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Santo Padre, la politica e altro

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Nel corso di un’intervista di Fabio Fazio sulla 9 domenica, durata quasi un’ora (52, 33 minuti) per i primi venti minuti il Santo Padre, Papa Francesco, ha parlato della guerra, delle guerre, portando esempi per dire con sempre più forza e far capire che la guerra è solo distruzione e morte. Basta vedere le immagini che arrivano dall’Ucraina o da Gaza per rendersene conto e capire che la guerra è così, distrugge e uccide. E, a tale proposito, ha ricordato, con i centinai di morti al giorno a Gaza e in Ucraina, e, tornando alla seconda guerra mondiale, i ventimila giovani che hanno lasciato la propria vita sulle spiagge della Normandia. La guerra è un’azione egoistica diversamente della pace, che vuol dire darsi la mano. È rischiosa, ma ancor più rischiosa è la pace. Una dichiarazione di guerra trova nel patriottismo, nell’imperio o nell’interesse economico le ragioni. In più di una risposta ha parlato delle armi, dei loro fabbricanti e venditori, delle banche e di quanti investono nel

NEL MOLISE IL FUTURO

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Tanto più sei lontano dalla tua terra, tanto più, con il passar degli anni, il filo che ti lega alle tue radici ti tira, ti richiama. A volte vere e proprie esplosioni di voglia di rivivere i luoghi della tua infanzia, di riascoltare le urla festanti dei tuoi amici, di riabbracciare i tuoi cari. Per non parlare della voglia di rivedere i tuoi orizzonti inseguirsi come sulla circonferenza di un cerchio che separa il cielo dalle montagne coperte di boschi, dalle dolci colline verdi di olivi e di viti, dal mare turchese che si divide da quello azzurro assolato o bianco di onde agitate, le minute piane verdi e gialle di grano. Un tornar indietro nel tempo a rivivere, con la tavola imbandita, gli odori di una cucina e i profumi di un piatto o di un buon bicchiere di vino rosso. E, poi, le voci narranti, le risate, i canti, le fiamme del focolare e il caldo dei carboni accesi nel braciere di stagno o di rame. Tanto più se il filo che hai nella mano e ti lega lontano è in una terra bella, r

15 milioni di morti per i cambiamenti climatici

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Editoriali 26/01/2024........................................................................................................................--- Al numero di vittime per i cambiamenti climatici, quasi quanto una guerra mondiale, bisogna aggiungere perdite economiche per trilioni di dollari. Senza dimenticare le conseguenze sulla salute Dare priorità alla natura è Il solo modo per affrontare e vivere una transizione ecologica senza lasciare indietro nessuno e, nel contempo, rilanciare la speranza nel domani. Ciò è possibile solo con un programma di forte risparmio energetico, basato su formazione e corretta informazione; una pianificazione di impianti di energia pulita, solare ed eolica, sulla terra e in mare, che non sia, però, un furto di territorio e, con esso, di valori e di risorse come il paesaggio; la terra fertile, che vuol dire furto di cibo, di biodiversità, di storia e di cultura, di antiche tradizioni, in particolare quella culinaria. In sintesi, non a spese della nat

Gli agricoltori mettono a ferro e fuoco l’Europa: la Commissione prova a spegnere le fiamme

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di Alberto Grimelli - Editoriali 25/01/2024 Dalla Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen bastone a carota aprendo i lavori del Dialogo per il Futuro dell’Agricoltura. Ma saranno le elezioni a cambiare gli scenari 0 I movimenti degli agricoltori di Polonia e Olanda hanno pesantemente condizionato le elezioni politiche nei rispettivi Paesi, mandando a casa le maggioranze che hanno guidato i governi nazionali, tra l’altro di opposta visione. In Polonia era al potere il partito nazionalista e conservatore mentre in Olanda la guida era socialista e socialdemocratica. Ha trionfato il voto di protesta, per cambiare direzione in tema di agricoltura. Le fiamme polacche e olandesi non si sono spente con le elezioni ma propagate in Germania e Francia dove da giorni i trattori stanno bloccando strade e ferrovie. In Germania una rappresentanza di agricoltori è arrivata fino alla Porta di Brandeburgo di Berlino con i propri trattori e in Francia si sta pensando di prende

Ultima Generazione: Mattarella non firmi la legge “Ecoproteste”

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M icroMega 22 Gennaio 2024 - Ultima Generazione Il Parlamento ha approvato il Ddl "ecoproteste", un decreto che mette in pericolo la libera espressione del dissenso. Il movimento ecologista e non violento Ultima Generazione chiede pertanto al Presidente Sergio Mattarella di non firmare la legge al fine di tutelare un diritto sancito dalla Costituzione. L’approvazione da parte della Camera del ddl S.693 va in direzione contraria rispetto al diritto sancito dalla Costituzione di manifestare e di esprimere la propria opinione, di mobilitarsi e di protestare. Con questa legge il Parlamento ha deciso di punire più gravemente chi imbratta per protestare legittimamente contro un’ingiustizia sociale rispetto a chi semplicemente vandalizza un manufatto senza alcun motivo. Vuol dire tornare al reato di opinione, inaccettabile in una democrazia. Chiediamo al Presidente Mattarella di non firmare la legge come presa di posizione chiara rispetto a queste intimidazioni e chiediamo che s

“Gli agricoltori stanno morendo”.

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Trattori in strada in tutta Italia contro i grandi sindacati - a cura di Gianluca Atzeni - 22 Gen 2024, 17:02 | Dopo Francia e Germania, anche in Italia si moltiplicano sit-in, presidi e cortei dalla Sicilia al Piemonte. Sotto accusa le politiche Ue, i grandi sindacati, il caro mutui e gli accordi bilaterali su import a prezzi stracciati............. I Comitati riuniti agricoli: "Stiamo morendo" Partono anche in Italia, come accaduto in Francia e in Germania nelle scorse settimane, le proteste degli agricoltori nei confronti delle politiche comunitarie e delle grandi sigle sindacali del settore primario. Da Marsala a Bologna, passando per Frosinone, Napoli, Pescara, fino a Torino, sono in corso numerosi sit-in, presidi, cortei di protesta che vedono protagonisti centinaia di trattori, come il lungo corteo che ha rallentato l'autostrada del Mediterraneo nel Cosentino................ Le ragioni della protesta --- La protesta, proclamata a oltranza dai Comitati riunit

Il futuro della politica e della democrazia

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di Umberto Berardo Sia che la politica venga considerata una scienza di governo dello Stato o un’arte per regolare nella collettività globale il modo di vivere orientandolo verso un’accettabile qualità dell’esistenza per tutti, non vi è alcun dubbio che i provvedimenti e le attività che si occupano degli affari pubblici destano oggi grandi perplessità circa la loro efficienza sia a livello locale che mondiale. Secondo un’indagine condotta dal Centro Studi 50&Più in Italia l’80% dei cittadini manca totalmente di fiducia nelle istituzioni. Tale opinione viene chiaramente dalle difficoltà che gli Stati, l’ONU, l’Unione Europea e gli altri organismi internazionali manifestano nella soluzione dei tanti problemi aperti che riguardano ad esempio il commercio sconsiderato delle armi, i conflitti armati in grande escalation, la mancata regolamentazione del fenomeno delle migrazioni o la totale assenza di un’equa redistribuzione della ricchezza nel mondo. Anche il percorso di definizio