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I titoli dei 12 articoli riportati su Greenreport

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Newsletter del 16/06/2023 La desertificazione avanza in Italia, Ispra: nel 2022 il 60% del territorio in siccità Crisi climatica, in Emilia-Romagna l'alluvione è costata almeno 8,86 miliardi di euro L'Italia può produrre il 100% dell'elettricità da fonti rinnovabili al 2035: ecco come Guterres: eliminare i combustibili fossili per evitare la catastrofe climatica Istat: in Italia 14.304.000 persone a rischio di povertà e di esclusione sociale Non può esserci transizione economica senza giustizia sociale Il 38% del Pil italiano passa dalle materie prime critiche, ma il loro riciclo arranca Raee, il tasso di raccolta continua a calare: Italia sempre più lontana dagli obiettivi Ue Serve più economia circolare per rendere sostenibile il consumo europeo Le nuove norme europee per batterie più sostenibili, durevoli e performanti Le responsabilità degli allevamenti nell'inquinamento atmosferico in Pianura Padana Mappato globalmente il conflitto tra agri

Facciamo in modo che il loro progetto non veda mai la luce in fondo al tunnel!

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Da più di 30 anni questo gigantesco progetto di cantiere ferroviario, costituito da più di 260 chilometri di scavi attraverso le Alpi, rappresenta la megalomania e la dismisura del consorzio TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin), alleato di influenti politici “visionari” e di gruppi come Vinci, Bouygues o Eiffage. Sebbene il trasporto merci stagni dal 1994 e la linea ferroviaria esistente sia utilizzata soltanto al 20% della sua capacità, TELT prevede di scavare 11 gallerie tra le quali la più grande d’Europa, il tunnel di base di ben 57 km. Tutto ciò farebbe guadagnare soltanto un’ora e 25 minuti di viaggio tra Parigi e Milano. Il loro è un modo semplice per assicurarsi decenni di cantieri fruttuosi,foraggiati da più di 30 miliardi di denaro pubblico.-------------------------------------------------------------- Un programma di distruzione totale delle Alpi----------------------------------------------------------------------------------------------------- Gli scavi, che per ora sono

Riflessioni di un vecchio

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di Vincenzo Di Sabato La Giornata mondiale dei poveri istituita dal Papa e il dolore dei miseri per la pigrizia dei beati Leggo “a posteriori” e, per caso, il messaggio apostolico di Papa Francesco apparso su “Avvenire” mercoledì 14 giugno. E’ l’esortazione per la “7^ giornata mondiale dei poveri” fissata per il prossimo 19 novembre. “Non ne togliete lo sguardo su di loro!” (Tb. 7,7). Oppresso da un fardello di apprensioni, Bergoglio ha meditato anche queste tribolazioni e le ha scritte nel Policlinico “Gemelli”, in un momento di particolare sofferenza. Chi sono i miseri, i bisognosi nel pensiero di Gesù? Non sono soltanto gli affamati, gli umiliati ed oppressi. Son coloro che hanno l’animo pulito; sono gli “ultimi” che tentano di opporsi “ai primi”. Sono “i senza diritto. Sono “i giusti” inascoltati “dai superbi”. “I poveri” – secondo don Oreste Benzi – son coloro che non hanno da chiedere scusa per il fatto di essere nati! Sono l’effetto dell’ingiustizia distributiva. Il Papa, c

Intoccabile

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Non si tocca il sistema imperante del dio denaro. Ultimamente mi capita di porre sempre la domanda se posso parlare di un sistema che continua a produrre solo disastri. C’è da dire che i soli ad opporsi ad esso sono il grande Papa Francesco; la ragazzina – oggi giovane – Greta Thunberg e, con lei, milioni di giovani di ogni parte del mondo, e, ultimamente, gli attivisti di “ultima generazione”, concentrati sui fossili e il clima. Manca la politica, cioè l’arte di mettere insieme le masse e di indicare loro la strada che porta alla liberazione dal sistema. Una strada per niente facile visto che il sistema ha nelle sue mani tutto, non solo il denaro. Sto pensando a un tema di grande attualità, qual è l’Autonomia differenziata, una proposta solo firmata da Calderoli, visto che risponde pienamente alla mentalità di un sistema che sulle divisioni e distruzioni di territori fonda il suo impero. Ci aveva provato Renzi a distruggere con un solo colpo la nostra Carta costituzionale, poi, una

Le bandiere della Stranieri oggi non sono a mezz’asta

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di Tomaso Montanari- @tomasomontanari "... L’indizione di un lutto nazionale per la morte di un ex presidente del consiglio, che non sia stato in seguito presidente della Repubblica, non ha alcun precedente. È dunque una scelta politica, non istituzionale. A questa scelta io ne oppongo una che, invece, non è affatto politica, ma puramente istituzionale. Berlusconi è stato condannato con sentenza passata in giudicato per frode fiscale: cioè per aver sottratto fraudolentemente soldi alla cassa comune del popolo italiano. Una colpa gravissima per tutti: ma imperdonabile per un uomo delle istituzioni. Per questo è decaduto dal Parlamento della Repubblica: una clamorosa sanzione del suo aver ‘servito’ le istituzioni senza disciplina né onore. Basterebbe questo a rendere intollerabile questo lutto nazionale senza precedenti. Ma come dimenticare i conclamati rapporti con Cosa nostra? Una macchia immensa, sufficiente a rendere impensabili – in qualunque paese civile – onor

Un Molise da respirare

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Foto P. Di Lena--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il trasporto stradale (con emissioni di NOx, precursori di particolato) è, a detta degli esperti, uno dei tre principali fattori responsabili dell’inquinamento da polveri sottili. L’esempio è la pianura Padana, l’area più inquinata d’Europa, e non solo, anche altre regioni del Centro Italia. Come uno dei rimedi a una situazione pesante per la salute di chi abita dati territori viene indicato la riduzione del traffico su gomma e il blocco di qualsiasi finanziamento per nuove strade e superstrade. Il tema – come si può capire - ha, non solo una sua diagnosi precisa, ma anche i rimedi necessari e urgenti da mettere in atto. Una diagnosi che fa pensare ai rischi che corre il Molise con l’idea, vecchia da tempo, ma che torna ad ogni campagna elettorale, di un’autostrada. Una fonte di polveri sottil

Il Parlamento europeo approva il Regolamento per la produzione di munizioni

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Il Parlamento europeo approva il Regolamento per la produzione di munizioni: una gravissima violazione della natura e delle regole dell’UE Associazione Nazionale Partigiani d'Italia 1 Giugno 2023 Oggi, 1° giugno 2023, i membri del Parlamento europeo hanno votato con procedura d’urgenza la proposta di Regolamento a sostegno della produzione di munizioni (ASAP). Esso prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro di fondi del bilancio UE per sovvenzionare l'industria bellica, ed ulteriori stanziamenti provenienti da una collaborazione privato-pubblica. Questa proposta continuerà il suo iter con una triangolazione tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo. Una grande quantità di denaro proveniente dalla fiscalità dei contribuenti europei andrà ad imprese che, con il conflitto ucraino ed in altre aree del mondo, stanno già guadagnando superprofitti esorbitanti. Il Parlamento, abdicando al proprio ruolo politico ed istituzionale, rischia di avallare la proposta dell