Da ReteAmbientalista

Il vizietto di Mattarella......................................................................................................................................................... “La guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina sta riportando indietro di un secolo l’orologio della storia. Non possiamo arrenderci a questa deriva. Da qui il sostegno senza riserve a Kyiv. La Repubblica – con i Paesi democratici con cui si è alleata per costruire un ordine internazionale più equo e inclusivo – ha testimoniato fermamente, con la sua politica estera, la vocazione di pace, in coordinamento con le Nazioni Unite, con le iniziative dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica. Nello svolgimento di questa politica le Forze Armate hanno svolto un ruolo rilevante”. “Sostegno senza riserve” di Sergio Mattarella, che continua a confondere Nato con Onu, come fece nel 1999 da Ministro della Difesa del governo D’Alema bombardando la Jugoslavia con l’operazione Nato Allied Force. Fu il primo vero episodio di interventismo militare italiano dal secondo dopoguerra. A disprezzo della Costituzione. E nel 1999 Palazzo Chigi ricevette dalla Nato un documento con cui si mettevano in guardia i paesi dell’Alleanza contro i rischi possibili di metallo pesante residuale in veicoli corazzati, infatti, i militari italiani inviati nei Balcani, senza istruzioni e protezioni, si sono ammalati a causa dell’uranio impoverito e stanno oggi morendo lentamente, curati da medici-ricercatori italiani in Inghilterra mentre in Italia si tagliano continuamente i fondi per la sanità e si continua a sprecare denaro pubblico in armamenti.---------------------------------------------------- Noi non paghiamo.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- “Noi non paghiamo” è una campagna di disobbedienza civile nonviolenta che punta ad ottenere la riduzione dei costi delle bollette ai valori precedenti l’inflazione post-covid e la guerra. È una campagna che nasce in Inghilterra, si è diffusa in Francia e ora anche in Italia grazie ad una rete di organizzazioni e forze sociali presenti sui territori, che punta ad 1 milione di adesioni entro il 30 Novembre, data in cui se il governo non avrà messo in atto garanzie per far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia, inizierà l’autoriduzione o il non pagamento delle bollette.--------------------------------------------------------- Rinnovabili e non trivelle.-------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sono le trivelle il leitmotiv delle prime decisioni del governo Meloni, la quale peraltro al referendum del 2016 si schierò contro le perforazioni, assieme a oltre l’85% dei votanti. Se, con una bacchetta magica, estraessimo tutte le riserve di gas, sia quelle certe che quelle “probabili”, avremmo poco più di un anno di autonomia. Gli 80 gigawatt di rinnovabili, in termini energetici, valgono ben di più di questa quantità di gas teorica, darebbero molta più occupazione e ci aiuterebbero a costruire il nostro futuro energetico. La linea anti-rinnovabili, invece, è sempre stata legata agli interessi dell’Eni che le vede come un pericolo per il proprio mercato (del gas). La politica energetica italiana ha seguito da sempre gli interessi dell’Eni.--------------------------------- La negazione dell’ambientalismo.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Polemico il libro di Maurizio Pallante, contro coloro che detengono le leve del potere economico e politico e cercano di far credere che si stanno impegnando per contrastare la crisi ecologica, mentre fanno il contrario confondendo le idee con slogan che apparentemente sono ambientalisti, e in realtà sono la negazione dell’ambientalismo. Ma anche un monito agli ambientalisti storici affinché smascherino questi imbrogli e indichino le proposte politiche, economiche e culturali, di cui è ricco il libro, che consentono di evitare l’estinzione della specie umana, aprendo una fase storica più evoluta di quella che stiamo vivendo. Insomma, il concetto di sviluppo sostenibile non è forse la negazione della sostenibilità? La biosfera può continuare a sostenere lo sviluppo economico? Clicca qui l’autore.

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