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M5S-PD, accordo possibile o accordo suicida?

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newsletter | 22 agosto 2019 | micromega.net di Paolo Flores d’Arcais Necessario, possibile, suicida? Proviamo a ragionare sul governo M5S-Pd senza evitare nessuna delle numerose pietre d'inciampo. Prima questione: Salvini è un pericolo per la democrazia? Se sì, sono ragionevoli anche i salti mortali per evitare le urne, altrimenti è più giusto e anzi doveroso andare subito al voto, che pure darebbe probabilmente al capo putinista la maggioranza assoluta in parlamento. Pericolo per la democrazia significa fascismo incombente, regime che lo prepara e avvicina a grandi passi. M5S e Pd non hanno mai bollaro fin qui la politica di Salvini come proto-fascismo. Che finalmente lo capiscano è da salutare con un brindisi, ma implica profondi cambiamenti nelle loro analisi e prospettive, altrimenti diventa doveroso il sospetto che si tratti solo di una giravolta tattica. E arriviamo con ciò alla seconda questione: in cosa consiste il p
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La riduzione del numero dei parlamentari tra crisi di governo e antipolitica newsletter | 22 agosto 2019 | micromega.net di Alessandro Somma La riduzione del numero dei parlamentari è quasi legge. Il sì della Camera in seconda lettura è messo a rischio dalle dinamiche innescate dalla crisi gialloverde: se si andasse a votare tutto potrebbe saltare. D’altra parte l’approvazione della riforma allontanerebbe le urne e metterebbe fuori gioco i leghisti: anche per questo è probabile che in occasione delle prossime elezioni i deputati scenderanno da 630 a 400, mentre i senatori da 315 a 220. A esultare sono soprattutto i pentastellati, il cui capo politico ama promuovere la riforma con slogan da antipolitica militante: dicendo che tanti parlamentari servono solo a distribuire potere e poltrone, e che pertanto ridurli significa mettere fine a un’ingordigia politica andata avanti per decenni. Non che da Di Maio ci si aspetti chissà quale fine di

Un governo demostellato?

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di Umberto Berardo Due ore dopo la conclusione del primo giro di consultazioni sulla crisi del governo giallo-verde, aperta dalla Lega con una richiesta esplicita di dimissioni di Conte da parte di Salvini, abbiamo ascoltato le dichiarazioni del presidente della repubblica Sergio Mattarella che è apparso allo stesso tempo preoccupato, risentito ma deciso nel chiedere a tutte le forze politiche "decisioni chiare e tempi brevi" in un'assunzione di responsabilità per dare un nuovo governo all'Italia o chiamare gli elettori alla consultazione elettorale.   In una parola Mattarella ha lasciato chiaramente intendere ai partiti che al di là degli interessi di parte o dei tatticismi interlocutori la necessità di determinazioni immediate soprattutto in considerazione del lavoro che attende il governo e il parlamento in ordine alla manovra economica del prossimo autunno. Abbiamo scritto più volte e a chiare lettere come il governo messo in piedi dal M5S con la

Una catastrofe climatica? Pazienza, l’importante è bucare le montagne

12/08/2019 - di Luca Mercalli   È uscito ieri a Ginevra il Rapporto Speciale del Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (IPCC) su desertificazione, degrado del suolo, gestione sostenibile del territorio, sicurezza alimentare e flussi di gas a effetto serra negli ecosistemi terrestri. Nulla di nuovo sotto il sole, se non l’ennesima riconferma, certificata da 195 Paesi, che le preoccupazioni già espresse da decenni sulle relazioni tra clima, agricoltura, cibo e popolazione sono purtroppo reali e incombono sul futuro dell’Umanità. Circa il 23% delle emissioni di gas serra proviene da agricoltura, silvicoltura e altri usi del suolo, come deforestazione e cementificazione, e se si estende il calcolo all’intera filiera alimentare globale fino al consumo individuale, si arriva al 30% delle emissioni antropogeniche di gas serra. Una quantità enorme, che include l’intollerabile spreco del 30% del cibo prodotto in un mondo dove 821 milioni di persone sof

Amazzonia, in fiamme la grande riserva di ossigeno del pianeta

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Lorenzo Ciccarese, ISPRA 23/08/2019 Siberia, Isole Canarie, Alaska, Groenlandia e ora Brasile: sono i luoghi funestati dalle fiamme in questa estate 2019. Oltre 5 milioni di ettari di foreste – una superficie pari a poco meno della metà dell’intero patrimonio forestale italiano – sono andate in fiamme in Siberia nel solo mese di agosto. Un dato senza precedenti nella storia della Russia. Per effetto di questi incendi una nuvola di fumo d’oltre 5 milioni di chilometri quadrati (una superficie più estesa dell’intero territorio dell’UE) ha avvolto gran parte del paese e le principali città siberiane, come Novosibirsk, ha attraversato l’Oceano Pacifico, raggiungendo gli Stati Uniti. All’inizio di questa settimana, un incendio nelle Isole Canarie ha costretto alla fuga oltre 8.000 persone. Qualche giorno prima i social media e le televisioni hanno mostrato le immagini di incendi vasti e violenti in Alaska, prolungando una stagione di incendi insolitamente lunga per lo sta

DUE QUESTIONI ITALIANE IRRISOLTE: AGRARIA E MERIDIONALE

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LE DUE QUESTIONI ITALIANE, MERIDIONALE E AGRARIA, IRRISOLTE. Si sa   che quando la matassa è intricata, soprattutto se troppo com’è la realtà odierna, è impossibile, se non si ritrova il capo del filo, sbrogliarla. Il capo del filo è fondamentale per iniziare il lavoro paziente di recupero del filo con la realizzazione del gomitolo. Un filo possibile da svolgere e, come tale, importante per realizzare progetti nuovi, diversi. Il capo del filo non sta, come va predicando la classe dirigente e politica di questo nostro Paese, nelle grandi opere e infrastrutture o, anche, nel rilancio di un’industria che ha fatto il suo tempo, ma nel ridare allo sviluppo il perno che, per limiti culturali e politici, è stato messo da parte, l’agricoltura. Camminano con la testa rivolta al’indietro quelli che, a vari livelli, dirigono e governano, e non se ne rendono neanche conto È bastato un periodo breve di cinquant’anni, quello segnato dal neoliberismo, per arrivare all sfasci

TORO, GRAZIE ALLA SUA TINTILIA, CHIEDERA’ DI ESSERE CITTA’ DEL VINO

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Il sindaco Roberto Quercio , ieri sera, nel corso dell’incontro” Vino e Vita” ha dichiarato che la sua amministrazione farà domanda per entrare nell’Associazione Nazionale delle Città del Vino, che ha sede a Siena e tutto grazie al rilancio della viticoltura sul territorio del suo Comune, da sempre vocato a questa coltivazione. E di questa vocazione alla vite ne ha parlato con dovizia di particolari, Giovanni Mascia , che ha aperto gli interventi e coordinato con maestria l’incontro che ha coperto l’intera serata.   Una vocazione fatta propria da Concetta Fornaro e Michele Lauriola con l’impianto di un vigneto tutto a Tintilia e la costituzione, nel 2013 dell’azienda Herero, che già con le due prime vinificazione di questa deliziosa uva, un San Mercurio 2014 e un Herero 16 , annata 2015, entrambi “ Tintilia del Molise ” Doc , hanno iniziato a mietere successi con medaglie in concorsi importanti. Per me, fondatore e promotore nel 1987, grazie all’ Ente Mostra Vini – Enoteca