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Da ReteAmbientalista

Il vizietto di Mattarella. ........................................................................................................................................................ “La guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina sta riportando indietro di un secolo l’orologio della storia. Non possiamo arrenderci a questa deriva. Da qui il sostegno senza riserve a Kyiv. La Repubblica – con i Paesi democratici con cui si è alleata per costruire un ordine internazionale più equo e inclusivo – ha testimoniato fermamente, con la sua politica estera, la vocazione di pace, in coordinamento con le Nazioni Unite, con le iniziative dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica. Nello svolgimento di questa politica le Forze Armate hanno svolto un ruolo rilevante”. “Sostegno senza riserve” di Sergio Mattarella, che continua a confondere Nato con Onu, come fece nel 1999 da Ministro della Difesa del governo D’Alema bombardando la Jugoslavia con l’operazione Nato Allied Force. Fu il

_Guterres, il mondo rischia un suicidio collettivo

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E noi ci perdiamo in chiacchiere che servono solo a far guadagnare tempo a chi perfora il pianeta, produce sempre più armi per le guerre in atto e quelle che sono ancora da dichiarare, agli affamati di denaro. Sono criminali i nostri veri nemici, quelli che tolgono a noi e ai nostri figli il domani.(pdl) Novembre 9, 2022 TALLURI MARCO ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- “Il tempo stringe, siamo in lotta per la nostra vita e stiamo perdendo. Le emissioni di gas serra continuano a crescere, le temperature globali continuano ad aumentare e il nostro pianeta si sta avvicinando rapidamente a punti critici che renderanno il caos climatico irreversibile. Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore. L’umanità ha una scelta da compiere: o cooperare sul clima o morire, o andare verso una solidarietà sul clima o il mondo rischia un suicidio collettivo”: lo ha detto il segretari

Biodiversità, territorio, domani

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Dopo l’incontro di qualche settimana fa a Montefalcone del Sannio, una delle 28 Città dell’Olio del Molise, ecco quello di ieri sera a Ferrazzano, promosso dall’Associazione “Rosso Tintiglia” nella sua rinnovata sede lungo la strada che, da una delle stupende terrazze del Molise, scende per raggiungere Gildone. Un incontro per sviluppare il tema “la Vite e l’Olivo: tra Scienza , Cultura, Ambiente e Tradizioni Campobasso e Dintorni”, le due colture primarie del territorio di Ferrazzano e dell’intera area del Medio Molise. La terra del vino “Titiglia o Tentéja”, oggi Dop “Tintilia del Molie”. Il quarto vino, per ordine di riconoscimento, a denominazione di origine (d.o) dopo “Biferno”, “Pentro d’Isernia o Pentro” e “Molise o del Molise”, e, di una delle 19 varietà di olivo molisane, ad oggi riconosciute, lo “Sperone di Gallo”, che è parte della Dop “Molise” Olio Evo. Tutto all’insegna della Biodivrsità, il tema di grande attualità, al pari del clima, che evidenzia, con la sua perdita

GRAZIE ENZO DI MARIA

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Non è cambiato niente da quel Gennaio del 2010, se non peggiorato..."tutto - come dice bene Enzo - si svolge in una palude dove non ci si rende conto del tempo che passa" L’altra sera intervenendo al consiglio comunale, in seduta ordinaria, sulle progettualità presentate dal sindaco con schede da mettere a disposizione dei 30 milioni di euro dei Pai, ci siamo permessi di fare una serie di osservazioni circa il metodo e il merito dei progetti presentati, visto che ripropongono un passato che è causa della disastrosa crisi che viviamo, fatto di sprechi e di progetti senza senso, che sono serviti solo ai tecnici per fare soldi ed ai politici per avere voti. Basta dare uno sguardo all’indietro per rendersi conto delle macerie che entrambi questi soggetti ci hanno lasciato, in mancanza di una programmazione e di una progettualità tesa a pensare il futuro delle nuove generazioni e non il conto da incassare. Tutto all’incontrario di quel detto dei saggi degli indiani di America

Chi più inquina più incassa: qualcosa non va nei finanziamenti alle aziende zootecniche

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da QualeFormaggio news letter del 7.11.2022....... Stalle industriali, con vasche di stoccaggio liquami - foto Greenpeace©........................................................ È tornata ad occuparsi di allevamenti, l’associazione ambientalista Greenpeace, e lo ha fatto dal proprio sito web, giovedì scorso 3 novembre, mettendo al centro di un nuovo articolo una mappa elaborata che invero rivela aspetti clamorosi della situazione in cui si trova il nostro Paese. Beninteso, stiamo, anzi stanno parlando di allevamenti intensivi (è sempre bene ribadirlo) e di una mappa che svela la localizzazione di quelli italiani. A segnalarli è l’E-Prtr (Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti; letteralmente “Pollutant release and transfer register), che punta il dito sulle realtà maggiormente responsabili dell’emissione di NH3 (ammoniaca), inquinante dannoso per ambiente e salute umana. Allevamenti che – paradossalmente – hanno continuato a ricevere finanziament

Il ritorno

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di Pasquale Di Lena Dopo 58anni dal ritiro del diploma di perito agrario non pensavo di tornare all’Istituto Tecnico Agrario Statale di Larino, dedicato a San Pardo, nella veste di insegnante alle ragazze ed ai ragazzi, alunni delle tre classi della Scuola media, e ai giovani che, in quest’anno scolastico, affronteranno gli esami dell’ultimo anno. L’aula magna dell’Istituto, il primo e solo nel Molise ai miei tempi nella Villa Petteruti Romano e, oggi, non lontano dal Convento dei padri francescani, era piena in ogni posto. Il benvenuto del vicario dell’Agrario, prof. Gagliardi, il saluto del prof. Carelli dell’Istituto per geometri, la bella presentazione del prof. Umberto Poppo e le parole amiche della professoressa, Giovanna Vizzarri, hanno avuto l’effetto di sciogliere la mia emozione e di entrare subito nel tema “L’olivo, testimone del territorio molisano”. La pianta a me cara, riconosciuta sacra e, da oltre seimila anni, fonte di civiltà dai popoli del Mediterraneo, l’area che

Nasce il primo Parco degli Olivi dedicato alla biodiversità

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Teatro Naturale ...Strettamente Tecnico..L'arca olearia 04/11/2022... Tracce------------------------------------------------------------------------- Ottanta le piantine messe a dimora a rappresentare le 20 varietà del Molise, raccolte tutte in un parco cittadino che sarà liberamente fruibile dalla cittadinanza. Un inno alla biodiversità olivicola a Termoli È, quello inaugurato domenica a Termoli, il primo Parco urbano dedicato alla biodiversità olivicola regionale, realizzato in Italia, a conferma di un Molise piccolo grande laboratorio nel campo dell’olivo e dell’olio. Dopo Larino, nel 1994, culla dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio e città della biodiversità olivicola con la sua “Gentile” e le altre sue varietà, e, dopo Venafro sede, dal 2008, del primo, ancora unico al mondo, parco dedicato all’olivo, il “Liciniano” oggi “Aurino”, e alla storia della qualità dell’olio italiano con la fama ai tempi dell’impero romano, ecco un altro risultato importante che c