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BASTA CENSURA SUI REFERENDUM, QUESTO E’ UN ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA

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BASTA CENSURA SUI REFERENDUM, QUESTO E’ UN ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA un mese dal voto, la RAI non ha dedicato nemmeno un minuto ai referendum dell’8 e 9 giugno. Nessuna informazione, nessun dibattito, nessuna spiegazione.Un silenzio gravissimo che nega ai cittadini il diritto di scegliere consapevolmente.📺 Il servizio pubblico ha il dovere di informare.✊ Non possiamo accettare che l’unico strumento di democrazia diretta venga oscurato.👉 Firma la petizione e aiutaci a rompere questo silenzio:https://referendumcittadinanza.it/basta-censura-sui-referendum/  Quando si vota? Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025  i cittadini e le cittadine italiane con diritto al voto sono chiamati a partecipare ai nuovi  referendum popolari abrogativi  indetti ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione. Il paese potrà esprimersi su  5 quesiti  in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abr...

La Forza delle idee e dei valori

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E’ quello che ho pensato - profonda la mia emozione - ascoltando le parole di Elio Germano, il grande attore di origine molisana, pronunciate ieri alla consegna del premio David Donatello 2025 quale migliore attore protagonista per il suo ruolo nel film Berlinguer – La gtande ambizione di Andrea Segre. Una potente, memorabile dichiarazione civile il suo discorso di accettazione. Ecco le sue parole da Rebecca Manzi - lifestyle - intrattenimento Voglio dedicare questo premio proprio a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora e che continueranno a lottare per il raggiungimento di quella parità di dignità che c’è scritta nella nostra Costituzione. Parità di dignità vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, deve poter accedere all’istruzione, alla sanità. E una donna deve avere la stessa dignità di un uomo, un nero la stessa dignità di un bianco, un italiano la stessa dignità di uno...

Siamo alla soluzione finale

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A proposito del dibattito sulla recente minaccia del premier israeliano Benjamin Netamyahu (uno dei tanti criminali di guerra oggi in circolazione con la benedizione del denaro, il dio onnipotente del sistema neoliberista) di invadere la STRISCIA di GAZA faccio mie le parole di Rosy Bindi. Una dichiarazione fatta nel corso di un’intervista ascoltate nel corso della trasmissione TAGOTA’ di oggi pomeriffio sulla7. “Un progetto – ha detto l’ex Ministro della Sanità - di eliminazione sistematica del poolo palestinese, che avrà ripercussioni a livello globale e creerà in quell’areadel mondo già sempre sottoposta a incendi, guerre,divisioni e distruzioni, ancora drammi, tragedie e insicurezza in tutto il mondo. In precedenza aveva detto “Mi assumo la responsabilità di quello che dico qui Siamo alla soluzione finale per il popolo palestinese. E a proposito della Meloni “Noi abbiamo un governo che tace”. A proposito della senatrice a vita Liliana Segre, che non accetta il termine genoci...

I disastri della guerra

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di Umberto Berardo La guerra nasce da una delle convinzioni più errate dell’umanità ovvero dall’idea che quando non si riesce a trovare una soluzione a un conflitto attraverso il confronto, la mediazione e la sintesi allora si deve imporre all’altro un’uscita dallo scontro attraverso un’imposizione violenta del proprio modo di pensare. Credo che la storia insegni a sufficienza come la guerra non solo non abbia risolto alcun problema, ma anzi sempre contribuito a generarne altri determinando negli sconfitti desideri di rivalsa nei confronti di chi si è imposto con la prepotenza e l’aggressività. Senza dilungarsi basta ricordare come l’umiliante trattato di Versailles per la Germania dopo la prima guerra mondiale sia riuscito a generare nel popolo tedesco la volontà di rivincita e abbia contribuito insieme ad altre cause alla nascita del nazismo e all’origine del secondo conflitto mondiale. La guerra tuttavia rimane una costante nella storia dell’umanità e ogni volta c’è sempre chi n...

LA POLITICA

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Politico non ci s’inventa, ma ci si diventa con la passione, la cultura, le idee, la lotta per la pace, la giustizia, la libertà, l’amore per il territorio. Solo così si ha possibilità di analizzare la realtà che viviamo, non importa se vicina o lontana. Solo così si ha la possibilità di capire la causa degli effetti che ci piovono addosso e avere idee giuste su come affrontarli per risolvere la situazione. Tutto questo per essere attori, anche quando non protagonisti, però in grado di animare la realtà per controllala e non subirla. Per non dare spazio all’indifferenza, che, come l’ipocrisia, non è un delitto, comunque, però, un atteggiamento che fa male alla chiarezza di una situazione, alla verità. Ho conosciuto donne e uomini che hanno fatto e continuano a fare politica da una vita ed a vivere esperienze come un tempo, purtroppo sempre più lontano, quando a supporto della politica c’era la cultura. A proposito della cultura c’erano partiti, come quello democristiano, che aveva ...

Finita è la festa

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di NICOLA PICCHIONE Abbiamo festeggiato con entusiasmo e gratitudine il 25 aprile convincendo finanche i filofascisti ad unirsi alle celebrazioni. Tutti antifascisti a cantare Bella ciao. Lasciato a casa il busto del Duce, chiarito che chi voleva una Europa libera ci voleva assoggettare ai comunisti sovietici e che in via Rasella non furono uccisi nazisti ma anziani semi-pensionati suonatori, abbiamo ribadito l'amore per la Patria, la Famiglia e Dio (anche in omaggio al Papa morto). Abbiamo aggiunto la fede in una Ucraina libera e vittoriosa, abbiamo evitato ogni riferimento alla strage di Gaza ma solo perché in un giorno di festa è meglio non parlare di stragi da parte di un governo amico e democratico. Ci siamo lasciati con l'animo in pace, più democratici di prima. Un diavoletto mi ha ricordato un vecchio detto: finita la festa, gabbato lo santo. La democrazia l'abbiamo veramente avuta da chi ha combattuto contro i nazifascisti e ci sono state consegnate le leggi che la...
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di Umberto Berardo Apprendere la morte di papa Francesco avvenuta lunedì di pasquetta alle ore 7,35 ha provocato in me una tristezza infinita. Non nascondo di aver pianto. Ho molto amato questo Papa e chi segue le riflessioni che ogni tanto rendo pubbliche sa tutta la stima che ho manifestato sempre per lui. Credo che la figura di Francesco non sia appartenuta solo ai cristiani, ma abbia entusiasmato tutti quelli che sono impegnati nella difesa dei diritti umani nel mondo. Nella Chiesa ha rappresentato un soffio di freschezza e di grande umanità. Ci ha riportato ai fondamenti del Kerigma maturando la nostra fede tante volte incerta o evanescente, ma è stato anche una voce cristallina che si è sempre levata con forza in questa nostra società che purtroppo sempre più spesso è crollata nelle certezze e nei valori sotto il peso dell’egocentrismo o peggio ancora della barbarie. Di fronte alla volontà di potenza, di sopraffazione, di umiliazione e addirittura perfino di annientamento dell’...