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L’Europarlamento vota per una qualità dell’aria migliore, la destra italiana si oppone

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I decessi legati a tre soli inquinanti atmosferici sono 400mila l’anno, l’Italia tra i Paesi peggiori La risoluzione passa con 425 voti a favore, senza quelli di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Evi: «Incredulità e sdegno di fronte a tanta miopia politica» Greenreport di Luca Aterini Con 425 voti a favore, 109 contrari e 153 astensioni, ieri l’Europarlamento ha approvato la risoluzione sull’attuazione delle direttive Ue sulla qualità dell’aria, chiedendo di migliorarle e di rispettare le normative vigenti, dato che in alcuni Paesi i limiti relativi all’inquinamento atmosferico vengono sistematicamente violati. Tra questi c’è l’Italia, eppure la destra italiana rappresentata al Parlamento europeo si è schierata contro la risoluzione. Secondo l’Oms il principale rischio ambientale per la salute in Europa è proprio l’inquinamento atmosferico, il quale è responsabile di oltre 400mila morti prematuri all’anno, oltre ad avere importanti conseguenze negative sull’ambiente. Second

Parla Italo Testa: «In Molise esiste una cultura mafiosa»

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WORDNEWS.it - L’INTERVISTA al Presidente del Forum per la Sanità pubblica in Molise: «Per colpa del debito sanitario stanno morendo i molisani». Il giudizio sulla politica è netto: «Toma è politicamente incapace. È stato messo lì ad arte perché avrebbe dovuto sistemare i bilanci. La responsabilità dei cittadini è altissima perché fanno le scelte elettorali. Però oggi non hanno alternative. Bisogna lavorare sui molisani perché si riprendano in mano il potere, non votino più in questo modo. Si dovranno cercare delle alternative.» Sui furbetti del vaccino: «È una furberia classica italiana che serve per mantenere nel modo più becero una clientela. Il clientelismo che sta nella mentalità degli italiani e dei molisani.» «Non intendiamo partecipare perché non condividiamo l’origine. Noi siamo al fianco delle famiglie di coloro che hanno perso la vita per i quali ci siamo offerti presso gli avvocati di partecipare a qualsiasi azione legale che essi intendano portare avanti». Comincia co

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, delusione del mondo del bio

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AIAB, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica e FederBio esprimono grande delusione poiché le richieste del mondo biologico non sono state accolte nel parere sul PNRR espresso dalle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato. Nell’audizione della Commissione agricoltura della Camera, le associazioni del bio avevano infatti sottolineato che nel capitolo dedicato all’agricoltura sostenibile del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il biologico non veniva mai citato, così come le strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” approvate dalla Commissione Europea. In quel contesto le associazioni avevano proposto che questa lacuna venisse colmata inserendo all’interno della Missione 2 (“Rivoluzione verde e transizione ecologica”), nella linea di azione “Agricoltura sostenibile”, interventi diretti a promuovere lo sviluppo dei distretti biologici e delle filiere di “Made in Italy Bio”, con priorità nelle aree interne e nelle zone naturali protette, oltre ad un incremento dell

Perché ve ne dovrebbe fregare di cosa succede in Molise con il Covid?

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EDITORIALE Perché ve ne dovrebbe fregare di cosa succede in Molise con il Covid? BL Magazine EDITORIALE di Alessia Mendozzi - 22/03/2021 molise situazione sanitariaQui si muore - SOS Molise / illustrazione di Marziè (www.marzialamelza.it/) Quello che sta succedendo in Molise è a dir poco drammatico. La situazione sanitaria è completamente al collasso. Completamente. La domanda che magari vi state facendo è: perché ce ne dovrebbe fregare del Molise? Due parole su questa terra Prima di continuare, concedetemi due parole su questa terra che, sono sicura, non conoscete se non attraverso i soliti sfottò sulla sua non esistenza. Il Molise è la regione più giovane d’Italia. Non la più piccola ma la più giovane. Amministrativamente parlando. Il distacco dalla cuginanza abruzzese è avvenuto solo nel 1963. Una regione che in realtà ha antiche origini ma che fatica a trovare un’identità comune, condivisa, solida. Arroccato, isolato più di un’isola, chiuso, cocciuto, il Molise è un territor

Oggi 22 Marzo, Giornata mondiale dell'acqua

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Una giornata per ricordare a tutti noi la preziosità di un bene comune, l'acqua - vita per tutti gli esseri viventi e fonte di tante attività - che il neoliberismo, il sistema delle banche e delle multinazionali, vuole quotare in borsa come una merce qualsiasi. Sta qui e nella loro indole a distruggere tutto quella che la Terra ha, la loro natura criminale. Tutto e solo per il dio denaro. A pensare che è una risorsa sempre più limitata. Una persona su tre nel mondo non ha accesso all'acqua potabile! Oltre due miliardi di persone vivono in Paesi con problemi di approviggionamento idrico e con enormi difficoltà, se non impossibilità, di ricavare cibo dal terreno. Una risorsa insostituibile, vitale, che, per fortuna, il Molise ancora ha dopo le cessioni alla Campania, All'Abruzzo e alla Puglia. Un bene da utilizzare per il domani delle nostra Regione che dell'acqua, oggi, "ha bisogno più del pane". L'oro verde del Molise, la grande ricchezza che abbiamo pe

Buon compleanno Città del Vino

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Trentaquattro anni fa, 1986, come oggi il giorno della primavera, nella Sala Patrizi in via di Città a Siena, prendeva vita l’Associazione Nazionale delle Città del Vino. Un’idea del mio caro Elio Archimede - un astigiano che ha dato tante altre belle idee al mondo del vino – e, grazie all’Enoteca Italiana di Siena, al suo presidente Se. Riccardo Margheriti, da poco subentrato, ed ai bravi collaboratori, ho avuto la possibilità di organizzare in meno di un anno con i sindaci delle più importanti città del vino. Tutto parte da una relazione. Vino e Turismo, che ho presentato a un importante convegno nazionale sul vino che si è tenuto a Marsala all’inizio dell’estate del 1982, pochi mesi prima della mia grande e bella avventura, durata 16 anni, da Segretario generale dell’Ente Nazionale Mostra Vini, nato a Siena nel 1933, che nel 1960 aveva dato vita all’Enoteca Italica Permanente, poi Enoteca italiana. Un tema “Vino e Turismo” che è piaciuto molto all’allora presidente, il Sen. Me

Ci si salva solo cooperando. Anche con la Terra

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Questa crisi ha messo a nudo il fallimento del modello basato sullo sfruttamento dell’altro e della natura Di Giuseppe De Marzo* – Da L’Espresso Da più di un decennio l’OMS ha denunciato che i cambiamenti climatici mettano in moto una reazione a catena che minaccia la nostra sopravvivenza. L’aumento della temperatura e la distruzione di molti habitat naturali costringono alla migrazione gli animali, in particolar modo selvatici, che devono adattarsi a climi differenti. Anche i loro patogeni si adattano al nuovo clima, con la conseguenza di una maggiore diffusione a livello territoriale. L’alterazione dei processi di trasmissione di malattie infettive, come il coronavirus, la sars, ebola, è una delle più gravi e dirette conseguenze del collasso climatico. Oggi sappiamo che questi nuovi virus si diffondono più velocemente quando vengono favoriti da una condizione: l’inquinamento dell’aria. C’è una relazione tra l’aumento della diffusione del virus ed i luoghi dove più alte sono le con