Viveredivino - "Spazio libero" di p. di lena Il neoliberismo del dio denaro e dell’intelligenza artificiale contro il vino, l’olio e la pasta, da sempre risorse, non solo del territorio italiano, ma del Mediterraneo, il mare nostrum per i romani di qualche millennio fa.-- ------------------------------------------------------------------- L’area sotto attacco da parte del sistema che promuove il consumismo e adora il dio denaro, tutto nelle mani delle multinazionali e delle banche. Le due realtà che hanno investito sull’intelligenza artificiale e ad essa si affidano per azzerare il passato e dare, in mancanza di continuità, al futuro prossimo i risultati da essa prodotti, a partire dal cibo. Tutto coltivato in laboratorio, addirittura nella cucina di casa, fino a quando la casa sarà abitata da donne e uomini in carne e ossa. In attesa di robot che toglieranno all’umanità la possibilità di creare, nel momento in cui il territorio verrà consumato e, con esso, la b...

Cucina italiana Patrimonio Unesco

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Un riconoscimento che premia il territorio italiano con i suoi 5200 prodotti tipici (una riserva straordinaria per nuovi riconoscimenti Dop e Igp) e le sue 897 eccellenze dop, igp e stg (331 cibo, 530 vini e 53 bevande spiritose), i suoi protagonisti: i pastori deila transumanza - "trac-tur", l'andare e il tornare lungo i trattuti - con le carni, i latticini e i formaggi; da 10mila anni, i coltivatori con le mani sapienti delle loro donne; i produttori di cibo, dai campi, dal mare e dal bosco alla cucina, quali i selvicoltori con i loro funghi, tartufi e erbe selvatiche particolari; i pescatori non solo quelli di mare, ma di ruscelli, fiumi e laghi; artigiani e industriali del nostro agroalimentare e gli operatoir di osterie, trattorie, ristoranti, cioè i grandi interpreti della cucina italiana. A tutti il grazie per questo importante riconoscimento che onora il nostro paese. Non il solo Patrimonio Unesco , per la verità, ottenuto negli anni , visto che delle 21 tra...

LA TASSA (racconto)

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Ricordi di un vecchio medico di paese di NICOLA PICCHIONE Sticco e Gerione---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------.................. Un giorno d’estate trovai solo due uomini vicino alla vasca, nella piazza del paese. Un vecchio era seduto sulla panchina di ferro che circonda la vasca all’ombra dei vecchi lecci che non consentono mai ai raggi del sole di penetrare. Un vecchio magro, con un cappelluccio nero calcato sulla fronte, il viso grigio, scavato e solcato da venuzze era seduto appoggiando le mani sul bastone. Aveva una giacca scura poggiata sulle spalle malgrado il caldo e una camicia chiara con gli angoli del colletto ripiegati in avanti. Sembrava che dormisse ma ogni tanto apriva i piccoli occhi arrossati e stanchi. Di fronte a lui, in piedi, un uomo più giovane in camicia con le maniche arrotolate, robusto, la barba scura lunga di qualche giorno. ...

U munne (il mondo)

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  U MUNNE     Tu nen pù capì che segnifiche / resperà aria pelite in quistu munne / de mennézze èmbezzenite. //     Nen pù capì che segnifiche vève / acqua frésche cres’talline e no / quella spòrche de nu quetine. //   No, nen pù capì che segnifiche / remané ncantate da na campagne o / nu vosche, quann’è   autunne, / chiine de chelure e, quann’è primavere, / verde, verde scure. //   U cerviélle zè recréie / prim’èncòre di pelmune, / quescì l’uòcchie / é vedé tutte chilli chelure. //     U paésagge è na c ó sa sèrie / pecché, prime che tu u (g)uierde, / isse (g)uard’é te che duie lacreme gròsse /   e te dice “quis’tu munne / s’tà devendanne na fòsse, / ì manche, pe cadì, sule na scòsse. //   Nu s’trazie vedè gènte / sempe chiu dejune de fronte e / chille sèmpre chiù sazie. //   A tecniche zà magnate a peliteche / e   quis’tu munne chiù va nnanze / chiù d...