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Il nostro NO è contro una democrazia ancor più oligarchica

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PUBBLICATO IL  18 SETTEMBRE 2020   ADM  di:  Tomaso Montanari  e  Francesco Pallante Il popolo italiano chiamato a decidere, nel referendum del 20 e 21 settembre, se ridurre di oltre un terzo il numero dei parlamentari vive un perfetto caso di “democrazia del monosillabo” (Alfonso Di Giovine). Non potremo distinguere, o argomentare: dovremo scegliere tra Sì e No, su una questione terribilmente complessa. Benché si tratti di una proposta puntuale e intellegibile da chiunque – diminuire i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200 –, le sue implicazioni sono infatti molto meno ovvie, investendo direttamente democrazia e rappresentanza, e (in dettaglio) il funzionamento delle Camere e dei loro organi interni, la legislazione elettorale, lo svolgimento delle campagne, l’elezione degli organi di garanzia costituzionale. La conseguenza è che persone affini per cultura politica si separeranno, ritrovandosi al fianco di soggetti con cui, in condizioni appena un poco più articolate, nulla

L'abbandono culturale e politico del settore primario, l'Agricoltura

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  di  Giorgio Scarlato <giorgio.scarlato@hotmail.it> Una considerevole parte delle imprese agricole italiane, in particolar modo quelle del Meridione, sta attraversando, e questo da ben venti anni, un momento di grande difficoltà, di smarrimento ed incertezza, dovuto ad uno stravolgimento epocale neoliberista- globalizzato dello scenario socio-politico-economico. Una situazione impensabile anche per i conoscitori navigati della realtà imprenditoriale agricola nazionale. I motivi di questa sofferenza? La stagnazione dei prezzi delle derrate agricole con prezzi fermi ai fine anni '80 del secolo scorso, gli aumenti smisurati dei costi di produzione (trattrici, attrezzature, concimi, fitofarmaci, etc); concorrenza sleale dei Paesi UE ed Extra UE; difficoltà competitiva nella collocazione dei prodotti agricoli; ma soprattutto mancanza o incapacità istituzionale della difesa del settore da parte di chi dovrebbe difenderlo.  Questo vale per il pomodoro da industri

La Ciabbotta

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di Pasquale Di Lena La ciabbotta a me piace scriverla con la doppia lettera b perché rende subito, equale bene, la sua finalità, quella di riempire, saziare, dare spazio al buon   gusto, principalmente d’estate. L a ciabbotta mi riporta   all’orto (uorte), quello familiare di un tempo , e al la cucina (cuecine). Una stanza con il camino e il focolare; le fornacelle (fernacèlle) e il ventaglio (uantaje) fatto con le penne di gallina o di tacchino (gallenacce ); il pezzo di marmo; la tavola con il piano che si apriva e diventava il doppio;  l’orcio grande (a candre) con sopra l’anfora in rame (a tine) e il misurino (a mèzze) che serviva per attingere e bere; le sedie di paglia (i sègge); la madia (a fazzatòre). In bella mostra gli utensili ( s’tremiente) in ferro bianco, alluminio, rame, vimini, canne o paglia.   E, poi,   l’attesa e l’acquolina in bocca per i profumi che, fino a 60anni fa, si rincorrevan o de ntro il piccolo spazio, la cucina,  e trovavano sfogo in un cappa collegata

i Penziere (5)

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       1 .   Due belle notizie , arrivate in contemporanea sul mio computer, che parlano di due prestigiose vittorie che onorano e danno- immagine al Molise:  La prima è quella del film “ Io ho denunciato ”, Premio per il sociale, vincitore al Festival del Cinema di Venezia edizione 2020, tratto dal romanzo scritto da Paolo De Chiara , giornalista-scrittore, molisano di Isernia. Paolo De Chiara , giornalista, scrittore e sceneggiatore,  è il molisano che si occupa delle criminalità organizzate  e che si dedica alla diffusione della cultura della legalità nelle scuole. La seconda è la straordinaria vittoria del vino “ Herero” , annata 2016, Doc  “ Tintilia del Molise ”, prodotta a Toro,  GRAN MEDAGLIA D’ORO del “ Concorso Mondiale dei Vini estremi ”, cioè dei vini di una viticoltura difficile, faticosa, eroica. Un concorso partecipato da vini provenienti da 18 nazioni del mondo che si pregiano di avere  vigneti anche nei territori più difficili, appunto estremi. È quest

Al Festival del Cinema di Venezia c'è anche il Molise con Paolo De Chiara

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STARLIGHT INTERNATIONAL CINEMA AWARD SPECIALE BIENNALE 2020. Dalla nostra inviata a Venezia. Premio per il sociale al film "Io Ho Denunciato", tratto dal romanzo scritto da Paolo De Chiara (ed. Romanzi Italiani). Regia di Gabriel Cash, sceneggiatura scritta dall'autore del libro. Un film intenso, oggi più che mai di grande attualità che ripercorre le vicissitudini della vita di un testimone di giustizia che, per aver denunciato racket, estorsioni e violenze fisiche, si ritrova a dover abbandonare la sua terra. redazione Sep 7, 2020 11:22 113 0   Facebook     Twitter             Si è tenuto ieri sera alla sala campari della  Biennale di Venezia , la  VII edizione  del  premio Starlight international Cinema Award , l’intento del premio è quello di valorizzare i talenti del cinema nazionale e internazionale. I premiati vengono scelti tra le eccellenze del settore, in quanto testimoni di opere in grado di rappresentare va

Molise campione del mondo con il vino "Herero" 2016 doc, la Tintilia di Toro.

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Al 28° Concorso Internazionale “Mondial des Vins Extrêmes” , la Tintilia del Molise Doc “HERERO” annata 2015 , prodotta nei vigneti ubicati a Toro, ha ottenuto la “Gran Medaglia d’Oro”.   Si tratta di un risultato straordinario ottenuto dalla Tintilia del Molise di questa cantina che ha sede in Campobasso in quanto la “HERERO” è l’unico vino rosso d’Italia ad aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento. Il Concorso seleziona i migliori vini, frutto di una viticoltura estrema, faticosa ed eroica con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico. Nell’edizione 2020 del Mondial des Vins Extrêmes le commissioni di degustazione, costituite con maggioranza di Commissari esteri, hanno valutato vini provenienti da 18 nazioni del mondo tra cui Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Argentina, Stati Uniti, Grecia, Macedonia, Malta, Slovacch
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ITALIA A TAVOLA   di  Gabriele Ancona vicedirettore Vendemmia 2020, annata di qualità Pronti 47,2 milioni di ettolitri Primo Piano del  03 Settembre 2020 | 16:28  Previsioni vendemmiali 2020 (Scarica allegato) Per le caratteristiche quali-quantitative rappresenta un'eccellente opportunità per la ripartenza del vino, che va sostenuto da una campagna internazionale di promozione. L'Italia si conferma primo produttore al mondo, nonostante i margini di miglioramento siano ancora ampi. E laborato da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa online a cui ha partecipato anche la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, il quadro di sintesi relativo alle stime vendemmiali 2020. Al netto di eventuali ulteriori eventi climatici avversi, l’annata si preannuncia interessante con una qualità delle uve buona se non ottima e in alcuni casi eccellente,. Una quantità in linea con quell