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Il Distretto del Cibo “Olio Evo Molisano”, 8 milioni di euro: eredità e visione di don Luigi Di Majo

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TERMOonLine Redazione 20 Gennaio 2025 TERMOLI. Il settore olivicolo del Molise celebra l’ammissione a finanziamento pubblico di un progetto che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità, frutto della visione di Don Luigi Di Majo, uomo di straordinaria passione e imprenditore illuminato. Il progetto presentato dal Distretto del cibo Olio evo molisano nell’ambito del Bando dei Distretti del cibo, pubblicato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, verrà infatti finanziato in conto capitale per circa 8 milioni di euro, essendosi classificato undicesimo tra gli oltre settanta progetti in gara. Il programma progettuale prevede l’adozione di strategie innovative nelle aziende della filiera olivicola, integrando tecnologie avanzate e approcci di agricoltura di precisione per migliorare la competitività e i livelli di qualità del prodotto . Le modalità di intervento previste sono coerenti peraltro con gli obiettivi per uno sviluppo...

ZIO MARIO

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OGGI è S. MARIO. TANTI AUGUR ZIO DA ME E DA FLORA A un uomo di pace e di grande bontà, qual è stato zio Mario, amico di tutti dedico le parole di Papa Francesco di ieri-----------------------------------" Investire denaro per uccidere è da pazzi " Diritti d'autore Gregorio Borgi a/Copyright 2025 The AP. All rights reserved. Di Euronews Il pontefice in udienza a San Pietro critica i Paesi che investono nella guerra e non nel bene comune. Francesco usa la parola 'pazzi' per descrivere chi spende soldi in armi "Non dimentichiamo che il denaro rende di più quando è investito a vantaggio del prossimo. Questo è importante. C'è oggi una situazione molto brutta sugli investimenti: in alcuni Paesi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi. Investire per uccidere, siamo pazzi". Lo ha sottolineato Papa Francesco sabato mattina ricevendo in udienza la delegazione della Fondazione Cattolica di Verona. "Quando mettiamo l...

Il Giubileo della speranza

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di Umberto Berardo Campana Giubileo realizzata dalla ultra millenaria Foderia Marinelli di Agnone (Isernia), suonata per la prima volta A Guardialfiera (Campobasso) -------------------------- Questo del 2025, denominato da papa Francesco “Il Giubileo della speranza”, è il venticinquesimo Giubileo universale ordinario nella storia della Chiesa cattolica a partire da quello indetto da Bonifacio VIII nel 1300, ma ne sono stati aperti anche dieci straordinari a partire dal 1423 con papa Martino V per il ritorno della sede papale da Avignone a Roma mentre l’undicesimo si terrà nel 2033 per i duemila anni dalla Redenzione. In realtà già nei secoli XII e XIII abbiamo eventi come “L’Anno Santo Giacobeo”, “L’indulgenza dei Cent’anni”, “Il Perdono di Assisi” e “La Perdonanza Celestiniana” che, anticipando i Giubilei, prevedono indulgenze ottenute attraverso pellegrinaggi. Gli intervalli tra quelli ordinari, prima di cinquant’anni e poi di trentatré, sono ora di venticinque per volere di papa ...

No al nuovo invio di armi italiane in Ucraina

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Promossa da: Alex Zanotelli e altre personalità Chiediamo ai parlamentari italiani - ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione Italiana - di formulare un atto di indirizzo contrario ad alimentare la guerra in Ucraina mediante la ulteriore fornitura di armi e di rifiutare la conversione in legge del decreto legge 200/2024. Riteniamo che questo nuovo invio vada contro gli interessi stessi della popolazione ucraina, che in sempre maggior numero rifiuta di andare a combattere (800.000 renitenti alla leva, secondo la stima del presidente della commissione Affari economici del Parlamento ucraino, Dmytro Natalukha, riferito al quotidiano “Financial Time”). Data di inizio: 1 gennaio 2025 PETIZIONE AI PARLAMENTARI, EX ART. 50 COSTITUZIONE, PERCHÉ NON CONVERTANO IN LEGGE IL DECRETO CHE AUTORIZZA L’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA Il 27 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 200 relativo a disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione...

La nuova grande emigrazione che mette a rischio il futuro dell’Italia

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di Natalia Milazzo Una vignetta che rappresenta un cervello dotato di braccia e gambe che sta fuggendo via Alessandro Foti, ricercatore italiano che lavora al Max Planck di Berlino, nel suo recente saggio Stai fuori! allinea molti dati e numeri per mostrare come il vero rischio per l’Italia oggi non è l’immigrazione, ma una nuova ondata di emigrazione, che riguarda in primo luogo i giovani, molti dei quali laureati. Un fenomeno a senso unico, non compensato dall’arrivo di giovani provenienti dagli altri Paesi europei, che drena le risorse del Paese e lo priva delle energie indispensabili allo sviluppo. L’emorragia di giovani è un segnale d’allarme importante, che mette a nudo la mancanza di attrattività del nostro Paese, specialmente nel campo della ricerca, e che, se ancora trascurato, condanna l’Italia a non avere un futuro. Immagine: ChatGPT Tempo di lettura: 7 mins Libri «Ho deciso di ragionare su questi temi perché li ho vissuti sulla mia pelle. L’ho fatto con curiosità e a...

USCIRE DALLA GUERRA, PER UN’ECONOMIA DI PACE

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Il libro a cura di ANTONIO DE LELLIS, ROSETTA PLACIDO, STEFANO RISSO CITTADELLA EDITRICE-ASSISI – 1° edizione Novembre 2023 Ne parlano 20 autorevoli illustri insegnanti, professori, giornalisti, esperti di economia ed ambiente, storici, rappresentanti di note associazioni come “Pax Christi”, “Attac Italia”, fra i quali due molisani, che hanno tutta la nostra stima, cari amici, Don Silvio Piccoli , parroco della Chiesa del Sacro cuore di Gesù di Termoli, e Antonio De Lellis , collaboratore de la Fonte e de Il Manifesto, impegnato da sempre, con Don Silvio, sui grandi temi sociali come presidente dell’associazione Faced ETS e della comunità “Il Noce” di Termoli. Due persone che ho avuto modo di conoscere e apprezzare quando dirigevo la Fattoria Di Vaira di Petacciato che, grazie a loro, aveva dato molto in progetti sociali. Un libro, scritto a più mani, ricco di riflessioni sull’odio, l’elemento che è alla base...

Il “Panunto” di Roccavivara, voglia di domani

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Una piccola Città dell’Olio e una grande tradizione “Panunto”, che vede l’intero popolo di Roccavivara protagonista, l’ultima domenica di Novembre, con la sua lunga tavolata che presenta non solo pane e olio, ma l’insieme delle bontà di una terra generosa anche di bekllezza. Una terra che sale - con i suoi oliveti familiari, i piccoli orti e i boschi colorati dall’autunno - dalla minuta pianura non lontana dal corso del Trigno. Là dov’è possibile ammirare una chiesa del XIII secolo dalla semplice facciata, affiancata da una villa rustica di epoca romana, I° sec. d. c., che, con i suoi reperti, racconta una ricca attività agricola, in particolare la produzione di olio e di vino. Un Santuario di pace che all’interno della Chiesa, dietro l’altare maggiore, accoglie la Madonna di Canneto, nota come la “Vergine del sorriso” che ai pellegrini dona speranza. Un luogo davvero bello, che merita almeno una visita. A Roccavivara la storia, con Canneto e Panunto, continua con i tempi dell’inte...