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Quando la realtà supera la fantasia

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di William Mussini ilBeneComune Nel 2005, insieme all’amico Marco Benevento, scrissi la sceneggiatura di un lungometraggio che si proponeva di trattare il tema della manipolazione dei media sulla psiche umana. Adottando il genere noir, avevo l’intenzione di raccontare l’interferenza nefasta sulla vita dei cittadini della “cupola elitaria” al vertice della piramide massonico-capitalistica e degli effetti deleteri della propaganda filo mercatistica. Il quarto potere dei media, l’instaurazione di fatto di una forma di ipodemocrazia in quasi tutti i Paesi occidentali, la mania di controllo sulle masse, la psiche dell’uomo comune ostaggio inconsapevole della propaganda, erano gli elementi “socio-politici” attorno ai quali si svolgeva la vita del protagonista: un giovane musicista con problemi psichiatrici. Il film, dal titolo “Psicomedia70”, ipotizzava la presenza di una congiura segreta mondiale ai danni dell’umanità intera. Nel film, una minoranza di oligarchi, banchieri, potenti uomi

VITA, TERRA E LIBERTA' - I DIRITTI DELLA POPOLAZIONE PALESTINESE CI RIGUARDANO

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Il territorio è identità e come tale sacro. A nessuno è permesso di appropriarsene. A nessuno è permesso di rubarlo uccidendo e distruggendo le risorse e i valori di un popolo. Quello che sta succedendo in Palestina merita tutta l'attenzione da parte di chi ama il proprio territorio ed ha a cuore la libertà. No all'indifferenza prodotta da una comunicazione di parte che non racconta la verità (pdl) da La Società della cura Vita, terra e libertà I diritti fondamentali della popolazione palestinese ci riguardano Le notizie sempre più drammatiche che giungono da Gerusalemme, Ramallah, Gaza e dall’intera Palestina e Israele, ripropongono a tutte e tutti noi il richiamo ad andare oltre la pur necessaria solidarietà con donne e uomini, bambine e bambini palestinesi, facendo nostro il loro dolore. Già da settimane la volontà israeliana di occupare ulteriori porzioni dei territori palestinesi – come nel caso del quartiere di Sheikh Jarrah – ha spinto a manifestazioni di cresce

L’Olio di Flora su Vino e Cibo - La passione gentile dell'olio del Molise

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di Leonardo Felician --------------------------- La Casa del Vento produce un extravergine biologico etichettato Spremuto da olive raccolte rigorosamente a mano un fruttato leggero, delicato con note di carciofo e ortaggi freschi e un retrogusto di mandorla dolce. Per le sue caratteristiche organolettiche e i valori di acidità, perossidi e polifenoli si fregia anche dell’etichetta Dop Molise ed esprime un notevole ed armonico equilibrio tra amaro e piccante. La qualità del prodotto è frutto di un’attenta lavorazione e del controllo dell’intero processo produttivo, dalla raccolta al trasporto e allo stoccaggio delle olive, tutti passaggi necessari e obbligati, che possono influire in maniera definitiva sulla qualità di un olio extravergine. Una raccolta precoce, un trasporto accurato e veloce per avviare quanto prima le olive alla molitura sono gli accorgimenti chiave per salvaguardare

Povertà, dinamiche e forme di contrasto

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di Umberto Berardo Mercoledì 5 maggio 2021 il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Tor Vergata di Roma ha organizzato un interessante incontro di studio on line sul tema “Welfare del futuro e nuovi scenari della povertà” in occasione della presentazione del volume “L’Intervento pubblico di contrasto alla povertà” di Claudio Franchini, ordinario di diritto ammnistrativo presso il medesimo ateneo. Con il coordinamento del professor Nino Paolantonio, ne hanno discusso lo stesso autore del testo ed i docenti Giacinto della Cananea, Enrica Morlicchio, Giovanni Tria e Vincenzo Ricciuto. Sono rimasto a seguire il meeting insieme a più di cento persone per oltre tre ore con grande interesse partecipando anche al dibattito perché la trattazione è stata molto articolata ed ha presentato una profondità di analisi non comune. Il prof. Paolantonio nella sua introduzione ha rilevato come gli aiuti dello Stato sono finiti in un vacuo assistenzialismo finalizzato tra l’altro all

TERMOLI-SOUTH BEACH, SOLO ANDATA

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di Roberto De Lena Il consumo di suolo “è un processo associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, limitata e non rinnovabile, dovuta all’occupazione di una superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale con una copertura artificiale. È un fenomeno legato alle dinamiche insediative e infrastrutturali ed è prevalentemente dovuto alla costruzione di nuovi edifici, fabbricati e insediamenti, all’espansione delle città, alla densificazione o alla conversione di terreno entro un’area urbana, all’infrastrutturazione del territorio” […] “In termini di suolo consumato pro capite, i valori regionali più alti risentono della bassa densità abitativa tipica di alcune regioni. Il Molise presenta il valore più alto […] rispetto al valore nazionale” (Rapporto Ispra, 2020). Nella nostra Regione, insomma, rispetto al numero di abitanti in calo costante, si costruisce molto, troppo. Occupiamo inutilmente troppo spazio, sottraendolo alla natura e, vedremo, imp

U pàleje de san Premeiane

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Giuseppe Mammarella A Larino, il 3 maggio di ogni anno (con esclusione, purtroppo, anche dell’attuale per comprensibili motivi), si rinnova il rito legato alla festosa “accoglienza” del simulacro di San Primiano, Compatrono della città e della diocesi. La statua del primo dei tre Martiri Larinesi viene prelevata (pure quest’anno in forma strettamente privata) dal tempio omonimo, di cui farò cenno più avanti, e condotta processionalmente in cattedrale. Il corteo è preceduto da centinaia di fanciulli con i caratteristici “Palii”, consistenti in lunghe aste di legno sulla cui sommità sono posti drappi multicolori e multiformi, finemente lavorati, per indicare il trionfo della fede ottenuto con il sacrificio della vita. Da non confondere questa cerimonia, anche se molto sentita dai fedeli larinesi, con quella dei giorni 15 e 16 successivi, in cui si celebra la festa vera e propria (il “dies natalis”) dei Santi Martiri Larinesi. La processione del 3 maggio risale, probabilmente, agli a

L’indifferenza sui paradigmi dell’equità

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di Umberto Berardo Dalla giornata del 1° maggio, dedicata al lavoro, alla promozione del suo diritto per chi non lo ha ed al miglioramento delle condizioni di quello esistente, dobbiamo certo riprendere con decisione il discorso sulla necessità che ogni essere umano abbia un’attività in grado di permettergli di esprimere in essa la propria personalità e di ricavarne il necessario per vivere. Trovare le modalità per rendere finalmente reale una tale esigenza è possibile e dunque dev’essere per tutti un dovere politico perché alle persone non dobbiamo dare un reddito ma un lavoro di cittadinanza come diritto reale. La responsabilità sociale deve vederci impegnati in un’equa retribuzione e redistribuzione del lavoro. Vorrei tuttavia allargare un po’ tale schematica considerazione con delle riflessioni estese al sistema di vita che ci siamo dati e al modo di renderlo più giusto ed umano. Se la cultura è capacità di pensiero, memoria, riflessione, informazione, relazione, immaginazione, c