_Guterres, il mondo rischia un suicidio collettivo

E noi ci perdiamo in chiacchiere che servono solo a far guadagnare tempo a chi perfora il pianeta, produce sempre più armi per le guerre in atto e quelle che sono ancora da dichiarare, agli affamati di denaro. Sono criminali i nostri veri nemici, quelli che tolgono a noi e ai nostri figli il domani.(pdl)
Novembre 9, 2022 TALLURI MARCO------------------------------------------------------------------------------------------------------------- “Il tempo stringe, siamo in lotta per la nostra vita e stiamo perdendo. Le emissioni di gas serra continuano a crescere, le temperature globali continuano ad aumentare e il nostro pianeta si sta avvicinando rapidamente a punti critici che renderanno il caos climatico irreversibile. Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore. L’umanità ha una scelta da compiere: o cooperare sul clima o morire, o andare verso una solidarietà sul clima o il mondo rischia un suicidio collettivo”: lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres alla Cop27. Ed ancora: “Il nostro pianeta è in rotta per raggiungere punti critici che renderanno il caos climatico irreversibile e “cuocere” per sempre in un catastrofico aumento della temperatura. Dobbiamo passare dai punti critici a punti di svolta per avere una speranza.” (testo integrale dell’intervento) l’intervento del Segretario generale dell’ONU Antònio Guterres a COP 27 Sulla pagina YouTube del programma delle Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico è possibile vedere i video con i proncipali interventi alla COP27, la Conferenza delle Nazioni Unite che è iniziata in Egitto. Tutte le principali organizzazioni a livello mondiale hanno predisposto importanti contributi per la conferenza. L’Organizzazione Mondiale per la Meteorologia (WMO) presenta l’Executive Action Plan 2023-2027 per l’adattamento ai cambiamenti climatici, con particolre riferimento alla implementazione di un sistema di allarme rapido per salvare le vite umane, con siderato che gli eventi meteorologici estremi (inondazioni, siccità, ondate di calore, tempeste, ecc.) nei prossimi anni saranno sempre più frequenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha affermato che la salute deve essere al centro dei negoziati COP27 sul cambiamento climatico. Tra il 2030 e il 2050, si prevede che il cambiamento climatico causerà circa 250.000 decessi all’anno dovuti a malnutrizione, malaria, diarrea e stress da calore. L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) ha sottolineato come non siamo affatto sulla buona strada per limitare il riscaldamento globale a 1,5 º C. Secondo World Energy Transitions Outlook di IRENA, una transizione energetica incentrata sulle energie rinnovabili è l’unico modo realistico per rispettare il calendario 2030 per la riduzione delle emissioni stabilito dal gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), nonché gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e una scelta strategica per migliorare la sicurezza energetica. La Global Climate and Health Alliance (GCHA), rete di ONG dui temi ambiente e salute in tutto il mondo, propone alcune raccomandazioni specifiche, che riguardano perdite, danni, adattamento, mitigazione e finanziamento per far fronte alle questioni climatiche. La richiesta è di prendere in considerazione gli impatti sulla salute del cambiamento climatico e contestualmente i benefici derivanti dall’adozione di misure ambiziose che non sono più rimandabili. Molte ONG ed anche Greta Thunberg, la promotrice del movimento mondiale Fridays for Future non partecipano a COP27, “Non andrò alla Cop27 per molte ragioni, ma lo spazio per la società civile quest’anno è molto limitato. Le conferenze internazionali sul clima sono usate dalle persone al potere come opportunità per ottenere attenzione con tanti diversi tipi di greenwashing”. L’appello dei giovani ai leader mondiali riuniti per il COP26 Le giovani attiviste del movimento Fridays for Future, Greta Thunberg dalla Svezia, Vanessa Nakate dall’Uganda, Dominika Lasota dalla Polonia, e Mitzi Tan dalle Filippine hanno proposto un appello ai governanti mondiali riuniti a Glascow per il COP26, già sottoscritto da più di 1.300.000 persone. Io l’ho firmato e voi? Ambiente e non solo...

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