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PARLARE CON GLI OLIVICOLTORI

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di Pasquale Di Lena - info@cittadellolio.it L’altra sera, nell’aula magna dell’Istituto tecnico agrario statale di Larino, un incontro informativo con gli olivicoltori che hanno aderito al progetto INTERREG Mediterraneo, “Aristoil Plus”, cofinanziato dall’Ue, riguardante la produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità, nutraceutico, cioè tutto e solo per la salute. L’incontro, che ha visto un buon numero di olivicoltori presenti, promosso dall’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, con la collaborazione di Svimed onlus e Comune di Larino, è stato aperto da un saluto del preside dell’Itas, Prof. Giuseppe Vesce, e dal Dott. Nicola Malorni, vicepresidente Anco; coordinato dall’avv. Mario Ialenti, già responsabile per le politiche comunitarie Regione Molise; introdotto dalla D.ssa Federica Romano, projet manager dell’Anco, e illustrato da Annunziato Scaramozzino, esperto Unaprol. Un incontro animato da un’interessante discussione sui possibili risultati del progetto e,

Il potere e la violenza

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di Nicola Picchione “Il mondo va di male in peggio, questo lamento è vecchio quanto la storia, così vecchio quanto la poesia che è anteriore alla storia, vecchio come la più vecchia di tutte le leggende poetiche, la religione dei preti”. Così inizia il saggio di Kant “Sul male radicale nella natura umana”. L’uomo ha la stupidità delle cellule del cancro le quali non riescono a frenare la loro crescita uccidendo così chi le ospita e finendo per uccidere se stesse. Per l’uomo c’è un’aggravante: ne è consapevole. Il peccato originale non è nell’albero della conoscenza ma nell’albero del desiderio di potere che va oltre il desiderio di ricchezza: riguarda il possesso delle persone, della loro libertà. Non della loro anima e del loro pensiero se non hanno l’animo servile. E’ così da sempre. Racconta Polibio che uno spartano, entrato nell’accampamento dei persiani in fuga vide nelle tende dei generali resti di cibo abbondante e posate d’oro e d’argento; si chiese: perché un popolo così ric

Il “nuovo che avanza” porta in Ue l’ex ministro De Castro

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da QualeFormaggio Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo – foto European Parliament® 21 luglio 2009 – Sarà l’ex ministro Paolo De Castro, volto noto e prossimo agli interessi delle cooperative bianche e biancorosse e al mondo della grande industria, a presiedere nella prossima legislatura del Parlamento Europeo la Commissione agricoltura e sviluppo rurale. Nell’assumere l’incarico, De Castro ha avuto modo di commentare che «si tratta di una legislatura fondamentale per costruire l’Europa del futuro», vale a dire per chiudere il cerchio della Pac (Politica Agricola Comunitaria) attorno agli interessi dei gruppi di potere, svuotando per quanto si possa il mondo rurale della sua sostanza più autentica (gli incentivi richiesti dal ministro Luca Zaia e subito promessi dalla Fisher Boel ai piccoli che vogliano chiudere ne sono la lapalissiana conferma, ndr). In un eccesso di spavalda chiarezza, De Castro ha aggiunto che «saremo noi a dare defini

Pensieri dal Molise

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di Vincenzo Di Sabato Ucraina, tra bellezza e brama di primavera – Scelleratezze e follie dell’uomo imbestialito dalla guerra Sul declinare di febbraio, il più breve d’ogni mese, tutto esplode di bellezza, e marzo sembra spingersi già con i suoi capricci dentro la nuova stagione. Dalla corona dei monti scivolano fragranze godevoli di tepori che s’allargano e si disperdono sui pianori, lungo il fiume e nel lago, in grandi carezze colorate. Strepiti di mandorli in fiore. S’avverte la brama d’una primavera, ansiosa di ricominciare. Ma l’indomani, d’improvviso, i dispetti. Tornano cieli grigi, invernali; fiocca a Campobasso e qui, ceffoni in faccia di bora siberiana. Acquazzoni. E di nuovo nevicate il 1° marzo pure a Guardia e percezione di brividi convulsi lungo la schiena. Tremori. Non tanto di natura meteorologica, ma di freddo psicologico discendente dai Monti Urali e dalla follia e dalla scelleratezza agghiacciante dell’uomo, imbestialito a sbranare, per dispetto, un altro uomo, a

Il giorno di Pier Paolo Pasolini

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di Pasquale Di Lena È una maledizione per i poeti, i vati, quella di sentire prima ciò che accadrà. E, ancor più, di dire la verità nel tempo delle bugie, delle approssimazioni, delle furbizie, dei furti alla vita, qual è la perdita della biodiversità. L’effetto di una causa che ha il significato di un attacco al cuore della natura, ossia alla nostra Madre Terra. 100 anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, il più versatile degli intellettuali italiani del XX secolo, poeta, scrittore, regista, che ha raccontato il ’68 e maledetto, con molto anticipo, il tempo del consumismo, che si è fatto, ben presto dio denaro. Il dio venerato da predatori e distruttori del solo grande tesoro che abbiamo, il territorio. Il Bene comune che è passato, presente, e, oggi più che mai, futuro, quale prezioso contenitore di storia e cultura; di dialetti, lingua, e tradizioni; di cibo e convivialità, e, come tale, di socializzazione e comunità; di bellezza e ambiente, identità. Pasolini Pier Paolo, il grande v

Nasce il distretto dell'olio extra vergine bio del Molise

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Metà Regione è collinare, coperta da poco più di 2 milioni di olivi, nella gran parte a rappresentare il patrimonio regionale di biodiversità olivicola composto da 19 varietà autoctone---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- di Pasquale Di Lena - Teatro Naturale - Tracce Italia 04/03/2022 Mercoledì 2 marzo., mentre a Roma il Senato approvava - dopo 13 anni di attesa e 4 di un lungo iter parlamentare - la legge sull’agricoltura biologica, a Campobasso, nel Molise, l’Assessore regionale all’agricoltura, Nicola Cavaliere, nel corso di una conferenza stampa, appositamente indetta, dava la bella notizia della nascita del primo Distretto del cibo nel Molise, tutto dedicato all’Olio Evo Bio, grazie all’iniziativa di Luigi Di Majo, nella veste di Presidente del Consorzio Tump, che, nel tempo sospeso del Covid, è riuscito a coinvolgere enti ed istituzioni, come l’Università del Molise; a ottenere l’unità delle

Come siamo arrivati qui?

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Di Boaventura De Sousa Santos – Other News – 25 febbraio 2022 - Home La Rete La sovranità dell’Ucraina non può essere messa in discussione. L’invasione dell’Ucraina è illegale e deve essere condannata. La mobilitazione dei civili decretata dal presidente dell’Ucraina può essere considerata un atto disperato, ma fa presagire una futura guerriglia. Putin dovrebbe tener conto dell’esperienza degli Stati Uniti in Vietnam: l’esercito regolare di un invasore, non importa quanto potente, alla fine sarà sconfitto se il popolo armato si mobiliterà contro di esso. Tutto ciò fa presagire una perdita incalcolabile di vite umane innocenti. Appena ripresa dalla pandemia, l’Europa si prepara a una nuova sfida di proporzioni sconosciute. La perplessità su questo non potrebbe essere maggiore. La domanda è: come e perché siamo arrivati ​​qui? Trent’anni fa la Russia (allora Unione Sovietica) emerse dalla Guerra Fredda sconfitta, smembrata, aprì le sue porte agli investimenti occidentali, smantell