Quando la realtà supera la fantasia
di William Mussini ilBeneComune Nel 2005, insieme all’amico Marco Benevento, scrissi la sceneggiatura di un lungometraggio che si proponeva di trattare il tema della manipolazione dei media sulla psiche umana. Adottando il genere noir, avevo l’intenzione di raccontare l’interferenza nefasta sulla vita dei cittadini della “cupola elitaria” al vertice della piramide massonico-capitalistica e degli effetti deleteri della propaganda filo mercatistica. Il quarto potere dei media, l’instaurazione di fatto di una forma di ipodemocrazia in quasi tutti i Paesi occidentali, la mania di controllo sulle masse, la psiche dell’uomo comune ostaggio inconsapevole della propaganda, erano gli elementi “socio-politici” attorno ai quali si svolgeva la vita del protagonista: un giovane musicista con problemi psichiatrici. Il film, dal titolo “Psicomedia70”, ipotizzava la presenza di una congiura segreta mondiale ai danni dell’umanità intera. Nel film, una minoranza di oligarchi, banchieri, potenti uomi