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Migranti e decreto sicurezza, noi psicoanalisti non possiamo tacere

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da MicroMega “Non possiamo accettare il razzismo crescente che sfocia in atti di cui una nazione civile dovrebbe vergognarsi. È necessario operare affinché l’inconsapevole distruttività, cui tutti siamo esposti, possa trasformarsi in conoscenza e comprensione generatrice di consapevole tensione verso il diverso, l’ignoto, l’altro”. Pubblichiamo una lettera appello di 612 psicanalisti al Presidente della Repubblica. Lettera aperta al Presidente della Repubblica* Noi tutti, firmatari di questa lettera, siamo psicoanalisti appartenenti alla storica Società Psicoanalitica Italiana (SPI), componente dell’International Psychoanalytical Association (IPA), della quale fanno parte società psicoanalitiche di tutto il mondo. Molti di noi fanno parte di un gruppo denominato PER (Psicoanalisti Europei Per i Rifugiati), con il quale la SPI ha inteso raccogliere le esperienze di molti psicoanalisti che già da anni operano su tutto il territorio nazionale nel settore dell

L’enoturismo in Italia: 14 milioni di accessi e oltre 2,5 miliardi di € il giro d’affari

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Il 27 febbraio i dati dell’osservatorio Città del Vino/Università di Salerno saranno presentati al ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio il paesaggio che dal Monte di Larino scende sul lago del Liscione e sale lentamente su Monte Mauro Tra le Mainarde e la Maiella (foto: p. di lena) Presentata oggi alla Borsa Internazionale del Turismo, a Milano, l’anteprima del XV Rapporto sul Turismo del Vino in Italia. Oltre alla figura specialistica dell’enoturista appassionato (circa 150 euro la spesa giornaliera) spuntano i nuovi escursionisti del vino: viaggiano in giornata e spendono mediamente 85 euro. Dopo l’accordo con le Città dell’Olio si apre una finestra anche sul turismo tra uliveti e frantoi Floriano Zambon, presidente di Città del Vino: “Il nostro Osservatorio si conferma dopo vent’anni d’attività come il più autorevole strumento d’analisi del settore. Lo presenteremo anche al ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, Gian Ma

I nitrati non sono una risorsa. Qualcuno lo dica all’assessore Rolfi (Lombardia)

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Per quanto non aggiungano spesso il grande pubblico, le vicende relative all’inquinamento della acque da attività zootecniche e le normative comunitarie che ne regolano il settore (direttiva nitrati) vivono le loro dinamiche tecniche e amministrative che preoccupano il mondo della zootecnia - in specie quella intensiva, che ha molti e complessi rifiuti da gestire, ed è in grave deficit di terreni per lo spandimento di letami, acque reflue, deiezioni, etc. - più di quanto si possa comunemente credere. L’ultimo documento ufficiale ad essere stato pubblicato in materia è quello sulla “Gestione e Tutela delle Acque” ( disponibile sul portale web della Camera dei Deputati dal 21 gennaio scorso), che riferisce sull’esito dell’ultima seduta operata in materia dalla 13a Commissione (Territorio) del Senato, che nelle scorse settimane ha avviato “l'esame dell'affare assegnato n. 93 al fine di far luce sull'applicazione della normativa sui nitrati di origine agricola”.

Il ruolo del sindacato nella società odierna

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di Umberto Berardo In un'indagine condotta dall'Istituto Demoskopika emerge con chiarezza come le iscrizioni al sindacato siano in caduta libera. Negli ultimi due anni CGIL e CISL hanno perso qualcosa come 450.000 iscritti, in gran parte giovani e precari, mentre in controtendenza la UIL li ha aumentati di 26.000. Crollano dunque le adesioni e si riduce il numero dei volontari impegnati in attività gratuite. Si registra tra l'altro un incremento delle sigle soprattutto nell'area della cosiddetta autonomia. Il sindacato, non riuscendo più a giocare un ruolo attivo nelle dinamiche economiche e sociali del nostro tempo, non appare solo indebolito ma talora ossificato su categorie di analisi che sembrano ormai appartenere a un'epoca tramontata. Le cause di tale processo sono innumerevoli e attengono all'assenza d'interventi su problemi già incancreniti come quello della scuola, dell'assistenza sanitaria, della difesa dell'ambiente e del dirit

IL VALORE INESTIMABILE DEGLI ORTI DIDATTICI

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da portalebambini.it Sono sempre di più le scuole che decidono di allestire un orto didattico . Il Trentino, per fare un esempio, ha approvato lo scorso anno un provvedimento per attrezzare ciascuna scuola con un orto didattico. Ma anche le grandi città non sono da meno: a Milano, per fare un esempio, troviamo un gran numero di orti urbani, tradizione pluridecennale della metropoli, e sono tante le scuole che portano avanti una fiera tradizione “orticola”. Ma quali sono i benefici che un orto didattico può portare ai ragazzi che lo frequentano ? Eccone sei: Insegna a riconoscere e classificare frutti ed ortaggi, in perfetta sinergia con i programmi disciplinari scientifici; Insegna ad agire in modo preciso e organizzato, seguendo un programma scientifico e rispettando i principi logici di un metodo scientifico; Insegna a rispettare i tempi della natura, tempi che hanno scandito la vita dei nostri nonni e che la scienza sta rivelando essere ritmi estremamente salutari;